Lui

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Presto delle voci rischiaranti mi fecero capire che gli allenamenti erano finiti.
Sentii numerosi passi uscire dalla palestra e venirmi in contro. Mi passarono tutti davanti, fortunatamente senza notarmi, e indietreggiai per l'imbarazzo.

"Che stupida, potevo aspettarlo da un'altra parte"

Cercai di non farmi notare in qualche modo, ma di certo lui non poteva far finta di niente.
-cosa ci fai qui?- mi chiese interrogativo fermandosi un momento. Non l'aveva urlato, eppure si girò anche Tanaka, che mi corse in contro per salutarmi, e il Piccoletto di prima, che sembrava avesse stampato un enorme punto di domanda sulla faccia.

-io... ti aspettavo...- volsi lo sguardo da un'altra parte.
Non gliel'avevo detto, ero venuta per vederlo attraverso la finestra, ma alla fine mi ero fermata fino all'ultimo.

-ma non dovevi! Arriviamo subito Emma-San!- mi disse Tanaka seguito da Yuu, il quale mi aveva sorriso alla mia affermazione.
Le guance mi si arrossarono leggermente.

"Piantala di arrossire idiota"

-andiamo Hinata non fermarti a metà- con una grossa pacca sulle spalle se lo portarono dietro.

Salirono le scale, e un'alta figura mi passò affianco. Capelli scuri, occhiali fini, un corpo snello e alto. Era una ragazza stupenda, e non sono solita a fare questi commenti così d'istinto.
Ma qualcos'altro attirò la mia attenzione.

-KYOKO-SAAAAAN! SEI BELLISSIMA COME SEMPRE!!-
Alzai lo sguardo e vidi i due ragazzi di prima affacciarsi dalla finestra e saltare come due bambini alla vista della ragazza.
Un po' mi diede fastidio, nonostante pensassi le stesse cose.
Perché con me non l'aveva mai fatto così nessuno, possibile che quella ragazza facesse questo effetto su tutti indistintamente?
Ne fui gelosa un poco, ma non ci diedi peso.

Mi sedetti sulla scala vicina e attesi, finché una persona non mi chiese di poter passare. Era grande e grosso, capelli lunghi tenuti insieme da una piccola coda e sguardo gentile.

-scusami- dissi alzandomi immediatamente -non avrei dovuto occupare lo spazio-
Mi inchinai ma mi fece subito tirare su.
-non serve tranquilla... tu sei la ragazza che aspettava fuori dalla palestra?-
-si, sono... la sorella di Yuu...-
Il ragazzo rimase un po' interdetto. Probabilmente mio fratello non aveva parlato ai suoi compagni di me, e anche l'avesse fatto dubitai che qualcuno potesse immaginarmi come una ragazza straniera.
Ma non fece ulteriori domande.

-beh, piacere, io sono Asahi Azumane-

Lui.
Sentii un piccolo nodo alla gola formarsi. Non avevo di certo dimenticato la traumatica scena che mi ero trovata davanti qualche mese prima.

Sembrava tranquillo.
Pacato.
Eppure era riuscito a farlo piangere.

-neh, Nyshinoya, lei è tua sorella giusto?-
Yuu stava scendendo le scale velocemente in quel momento, ma si bloccò a metà. Lo vidi titubante.

-oh sì! Emma, lui è Asahi, il gigante fifone dal cuore gentile. Ora dobbiamo andare al volo però, TANAKA MUOVITI!-
Si beccò una occhiata scura da parte del ragazzo, e cercai di sorridere in modo forzato.

Ci incamminammo velocemente verso l'uscita, con Tanaka al seguito. Sapevo che voleva tornare a casa velocemente per farsi aiutare in un esame.
Era particolarmente importante e rischiava di perdere l'anno se non l'avesse passato. Tuttavia non riuscivo a lasciar perdere quello sguardo titubante che mi aveva lanciato dalle scale.

"Gli ha dato forse fastidio il fatto che si fosse presentato?..."

Lasciando Tanaka a metà strada accelerammo di tanto il passo.

-Yuu..- lo chiamai improvvisamente.
-ma... alla fine, con Asahi... com'è andata? Avete fatto pace?...- ero molto timorosa nel chiederlo, non volevo che ricadesse di nuovo in una assoluta tristezza. Anche se effettivamente sembrava abbastanza allegro mentre ci siamo parlati, avevo comunque il timore che lo nascondesse in qualche modo.

-ah tranquilla, è tutto sistemato- mi rispose con un sorriso.
-l'asso è tornato più forte di prima-
Nelle sue parole trovavo qualcosa di eccitante, era orgoglioso di poterlo dire e ne rimasi molto felice. Le mie parole l'avevano aiutato, e sentii il mio cuore scaldarsi di gioia. Mi avvicinai a lui e mi attaccai al suo braccio abbracciandolo.
-sono contenta che sia finita bene!- affermai con un sorriso.

Lui arrossì un poco, balbettando un grazie e poi liberando il suo braccio con la scusa di guardare l'ora.

-è tardissimo!- urlò improvvisamente -Emma muoviti!-
Iniziò a correre per gli ultimi cinque, sei isolati. Cercai di stargli dietro, anche se sapevo che non era una cosa che avrei dovuto fare. La mia coscienza cercava di fermarmi, ma la mia voglia di inseguirlo diventava sempre più forse.

"In qualche modo dovrò andare avanti! Non posso stare sempre cauta su qualsiasi cosa, anche io voglio essere libera di correre!"

Accelerai e la brezza mi sfiorò i capelli leggera, mentre un sorriso timido comparve sul mio volto. Arrivai sul portone di casa poco dopo rispetto a Yuu, che ancora tentava di infilare dentro le chiavi.

-hai corso?- chiese allarmato, vedendo il mio leggero fiato alto.
-dovresti stare più attenta, non devi sforzarti!- mi disse mentre inseriva le chiavi nella serratura.
-guarda che l'ho fatto per starti dietro, idiota, è colpa tua!- gli urlai colpendolo sulla testa.
Ridemmo un poco.
Effettivamente nessuno dei due pensava che una corsetta del genere avrebbe avuto comunque delle conseguenze.

———🌸———
Hola chicos, un aggiornamento nuovo di zecca!

Cosa penserete succederà nel prossimo capitolo? Eheheh

Gli insegnanti mi stanno massacrando di compiti particolarmente inutili come creare un sito web (il senso di questa cosa?), e ho bisogno di qualcosa che faccia risvegliare dalla trance della quarantena :D

Quanti così come me? Ditemi che non sono l'unica :(

-Lanfryee

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora