𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟰- 𝗧𝗵𝗲 𝗻𝗲𝘄 𝗴𝗶𝗿𝗹 𝗶𝗻 𝘁𝗼𝘄𝗻

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«Cerca di centrarlo stavolta, perché mi sta passando la voglia

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«Cerca di centrarlo stavolta, perché mi sta passando la voglia.»

«Non è colpa mia, fa tutto da solo Isabelle! Non posso controllarlo! », esclama lui concentrato.

«Sei tu che lo comandi, concentrati o lo farò io.», lo minaccio puntando lo sguardo sull'oggetto che tiene stretto in mano.

Sbuffa lasciandolo.

«Il tuo maledetto telecomando della Wii è rotto, il mio avatar sta giocando da solo.», borbotta Hunter infastidito.

«Funzionava fino a cinque minuti fa. Se sei scarso a golf, non dare la colpa alle mie cose.», ghigno divertita prendendolo in giro.

«Ah, al diavolo! Vado a farmi un panino.», sbuffa sparendo in cucina.

Rido buttandomi sul divano.

Ci voleva proprio un pomeriggio di svago da tutto questo stress.

È passata una settimana da quella notte e questo pomeriggio ho invitato Hunter e Chloe da me per stare insieme.

Chloe purtroppo non poteva perché doveva fare una commissione con la tanto adorata Beth, lasciando  libero il mio caro migliore amico, il quale ha accettato di buon grado la cosa, affermando addirittura che: 'Senza la racchia si sta una pacchia'.
L'ho guardato male, facendolo sentire in colpa e l'ho costretto a fare una partita a golf sulla Wii.

Peccato per lui che sia io la campionessa in carica da ormai dieci anni.

Decido di raggiungere Hunter in cucina e lo becco a mangiare una fetta di salame come un cavernicolo.

«Fai schifo.», affermo con una smorfia, rubando un morso dal panino.

«Ehi! Ladra.», dice con la bocca piena.

«Non ti hanno insegnato che è maleducazione parlare mentre si mangia?»

«Io non vedo nessun signore dell'alta borghesia, perciò...», s'infila un'altra fetta in bocca.

«Si chiama semplicemente 'educazione', dovresti cercarlo sul vocabolario.»

Tentata da quel salame, ne prendo una fetta anch'io.

«Che mi dicevi?», mi fa notare ridacchiando.

«Oh, ma stai zitto!», lo spingo leggermente rubandogli l'ultima fetta.

Ci accomodiamo di nuovo in salotto e cominciamo a parlare del più e del meno.

«Sai che c'è una nuova ragazza all'università?», mi domanda improvvisamente.

Certo che lo so.

È da quando ho incrociato quello sguardo che il suo viso invade la mia mente ogni notte.

Così familiare, ma diverso allo stesso tempo che puntualmente mi sveglia di colpo quando dormo.

Mi sta facendo letteralmente impazzire.

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