Cambiamenti

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Ebbi altri attacchi successivamente.
Era strano il modo in cui si verificavano, c'erano dei momenti in cui me lo aspettavo, altri invece avvenivano senza un pretesto o con poco sforzo.
Solitamente accadeva di notte, e per evitare problemi, i miei tutori decisero di unire la mia stanza con quella di Yuu per tenermi sonno controllo.

L'atteggiamento del mio compagno di giochi cambiò. Divenne molto più protettivo, impulsivo, gentile.
Odiavo quel suo atteggiamento, come se nonostante fossi davanti a lui mi vedesse come una malata che bisognava curare.
Quindi, una sera, glielo feci chiaro.

Lo chiamai nella nostra stanza.
Parlammo un po' di quello che era successo negli ultimi giorni, e mi chiese anche una mano a studiare storia, e alla fine glielo dissi.
-Yuu...-
-dimmi- rispose ruotando la testa dal suo letto su cui era sdraiato con un sorriso.
-perché ti comporti così?-
Rimase interdetto.
Forse non se lo aspettava, o non se ne rendeva conto tanto da non capire a cosa mi riferissi, ma rispose.
-voglio proteggerti da ogni cosa- mi disse serio -a prescindere da cosa sia, non ho intenzione di lasciarti sola-

Rimasi in silenzio.
Era vero, ci avrei dovuto pensare, ma non potevo sopportare quello sguardo compassionevole che tutte le volte mi rivolgeva.
-lo capisco. Ma ora tutti mi guardano allo stesso modo, come se cercassero di compatirmi o qualcosa del genere. Non mi piace stare a scuola, sono tutti uguali.
Però ti prego, almeno tu, guardami per come sono io e non per il problema che ho-
Lo supplicai.

Non vidi la sua faccia.
Effettivamente credo non se ne accorgesse.
Lo sentii alzarsi, mentre i miei occhi diventavano ludici.
-vieni qui- sussurrò toccandomi una spalla mentre ero seduta sulla sedia.
Mi alzai girandomi verso di lui, abbassando lo sguardo, e mi strinse a se.
-mi dispiace. Non lo farò più, sorellina-

Lo abbracciai.
Era la prima volta che mi chiamava così, e sentii ancora che il nostro rapporto si sarebbe intensificato di nuovo.

*~*

Il giorno del mio diploma di 3 media vennero tutti quelli che conoscevo.
Non che fossero molti, ma erano le persone più importanti che avevo.
Insieme era venuto anche un nuovo compagno di Yuu.

Lui aveva già finito le medie, e durante il primo anno delle superiori presentò un suo nuovo compagno di squadra. Si chiamava Ryūnosuke, ma visto che è solito chiamare le persone con il proprio cognome tutti lo conoscevano come Tanaka. Sembravano pappa e ciccia, ed era particolarmente simpatico, anche se la prima volta che ci conoscemmo pretese che lo chiamassi senpai, convinto che fossi più piccola di lui.
Era stata una bella giornata tutto sommato, finché non mi chiesero dove sarei andata a studiare alle superiori.

Era una cosa a cui non avevo pensato prima d'ora e mi ritrovai senza idee.
Secondo i miei tutori avrei dovuto seguire mio fratello, ma non so come avevano deciso di lasciarmi libera scelta.
Ero entrata in una sorta di crisi, non sapevo cosa fare o come scegliere e a breve ci sarebbero state le iscrizioni.
Alla fine andai alla scuola di mio fratello, la Karasuno, senza opzioni per la testa.
Un po' mi dispiacque non aver sfruttato l'opportunità per scegliere in modo indipendente, ma per un verso ero contenta di poter passare molto più tempo con Yuu.

*~*

-ciao, mi chiamo Emma, vengo dalla Chidoriyama Junior High. Sono arrivata in giappone solo 6 anni fa, quindi nonostante parli abbastanza bene ho ancora poca esperienza. Spero di riuscire a lavorare bene con voi e di riuscire ad aiutarci tutti quanti. Grazie-
La presentazione è stata forse la parte più difficile. Non ero sicura di riuscire a migliorare il mio modo di fare amicizia con le persone, ma speravo che almeno qui mi trattassero come una persona normale.
Per via della mia fisionomia straniera tutti mi osservavano un po' straniti, quindi cercai di ignorarli, ma fu abbastanza difficile seguire la lezione con tutti gli occhi addosso.

Storia, inglese e giapponese.
Speravo in qualcosa di più semplice i primi giorni, ma almeno in inglese ebbi qualche vantaggio grazie al mio accento straniero.

Al suono della campanella la prima cosa che feci fu fiondarmi fuori dall'aula, in cerca delle seconde.
-Yuu!- gridai in mezzo al corridoio individuando casualmente la sua pettinatura brizzolata. Insieme a lui c'era altra gente, probabilmente della sua classe, e Tanaka.
-ohhhh Emma! Com'è andata il primo giorno? Già fatto una figuraccia?- mi chiese Tanaka dandomi grandi pacche sulle spalle.
-no grazie, almeno quelle me le sono risparmiate- ribattei stizzita rimettendomi a posto il colletto della camicia.
-solo che tutti continuano a fissarmi... è abbastanza imbarazzante e non riesco a parlare con nessuno-
-lasciali perdere- mi rispose Yuu, appoggiando le mani sulle mie spalle -se te ne freghi riuscirai ad adattarti meglio e sono certo che farai amicizia sicuramente-
Il suo enorme sorriso mi catturò completamente.
Era impressionante come riuscisse a semplificare i problemi, a instaurare sicurezza con la sua sola presenza.
-c'è qualche bastardo che ti bullizza da annientare?- esclamò Tanaka con uno sguardo assassino e tirandosi su la manica con fare minaccioso.
-no tranquillo ahahaha... grazie ragazzi-
Li abbracciai entrambi e mi voltai per ritornare nell'aula, quando Yuu parlò di nuovo.
-comunque-
Mi voltai a guardarlo interrogativa.
-la divisa di sta benissimo- mi fece un occhiolino e un po' arrossii per un commento del genere fatto di punto in bianco.
Gli sorrisi complice e ritornai sui miei passi, un po' più sicura di me e molto più tranquilla di prima.

Yuu's pov

-fratello ma che commenti sono! È tua sorella- esclamò Tanaka contrariato alla mia frase.
-ma chissene frega stupido! Ha bisogno di essere incoraggiata in qualche modo- risposi con un forte colpo sulla sua nuca.
-e poi... è proprio vero- dissi in italiano.
Guardai lontano nel corridoio ancora alla ricerca della sua figura, mentre Tanaka mi guardò interrogativo e infuriandosi per aver parlato in una lingua che non conosceva.

Ero un po' preoccupato, ma non potevo fare a meno di pensare che la presenza di quella ragazza mi aveva sconvolto la vita in un modo del tutto inaspettato.
Nello stesso momento sentii qualcosa cambiare dentro di me.

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora