Dormendo

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Silenzioso.
Era la parola che avevo usato per descrivere le sue ricezioni due anni prima.

Ed era ancora così.
Sbirciai dalla palestra i suoi movimenti agili e sciolti, che senza battere ciglio lo mettevano sotto alla traiettoria della palla con estrema velocità.
Avevo sempre ammirato il suo modo di giocare, e forse anche un po' invidiato.
Non avevo mai eccelso tanto nel suo stesso ruolo, nonostante anche io abbia imparato ad amarlo a tempo debito.
Lui aveva un qualcosa di attraente, una grazia e precisione che non mi sarei mai sognata in tutti gli anni che anche io ho giocato.

"È bellissimo..."

Più di una volta avevo pensato di ricominciare a giocare anche io iscrivendomi alla squadra femminile, ma alla fine avevo sempre rinunciato per paura delle conseguenze. Non sarei riuscita a sostenere tanti allenamenti quanti ne fanno loro.

Tanaka mi propose di diventare una manager, ma rifiutai.
Non avrei sopportato di essere a un metro dal campo e non riuscire a superare quella linea bianca.
E poi non era di certo un lavoro che mi allettasse più di tanto, quello che avrei voluto era posizionarmi di nuovo nei nove metri e difendere una palla con le mie stesse mani.

Scesi dal muretto che mi aiutava a sbirciare dalla finestra, con molta fatica vista la mia scarsa altezza si 163 cm.
Mi accucciai a terra e aspettai con pazienza la fine dell'allenamento.
Tirai fuori il libro di cultura giapponese e cominciai a ripetere nella mia testa parole nuove o costruzioni particolari, mentre alle mie orecchie giungevano i colpi del pallone che mi tentavano.

La mia vista si annebbiò un po' e gli occhi mi si assottigliarono.
La notte prima non avevo quasi dormito per l'eccitazione e dalla stanchezza caddi in un leggero sonno.

Venni risvegliata da una faccia completamente nuova.
Dei grandi occhi nocciola mi fissavano, forse con un velo di preoccupazione.
Il viso era coronato da pungenti ciuffi arancioni che cadevano qua e là.
Si piegò verso di me leggermente e con voce sottile mi chiese.
-...s-stai bene?-

L'unica cosa che però uscì dalla mia bocca fu
-ma ti tingi i capelli?-

Mi guardò un po' interdetto.
-NON MI TINGO I CAPELLI! Sono naturali- ribattè orgoglioso mentre non riuscii a formulare una frase con un senso per difendermi.

"È possibile? Un giapponese con i capelli arancioni? Mi sembra di star sognando"

Il suo sguardo si posò nuovamente su di me e ancora una volta mi ripetè le stesse parole.
-quindi s-stai bene?-

-si tranquillo stavo aspettando un... un amico e mi sono addormentata, non preoccuparti- risposi ammiccando un sorriso.
Era strano parlare così fluentemente con una persona che non avevo mai visto prima, quasi una cosa del tutto nuova...

-mh... va bene, mi fido-
Mi superò velocemente e cominciò a correre nella direzione in cui probabilmente era già diretto.

-nah, ci vediamo allora... come ti chiami?- mi domandò un po' imbarazzato.

-E-emma-
-...Emma?...o-ok allora ci vediamo in giro-

Il suo sguardo perplesso era più che comprensibile. Chi diavolo si potrebbe chiamare Emma in un paese del genere?
I miei occhi caddero sulla sua felpa... "club di pallavolo"
Probabilmente era in ritardo per gli allenamenti. Però... l'unica cosa a cui pensai era che anche quello era un amico di Yuu.
Non mi aveva mai parlato di un ragazzo dai capelli arancioni...
Effettivamente avrei voluto conoscere i suoi amici, ma a quanto pareva non era così importante da spingerlo a farlo.

"Probabilmente è del primo anno come me"
Pensai.

Aspettai ancora e ancora sulle scale esterne dell'edificio.
Il tempo sembrava non passasse più.
Chiusi gli occhi mentre il sole mi scaldava, e con i pensieri vagavo nel nulla.
Improvvisamente sentii la sua voce urlare.
-Asahi-san! Distruggi quel muro maledizione!-

Era Yuu.
Ma non era questo quello che mi aveva risvegliato, bensì il nome che pronunciò, e che mi fece tornare in mente l'episodio accaduto tempo prima.

*~*

-NON È PIÙ LUI! IO... i-io l'ho minacciato, l'ho spintonato, e lui non ha reagito.
Sono... sono rimasto senza parole, non ci potevo... credere-
Qualche lacrima gli scese ancora e mi affrettai ad asciugarla. Era la prima volta che lo vedevo così... ecco, piangere seriamente.

Ero frastornata, forse più io di lui. Non mi sarei mai aspettata una reazione del genere proprio da Yuu, la persona più allegra che abbia mai conosciuto in vita mia.

Provai a rispondere in qualche modo, ma le mie parole erano solo aria.
Non sapevo cosa dire, nè come esprimermi. Non conoscevo neanche questo Asahi di cui parlava con tanto di occhi luccicanti tutte le volte.

Mi chinai verso di lui trovando il coraggio di dire qualcosa, ma non sapevo se sarebbe stato veramente utile. Quello che mi interessava era vederlo sorridere di nuovo.

-sai le paure... sono la cosa più comune al mondo-
Mi fissò con i suoi occhi e poi abbassò lo sguardo.
-fagli comprendere la sua paura, e un giorno ritornerà, più forte di prima, perché tu l'hai aiutato a superarla-

Si girò a guardarmi, stanco, ma con attenzione.
Abbassò lo sguardo chiudendo gli occhi e sorridendo un po'.
Quel sorriso minuto e triste mi fece perdere un battito.

-ho anche rotto uno scopettone...-
Cerco di uscire dalla sua bocca qualche riso vano, ma si trasformò solo in un leggero pianto.

Allungai le braccia e accolsi la sua testa penzolante e piena di pensieri.
Forse l'unica cosa che trasparivo era tantissima preoccupazione più che sicurezza ma... mi piaceva abbracciarlo, e ultimamente sfruttavo ogni occasione. Rimasi così per un po' e poi cominciai ad accarezzargli i capelli.

Probabilmente avevo appena scoperto che gli piacevano i grattini, perché si calmò molto in fretta e chiuse delicatamente gli occhi. Lentamente sentii il peso cedermi addosso, così lo presi e lo feci sdraiare sul letto. Mi appoggiai al suo fianco e continuai ad accarezzarlo finché non si addormentò definitivamente.

Con una mano prese la mia e mi fece mancare un colpo.

"Perché mi sento così?..."

Arrossii leggermente, e nonostante volessi rimanere con lui, poco dopo la feci scivolare fuori per lasciarlo riposare in pace.
Lentamente mi alzai e mi diressi verso la porta, che lasciai socchiusa.

-gli piacciono i grattini...- sussurrai a me stessa sorridendo.

———🌸———
Hiii super fan.
Mi sono impegnata un sacco per descrivere questi momenti ricordo, e devo dire che ne vado veramente fiera ;-;

Comunque ho i miei seri dubbi che i capelli di Hinata siano naturali proprio come lui dice 😌

Sayonara

-Lanfryee

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora