La Morsa del Sonno

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Premessa: quando un personaggio sta parlando e la scritta è in italic (inclinata) è perché teoricamente sta parlando realmente in italiano. (Si presuppone che i personaggi parlino giapponese nonostante io scriva così, a meno che non vogliate seriamente che inizi a scrivere in lingua originale :D)

Purtroppo non siamo in un anime ed è più difficile indicare differenze del genere.
Anche se l'avevo già fatto nei capitoli precedenti ho preferito specificare per sicurezza.
*~~*

Yuu's pov
La sveglia suonò alle 4 precise, e la spensi con un grosso sbadiglio. Mi voltai a fissare le lunghe travi di legno del soffitto cercando di non richiudere gli occhi. Non potevo di certo riaddormentarmi.
Per darmi una scossa mi tirai su a sedere e inconsciamente posai gli occhi sul letto che stava dalla parte opposta della stanza, dove sotto coperte azzurrine dormiva Emma.
Erano tre notti che facevo fatica a prendere sonno perché mi fermavo a fissarla mettendomi su un fianco. Esattamente da quando lei si era addormentata dolcemente sulla mia spalla a casa di Tanaka, da quel momento tutto il mio cervello è rimasto scombussolato.
Tutta questa ossessione mi stava distruggendo la notte, ma non potevo fare a meno di osservare il suo viso rilassato mentre respirava  regolarmente.

Mi alzai, a pezzi, e mi diressi in bagno, lasciandole ancora qualche attimo di sonno e godendomi quei pochi minuti in cui nessuno sarebbe venuto a bussare alla porta per dirmi di muovermi. Presi lo spazzolino verde e il dentifricio e iniziai a lavarmi i denti mentre mi osservavo allo specchio.
La mia faccia era tirata e i miei occhi stanchi, leggermente contornati da occhiaie scure. Ero veramente messo male, ma l'idea di avere davanti cinque ore di pullman per poter dormire mi aiutò a trovare le forze per vestirmi.
Finii di far scorrere l'acqua nel lavandino e uscii dalla porta scura del bagno diretto nuovamente in camera.

Tirai giù delicatamente la maniglia e dopo essere entrato mi avvicinai al letto della ragazza per svegliarla. I capelli sciolti le erano finiti sulla faccia, e li spostai delicatamente lasciando libera la vista dei suoi zigomi.

Erano lisci, rimasi estasiato alla loro vista. Il mio sguardo si spostò sulle labbra, sottili. Non avevo molte occasioni di poterla osservare da vicino ultimamente, ma ogni volta che capitava coglievo al volo l'occasione. Preso dal momento le posai un bacio rubato sulla guancia, che tanto mi attirava, ma a quel movimento si svegliò.

Mi spaventai perdendo un battito, ma cercai di ricompormi per sembrare il più normale possibile.
-buongiorno dormigliona- dissi nella sua lingua allontanandomi e lasciando che si alzasse da sola. Ero solito provare a parlare così quando eravamo solo noi, per esercitarmi. Per lei.

Mi voltai dall'altra parte mentre lei si tirava su, e infilai i vestiti che avevo preparato la sera prima.
Le mie guance erano diventate bordeaux per il gesto improvviso e in qualche modo dovevo nasconderle alla sua vista.

Emma's pov
Mi svegliai definitivamente sentendo qualcosa  sulla guancia. Da quando era suonata la sveglia ero rimasta in  dormiveglia, ma improvvisamente sentii un respiro caldo sulla mia  guancia e un tocco. Mi voltai di scatto aprendo gli occhi e subito richiudendoli per la luce che mi accecò passando per lo spiraglio della porta.

Mi sollevai aprendo lentamente di nuovo gli occhi, impastati dal sonno, mentre elaboravo cosa avesse fatto.
Mi aveva svegliato con un bacio? Ma no non era possibile. Non ero riuscita nè a capirlo nè a vederlo ed era alquanto improbabile.
Era più certo che da stronzo mi avesse pizzicato su una guancia... anche se non mi aveva provocato alcun dolore.

Me la toccai istintivamente e poi mi alzai per prepararmi, smettendo di dare retta a quei pensieri. Il borsone era già pronto da due giorni, anche se non sapevo bene cosa mi sarebbe servito di tutto ciò che avevo infilato.
Presi i miei vestiti e mi cambiai velocemente mentre mio fratello era già sceso in corridoio. In un quarto d'ora fui completamente pronta, ma appena uscita dalla camera mi bloccai affianco alla porta dei nostri genitori.

A Piccoli Passi / Nishinoya YuuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora