𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟭𝟮- 𝗦𝗺𝗮𝗹𝗹 𝗿𝗲𝘃𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝗼𝗻𝘀

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«Allora?», tutti sembrano aver perso improvvisamente l'uso della parola non appena Zenaida si è presentata nella stanza in tutto il suo splendore

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«Allora?», tutti sembrano aver perso improvvisamente l'uso della parola non appena Zenaida si è presentata nella stanza in tutto il suo splendore.

Ancora immersi nel silenzio assordante di quel piccolo abitacolo, Lilith porge alla ragazza una lunga vestaglia da notte che prontamente si affretta a indossare, senza preoccuparsi minimamente di mostrare eccessivi strati di pelle.

Io passo in rassegna ogni volto presente, soffermandomi maggiormente su quello di mia madre che lo abbassa, non riuscendo a sostenere il mio sguardo.

«Tu ne sai qualcosa?», le chiedo desiderosa di una negazione, ma dai suoi occhi traspare tutta la colpevolezza di cui si è macchiata e anche una tristezza infondata.

Scuoto la testa ancora più incredula.

«Incredibile.», sorrido amaramente, lasciando cadere esausta le braccia lungo i fianchi «Qualcuno ha intenzione di aprire bocca o no?», l'irritazione sta prendendo nuovamente il sopravvento, ma l'ennesimo tocco sulla spalla mi fa congelare sul posto e ritrarre come se fossi stata scottata.

Guardo Zenaida con risentimento e mi allontano da lei, tanto da creare un notevole spazio tra noi.

«È più complicato di così.», si limita ad affermare sospirando per il mio gesto alquanto brusco.

Cosa si aspettava? Un abbraccio e due baci sulle guance?

«Sono stata quasi uccisa da un cacciatore pazzo che tanto pazzo non era, dato il fatto che affermava l'esistenza di uomini lupo.», dico tra virgolette ricordando quelle dure parole «Una persona si è ferita e ho visto un lupo trasformarsi letteralmente in te.», la indico da capo a piedi «Non può essere più complicato di così, credimi.», incrocio le braccia al petto continuando ad aspettare.

«Hai detto uomini lupo?», s'intromette Xavier davanti a noi.

Io gli scocco un'occhiataccia ancora irata e infastidita dalla sua presenza.

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