𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟲- 𝗕𝗹𝗮𝗰𝗸𝗼𝘂𝘁𝘀

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Un dolore alla testa mi fa riprendere gradualmente coscienza, come se fossi rimasta addormentata per un mese intero

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Un dolore alla testa mi fa riprendere gradualmente coscienza, come se fossi rimasta addormentata per un mese intero.
I muscoli sono talmente doloranti che non riesco a fare il minimo spostamento senza sentirli contrarsi e, come se non bastasse, la luce improvvisa del giorno mi impedisce di aprire le palpebre pesanti.

È come se mi fossi appena scolata la dispensa di un pub.

La bocca è impastata e parlare risulta complicato.

Passa un po' di tempo e finalmente riesco a mettere a fuoco il luogo nel quale mi trovo, ma la cosa che mi sorprende di più è vedere le persone intorno a me.

«Isabelle, stai bene?», colei che riconosco come Zenaida mi aiuta a mettermi seduta sul letto.

Non è il mio e di certo non mi trovo a casa, anzi, penso proprio di non conoscere quest'abitazione.

Mi metto una mano sulla fronte, tentando di alleviare il fastidioso martellare della testa che non mi da tregua e persiste da quando mi sono svegliata.

«C-cosa è successo?», la mia voce si riduce a un sussurro a causa della gola secca e dolorante.

Che mi è successo?

La ragazza davanti a me sembra messa in difficoltà e cerca l'aiuto di qualcuno al mio fianco. Aggrottando la fronte seguo la traiettoria del suo sguardo e m'immobilizzo improvvisamente.

I miei occhi s'incatenano a quelli di un ragazzo che subito dopo ricambia lo sguardo di Zenaida, rimasta in silenzio ad aspettare una risposta dal suo... amico?

«Beh, sei svenuta per strada e ti abbiamo soccorsa. Non so dove abiti, quindi ti ho portato a casa mia e abbiamo cercato di farti riprendere i sensi.», spiega lei esitando qualche volta.

Mi hanno visto mentre svenivo per strada.

Perché non ricordo cosa stavo facendo e soprattutto perché proprio oggi, dato il fatto che non avevo impegni?

E mia madre? Oddio, sicuramente starà impazzendo.

«Ho risposto a tua madre quando ti ha chiamata al cellulare e le ho detto che ti trovi qui per aiutarmi con l'università.», spiega come se mi avesse letto nel pensiero.

Come tutte le volte d'altronde.

Questa ragazza ha un istinto talmente forte da trovarmi da qualsiasi parte e a qualsiasi ora.

Peccato che per qualche strana ragione io entri in un'amnesia totale ogni volta che ciò accade. Comincio a credere che non sia solo una mera coincidenza, ma qualcosa che lei e la signora Mand stanno decidendo di occultarmi.

Si, credo proprio che Lilith centri qualcosa in questa faccenda, sopratutto a causa della sua conoscenza con Zenaida e per il fatto che me l'abbia tenuto nascosto senza motivazioni apparenti.

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