Felpa

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La mattina dopo mi svegliai di soprassalto. Qualcuno aveva aperto di colpo le finestre, rivelando il sole intento a sorgere e un cielo azzurrissimo. Il bagliore mi accecò e mi tuffai nella prima cosa che mi capitò in mano per ripararmi. Un buonissimo profumo prevalse su tutti gli altri, e lentamente alzai la testa confusa aprendo gli occhi.
Stavo abbracciando la sua felpa, che senza rendermene conto mi ero portata a letto prima di andare a dormire.

La strinsi nella mia mano con un sorriso e mi sollevai a sedere.
Le altre ragazze erano per metà in piedi, intente a prepararsi, e chiacchieravano allegramente. Non avevo parlato molto con loro, ma mi ero già imposta di farlo il giorno precedente quindi prima o poi avrei dovuto.

Mi alzai, tirando un braccio a Hitoka che affianco a me ancora russava. Lei si svegliò improvvisamente tirandosi su a sedere di scatto con la bavetta sulla guancia, e biascicò un buongiorno mentre ero intenta a vestirmi.
-giorno dormigliona. Prima di svegliarti avrei dovuto farti una foto- sorrisi beffarda mentre recuperavo la felpa e me la misi sulle spalle, ignorando il suo sguardo omicida e assonnato.

Uscii silenziosa insieme ad altre ragazze, che si presentarono una alla volta. Le salutai con un sorriso timido e tornai ai miei pensieri. Qualche volta ascoltavo qualche battuta e ridevo a mia volta, ma in realtà non stavo badando molto a ciò che dicevano. Sinceramente non avevo molta intenzione di fare nuove amicizie, e la mia timidezza non aiutava molto. Era già tanto se ero riuscita non so come a trovarmi bene con le mie due compagne di viaggio.

Giungemmo alla sala per la colazione, e trovammo già la maggior parte dei componenti delle squadre intenti a mangiare. Erano per la grossa divisi, ma alcuni erano seduti vicino a ragazzi di altre scuole intrattenendo conversazioni di ogni tipo.
Mi sedetti vicino a Yachi e iniziammo a parlare.

-senti Hitoka, non è che per caso avete una felpa in più per me? Questa la devo ridare a Yuu- dissi voltandomi verso di lei indicando quella che indossavo.

-certo, dovremmo averne qualcuna in più. Ma senti, per caso anche tu vuoi diventare manager?- mi domandò speranzosa.
Per poco non sputai fuori quello che masticavo.

-ehm, no in realtà no, avevo già rifiutato più di una volta- dissi distaccatamente -non sopporterei l'idea di poter solo guardare e non giocare-

-giocavi?- chiese Hitoka curiosa. Sospirai, non troppo felice della domanda perché parlarne non era mai stata una cosa piacevole per me. Annuii distrattamente sperando che non durasse troppo.

-in che posizione?-
-libero- affermai.
-cavolo siete proprio fratelli- commentò per poi ridere di gusto. Mi lasciai andare anche io a una risata, sollevata nel comprendere che non aveva intenzione di pormi altre domande e riprendemmo a mangiare un po' più attive di prima.

Finito il pasto ci dirigemmo in palestra insieme ai ragazzi. Era raro che mi facessi prendere tanto da una partita, ma man mano capivo da sola che mi era mancato guardarle e provare tutte le emozioni del campo.
I movimenti che ogni giocatore compiva erano un qualcosa di unico e particolare, tutti diversi l'uno dall'altro e ancora abbastanza grezzi.

Improvvisamente sentii addosso gli occhi del professor Takeda, ma cercai di non farci caso anche se sentivo particolarmente la pressione che emanavano senza volerlo.
Osservai continuamente set dopo set ogni persona e ogni errore, trovando stranamente interessante e non doloroso trovarmi lì in quel momento.

A fine giornata riuscimmo a guadagnare una sola vittoria su tutte le partite giocate, e i ragazzi, provati dal caldo, si presero qualche minuto per riprendere fiato all'aperto. Mentre sistemavo le panchine e le pettorine mi si avvicinò nuovamente il professore.

-Nishinoya-san... posso chiamarti per nome? Almeno non faccio confusione con tuo fratello- chiese rivolgendomi un sorriso. Misi a terra gli indumenti che tenevo in mano e sorrisi annuendo.

-grazie... Emma-san, stasera io e il coach Ukai usciamo a bere con gli altri allenatori. Ovviamente non ti sto invitando con noi, sei piccola, ma vorrei parlarti cogliendo l'occasione. Potresti venire?- il suo sguardo era abbastanza deciso, e mi affrettai ad accettare.

Lo vidi allontanarsi sorridendo soddisfatto e mi affrettai a fermarlo.

-comunque Takeda-sensei, io porto ancora il cognome di mio padre, non solo Nishinoya, se può esserle utile a non confondersi- sorrisi distrattamente non pensando e mi piegai senza aspettare una risposta del più grande, il quale non disse nulla, forse imbarazzato.

Finii di raccogliere alcuni palloni, quando sentii dei passi svelti rimbombare per la palestra e notai Shimizu che mi stava correndo in contro con una felpa nera. Una volta fermata di fronte a me prese qualche respiro prima di parlare.

-Yachi-san mi ha detto che te ne serviva una, la taglia dovrebbe essere giusta, fammi vedere se ti va- mi disse porgendomela.
La presi e controvoglia levai quella che sapeva di mio fratello per provarla. Calzava a pennello.

-grazie Kiyoko-san- le dissi con un sorriso, riprendendo la seconda felpa.
Mi avvicinai alla panchina e adocchiai Yuu intento a fare palleggi a muro supervisionato da Suga. Mi avvicinai di corsa a lui, il quale si fermò prendendo al volo la palla.

-Emma!-
-Yuu, la tua felpa- dissi porgendogliela -grazie per avermela prestata- dissi con un sorriso. Nel dargliela le nostre mani si sfiorarono ma ignorai il contatto per evitare di diventare rossa.
-oh grazie. Aspetta ma quindi ora ce l'hai anche tu!- disse facendomi voltare di schiena con una piroetta e leggendo il nome sul retro.
-ti sta benissimo! Proprio come pensavo- confermò con un pollice insù sorridendomi.
Ricambiai il sorriso, arrossendo a quelle parole. Avrei voluto abbracciarlo ogni volta che mi diceva una gentilezza, maledizione.

Gli raccomandai di tenere d'occhio l'orario e poi corsi fuori, salutandoli entrambi, per fare in modo che le guance tornassero di un colore normale.

"Odio come mi fa emozionare per ogni piccola cosa quel ragazzo"

Pensai toccandomele con le mani fresche. Mi diressi a mangiare e con lo sguardo tenni d'occhio l'orologio. Non avevo tempo per stare a guardare gli allenamenti aggiuntivi, e mi diressi direttamente al bagno per una doccia.
Alle 9 mi recai fuori, alla ricerca degli allenatori per parlare con professore.

*~*

Camminai per il corridoio tenendomi la testa. Me la sentivo molto leggera e allo stesso tempo mi faceva malissimo, tuttavia non riuscivo a smettere di ridere per le battute degli allenatori.

Lo percorsi lentamente, passando affianco a tutte le stanze, finché presso il bagno non andai a sbattere addosso a qualcuno.

-Scus- Emma-san? C-cosa ci fai qui?- chiese una voce che riconobbi a malapena. Sentivo le cose anche un po' ovattate e non sempre riuscivo a mettere a fuoco ciò che avevo davanti.

-Asahi? Ciaaaaao Asahiiiiii come stai? Prendimiiiii- biascicai senza sapere neanche io cosa avessi detto. Le mi gambe cedettero un poco e mi ritrovai tra le sue braccia.

Yuu's pov
Ero andato a letto da poco, non capendo se fossi rilassato o no. L'idea di dormire mi allettava, ma facevo fatica a prendere sonno completamente.
Avrò passata un'ora a continuare a riaprire e chiudere gli occhi, finché finalmente mi addormentai, anche se non proprio tranquillamente.

Poi sentii pizzicarmi la guancia. Feci finta di nulla, e cercai invano di tornare in quello stato di trance in cui ero entrato poco prima, senza successo.

Sentii di nuovo un pizzicore e il mio nome venire sussurrato da una persona a me nota. Sbuffai annoiato, rispondendo male e girandomi dall'altra parte.
Sentii dei passi e poi di nuovo pizzicare.

A quel punto mi sollevai di scatto.
-Asahi la vuoi fin-
Mi bloccai vedendo il suo sguardo preoccupato.

-ho un problema- sentenziò -anzi, forse più che io, tu- continuò. Con uno sguardo mi indicò di uscire in corridoio, dal quale non avevo fatto caso che arrivassero delle risate sommesse.

Uscii, scalzo, e mi guardai intorno, per poi vedere una figura appoggiata al muro.

-oh cazzo- dissi per poi correre.

———🌸———
Hi readerssssss

Penso che abbiate compreso quello che è successo, ma non si sa mai... nel prossimo capitolo viene spiegato tutto tranquilli :)

Sayonara

-Lanfryee

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora