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Autrice

Siamo agli sgoccioli della prima storia! Spero che vi stia piacendo questa storia, a me principalmente anche scriverla mi sta appassionando molto. Commentate domande, correzioni, chiarimenti [del tutto COSTRUTTIVI e NON PAROLE VOLGARI] della storia. Grazie per la vostra attenzione, vi lascio alla storiaa! 

Buona lettura, L.


Ero seduta sul letto della camera degli ospiti nella casa di Heiji, per il momento era una soluzione rischiosa, ma è l'unica rimasta. Il ragazzo dalla carnagione un po' più scura della mia, e con il colore dei capelli identico al mio, Tooru credo che si chiami, mi aveva invitato di andare da lui, però non solo dovevo mettere in considerazione il fatto che era uno sconosciuto per me, anche se gli amici di Tokyo di Heiji lo conoscevano, non posso trasferirmi da qualcuno così da un momento all'altro, in più, mio padre mi ha categoricamente vietato di vederlo, figuriamoci di vivere da lui. 

Quindi eccomi qui, nella casa di Heiji, finalmente mi decisi di alzarmi dal letto ed iniziai ad osservare la stanza, era molto carina, non è molto moderna, è una di quelle classiche case giapponesi, quindi porta scorrevole in carta, tutta in legno e sopra il letto una grande finestra con un bel panorama. 

Il fatto che io mi trovi qui non è una cosa bella, anzi, vuol dire che tutto sta andando nei peggiori dei modi, prima di tutto sto mettendo in pericolo adesso non solo Heiji, ma anche la sua famiglia e Kazuha, in più, nonostante abbiamo pensato ad ogni evenienza, il fatto che io mi trovi qui, vuol dire che siamo messi male, quindi neanche so come andrà a finire, o probabilmente sì.  

A distrarmi dai miei pensieri fu Heiji che si intravedeva dalla porta, ridacchiai e lo feci entrare in camera, lui si sedette sul letto e io feci lo stesso: "Ti senti meglio?" annui semplicemente, non so perchè, ma con lui dicevo davvero poche parole, o a volte comunicavo a gesti e tutto è iniziato poco prima di tutta la faccenda, lui sospirò e mi guardò: "Ascolta, non sono arrabbiato con te Mary, ero scosso dalla scoperta e sinceramente all'inizio neanche capivo il perchè non mi avessi detto niente. Però ho capito una cosa -iniziò a sorridere e io lo guardai stupita - che se non mi hai detto queste cose, o era per il mio bene, o semplicemente non te l'ho chiesto." Sorrisi alle sue parole e senza motivo, magari per commozione, iniziai a sentirmi le lacrime agli occhi, lui poi rivolse il suo sguardo a terra e iniziò a parlare: "Tu puoi essere la figlia adottiva di un agente del FBI o la figlia di una donna che fa parte di un'organizzazione criminale, a me questa cosa non mi interessa - rivolse di nuovo lo sguardo verso di me - perchè a me interessi solo tu e quello che sei tu." 

Ormai le lacrime avevano preso il sopravvento accarezzandomi il viso dolcemente, io rimasi senza parole, non sapevo fino a che punto ci tenesse a me, e ora come ora posso dirvi che per il momento non ha ancora una fine, almeno spero. Mi abbracciò e io lo strinsi scoppiando in lacrime, non era la prima volta che mi mostrai debole davanti a lui, ma credo che in questa situazione, liberarmi da tutto il trambusto che sta succedendo sotto forma di pianto era la cosa migliore, soprattutto perchè iniziavo a vedere la fine di tutto ciò. 

Dopo che abbiamo sciolto l'abbraccio mi asciugai le lacrime e sospirai, lui mi guardò e inizio a ridere, io lo guardai malissimo: "Cosa c'è da ridere idiota!" gli diedi uno schiaffetto sulla spalla e lui rise ancora di più: "Mi fa ridere la situazione di qualche giorno fa, che nonostante la tua situazione, il come hai risposto a Tooru." scoppiò ancora a ridere ed io misi il broncio: "Beh?? Che c'è di strano! Ho comunque una reputazione da difendere! Mica potevo fare la principessa povera e indifesa!" Lui rise ancora più forte e io mi alzai fingendomi ancora offesa: "Basta, già non ti sopporto più." Lui si difese: "come sei permalosa! Non solo ti invito nella mie umile dimora ma fai anche la permalosa!" io ovviamente negai l'evidenza e andammo avanti così per un bel po'...

Non pensavo che sarebbero durati così poco.




"La figlia di Vermouth" - DCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora