𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟭𝟲- 𝗜'𝗺 𝘀𝗼𝗿𝗿𝘆

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«Cosa?», l'espressione sorpresa di Xavier non aiuta

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«Cosa?», l'espressione sorpresa di Xavier non aiuta.

«Hai capito, voglio che loro si dimentichino il più possibile di questa... faccenda.», ricambio il suo sguardo confuso «Non posso fare quello che mi chiedete con la costante paura che uno di loro possa ferirsi o peggio. L'ho già vissuto e non ci tengo a un replay.», spiego.

«Hai appena detto che sono disposti a venire con te.», rimarca Zenaida.

«Lo so!», esclamo esasperata «È per questo che ve lo sto chiedendo, per favore.», li guardo supplicante.

«Cosa avremo in cambio?», la voce di Alexander è fastidiosamente cinica.

«Mi sembra già abbastanza che vi segua.», lo sfido con lo sguardo, ricevendo un'occhiataccia da parte sua.

«Sta zitto, idiota.», la ragazza dal canto suo gli rifila una sberla sulla testa.

«Va bene allora, ma raramente potranno riacquistare la memoria se mai ti pentissi della scelta.», annuisco a Xavier «E non è neanche certo che vengano lasciati in pace dalle autorità, potrebbero essere interrogati.»

«Si, lo so.», sospiro pesantemente «Preferisco che rimangano qui però, con le loro famiglie e le loro vite.»

Dopo un breve momento di silenzio, prendo il cellulare per vedere se uno dei due ha mandato un messaggio.

«Devi chiamarli.», m'informa «Non possiamo permetterci di esporci più del dovuto.», indica i suoi compagni.

Io compongo il numero di Hunter, sapendo che Chloe potrebbe non sentire la suoneria, e aspetto che risponda.

Dovrebbero ancora trovarsi nei dintorni, infondo sono passati solo pochi minuti.

«Pronto?», dopo tre squilli risponde.

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