Zenaida's pov.
Potrei tranquillamente tornare a dormire.
Oggi non è proprio giornata.
E ci si aggiunge anche quello sconsiderato e fastidioso ragazzo che mi ritrovo come fratello.
Non può essere che discendiamo dalle stesse persone, le nostre intelligenze non sono minimamente simili.
Alle otto di domenica mattina, mi sono ritrovata buttata giù dal letto per colpa di una chiamata da parte sua e, come se non fosse abbastanza, il mio caro fratello ha deciso bene di fissare un incontro davanti al bosco, come se davvero non sapesse che io non riesco a connettermi con la realtà circostante prima delle dieci del mattino.
Per non parlare del fatto che mi sono dovuta vestire, per poi uscire tra le strade di una Proust completamente deserta e triste.
Tutto questo lo faccio solo per l'interesse delle persone che credono nella nostra riuscita, non di certo per puro piacere personale o perché mi rallegra vedere la sua faccia da rospo.
Affondo gli stivali nello spesso strato di neve e più cammino, più mi sembra che la meta si allontani da me.
Alzo lo sguardo al cielo e noto per l'ennesima volta nel giro di queste settimane, dei nuvoloni grigi predominare sul paesaggio, rendendolo spento e freddo.
Il vento soffia più forte rispetto alle altre volte e mi scompiglia i capelli, facendomi irritare e sbuffare ripetutamente.
Mi manca casa, lo ammetto.
La mia vera casa, con le baite, i sentieri e il fiume.
Mi manca sentire l'odore della rugiada al mattino e dell'erba, del legno...
E non posso credere di starlo pensando, ma mi mancano addirittura le persone che ci abitano.
Le grida degli odiosi marmocchi intenti a fare la lotta mentre le madri ridono divertite e li guardano orgogliose.
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𝙄𝙉𝙏𝙊 𝙏𝙃𝙀 𝙒𝙊𝙊𝘿𝙎
WerewolfIl bosco. Un luogo pieno di mistero e fascino, ma allo stesso tempo pieno di pericoli. E proprio questi porteranno le persone, nel corso dei secoli, a non addentrarsi tra i tronchi degli alberi o anche solo provare a osservare aldilà delle loro fro...