Test

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Emma's pov
<Saeko-san hai visto Yuu? Non è tornato a casa e non so dove sia finito> dissi esasperata al telefono con la sorella di Tanaka. Mi appoggiai al mobile in massello fissando la lampada dolorata che c'era affianco al telefono.

L'avevo conosciuta per caso un giorno che siamo usciti tutti insieme e fortunatamente in quell'occasione ci siamo scambiate i numeri di telefono.
Adesso quella sequenza scritta su un foglietto volante, ritrovato per pura fortuna nella tasca dei pantaloni, mi stava salvando dall'esaurimento totale.
Yuu aveva spento il telefono e non riuscivo a contattare neanche l'altro fratello Tanaka.

<oh Emma-san! Si è qui con me, penso si fermerà anche a mangiare stasera> mi sentii rispondere dall'altro capo allegramente.
<ohh grazie carissima, finalmente.> sospirai rumorosamente, sollevata. <Quindi... me lo passi?>

<ma certo! Yuuu... Yuuu-chan! È tua sorella... si, vuole parlarti...
...arriva>

-bene...- sussurro preparandomi a una sclerata degna delle mie storiche amiche italiane con cui purtroppo avevo perso i contatti da quasi un anno.

<...pron->
<YUU NISHINOYA TI AMMAZZO! DOVE DIAVOLO ERI FINITO? TI HO ASPETTATO A CASA PER QUASI DUE ORE PER PREPARARE LA CENA ANCHE PER TE, HAI SPENTO IL TELEFONO E NON TI SEI PIÙ FATTO VIVO TUTTO POMERIGGIO, TI RENDI CONTO!? SE DEVI FARE QUALCOSA AVVISAMI ALTRIMENTI LA PROSSIMA VOLTA TI LEGO A UN PALO PER STARE FERMO>




<pronto?>

<Yuu?>
<Emma?>
<Saeko? Dov'è finito Yuu?>
<ehm... è scappato via lanciandomi il telefono. Penso si sia andato a nascondere e continuava a urlare qualcosa tipo "scusa non mi sono ricordato! Sono morto!">

<ah...>

Forse avevo un pochino esagerato... era comunque mio fratello. E mio amico. E la persona che mi piaceva... eppure in qualche modo sentivo che la sadica che c'era in me era convinta se lo fosse meritato, e fui della stessa opinione.
Mi ero preoccupata tantissimo per lui, uscii di casa quattro volte per cercarlo, per vedere se stesse arrivando, se si fosse fermato in giro. Tutta colpa di questa bruttissima cotta per lui e la sua sprovveduta mancanza di attenzione.
Effettivamente non mi sarei mai perdonata se fosse successo qualcosa, ma ora che mi trovavo in piedi, in mezzo al salotto, da sola,  con lui all'altro capo del telefono, mi sentii un po' in colpa. Ma solo un po'.

<digli... che mi dispiace> sospirai affranta <è che mi fa preoccupare quello scemo>

"Bellissimo scemo"

Mi diressi verso la cucina iniziando a fare avanti e indietro mentre parlavo, un gesto tipico.
Presi un bicchiere d'acqua dal lavandino sentendo la gola secca sia per il caldo che per la sgridata di prima.

<tranquilla non importa! Senti perché non vieni anche tu qui da noi?>
Mi propose la ragazza piena di euforia
<stasera si mangia Katsudon!>

<o beh... va bene, sei proprio gentile. Sarò lì tra mezz'ora è un problema?>
<no cara, ti aspettiamo>

Chiusi la chiamata e tirai un sospiro di sollievo. Presi a prepararmi per uscire, i nostri genitori sarebbero tornati tardi e ci avevano assicurato che avrebbero mangiato per strada. Mi feci una doccia veloce, sentendo il profumo inebriante della vaniglia salire con il vapore dell'acqua calda.
In realtà quello shampoo non era mio, ma di Yuu, ma avevo iniziato ad usarlo perché sapeva di lui, e soprattutto non potevo destare sospetti con il profumo di vaniglia. Effettivamente non era proprio il tipico shampoo usato da un ragazzo, ma a quanto pare gli piaceva e mi andava benissimo così.

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora