5.

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MICHAEL.

La notizia del nostro ritorno a casa è arrivata come un fulmine a ciel sereno e per tutta la mattina non ho fatto altro che sorridere.
Prendo il cellulare e chiamo Audrey, sono passati esattamente due mesi da quando sono tornato a casa e da quando è morta la mamma; la chiamo spesso, appena ho un po di tempo libero, e cerco di convincerla a raggiungermi ma fin'ora è stato un insuccesso dopo l'altro.

La sento aprire la chiamata e non le do neanche il tempo di rispondere
-torno a casa- mi affretto a dire e l'ennesimo sorriso compare sul mio viso
-cosa? Quando?- la sento confusa ma allo stesso tempo felice come lo sono io
-siamo ospiti ad una trasmissione la settimana prossima, penso che staremo un paio di giorni ma ehy, sempre meglio di niente, no?- 
-c...certo Mikey- sento la sua voce tremare ma so che non lo fa perchè è triste, ma perchè non vede l'ora di vedermi.

-ma guadatelo, Michael è emozionato come una bambina- sento Luke dire agli altri ridendo mentre io chiudo la telefonata con Audrey dopo almeno quindici minuti
-ma stai zitto!- lo guardo scoppiando a ridere -sono solo felice- dico buttandomi sul divano accanto ai miei amici, i migliori che potessi mai desiderare.
-allora, come sta tua sorella?- mi chiede Ash senza staccare gli occhi dalla tv
-sta... non mi ha raccontato niente di che ma lo sai che non mi direbbe mai niente che mi farebbe preoccupare quando sono via, non lo faceva nemmeno quando...- un nodo alla gola mi fa morire le parole e lascio la frase a metà mentre un senso di tristezza inizia a prendere possesso del mio corpo:
in efetti non avevo pensato all'eventualità che mi stesse nascondendo qualcosa, ero solo felice di sentirla e di poter tornare da lei, capite? Forse non mi comporterei in modo così protettivo nemmeno con una potenziale fidanzata perchè nessuna è come la mia Audrey, lei è dolce e fragile ma allo stesso tempo cerca di lottare e restare forte contro tutto lo schifo che il mondo ci ha voluto sputare addosso; quando eravamo piccoli cercavo sempre di farla giocare in camera con me mentre al piano di sotto quel mostro che ho la sfortuna di avere come padre urlava e picchiava mia madre, ma lei capiva cosa succedeva e non era per nulla ingenua come tutte le ragazzine di sei anni.

Il tocco della mano di Ashton sulla mia schiena e la sua espressione preoccupata mi fanno tornare alla realtà, sbatto un paio di volte gli occhi per poi guardarlo anche io
-va tutto bene Ash scusa, stavo solo pensando...- lo rassicuro sorridendo appena
Lo vedo girarsi verso Calum e Luke per un momento, giusto il tempo di assicurarsi che stiano incollati alla tv prima di riprendere a guardare me negli occhi:
-posso farti una domanda... personale?- quasi sussurra, timidamente; io annuisco non sapendo cosa aspettarmi e lui continua ponendomi finalmente la domanda:
-picchiava anche te?-
Resto in silenzio per qualche secondo costringendomi a pensare se rispondere o tacere, scelgo la prima:
-quando la mamma non era in casa si...- abbasso lo sguardo sulle mie scarpe e le fisso intensamente per non dover incontrare gli occhi di Ashton -e ora fa lo stesso con Audrey, per questo volevo portarla via, capisci?-
-avevo già capito in realtà... sei sicuro che non si possa fare niente per lei? Voglio dire... potrebbe stare da mia madre se proprio non vuole venire in tour con noi, almeno non starebbe nella stessa casa di vostro padre- 
lo guardo alzando un sopracciglio, mia sorella a casa tua? Di cosa stai blaterando?
-grazie Ash- dico dopo un po fermando il suo monologo -ma spero di farla venire con noi e poi prenderò un appartamento a Sydney per quando torniamo... o potrei sempre portarla a visitare le capitali europee tipo Vienna, le piacerebbe, non pensi?-
lui annuisce tornando a guardare la tv -si, le piacerebbe- concorda.

Arriviamo a Sydney nel pomeriggio, il sorriso non mi ha abbandonato per quasi tutta la settimana e ormai manca davvero poco per riabbracciarla.
Aspetto impaziente la mia valigia per poi andare insieme ai ragazzi verso l'uscita, appena le porte scorrevoli si aprono la vedo aspettarmi con gli occhi fissi verso la mia direzione e ancora una volta sorrido come un'ebete. Mi avvicino a passo veloce e la stringo forte a me, gli occhi mi cadono sulla sua scapola sinistra che la maglietta larga lascia intravedere e sospiro vedendo un livido violaceo macchiarle la pelle chiara.
L'ha fatto di nuovo e lei non mi ha detto niente.
-
mi sei mancata così tanto- mi limito a dire, non voglio che finisca in un litigio come l'ultima volta
-anche tu mi sei mancato Mikey, come sempre- la sento sciogliere piano l'abbraccio e anche io lascio la presa sul suo corpo baciandole dolcemente la guancia.
Usciamo insieme agli altri e andiamo in macchina, sento gli occhi di Ash addosso mentre guardo fuori dal finestrino ma faccio finta di niente.
-sai Dry dovresti venire in tour, è divertente-
mi giro a guardarlo male, non sopporto quando la gente si impiccia di cose mie e no, non lo sopporto neanche se lo fa uno dei miei migliori amici:
-Ashton...- lo riprendo; questa cosa non riguarda te.
-è tutto ok Mikey- mi dice Audrey sorridendomi dolcemente, poi si gira verso Ash -grazie ma penso che starò qui, non voglio disturbarvi e poi mi piace l'aria di casa, non so se riuscirei a stare via per così tanto-
Ash annuisce e io la stringo a me con fare protettivo, non ha paura di non riuscire a reggere mesi e mesi fuori casa perchè so che desidererebbe tanto viaggiare, quello che teme è che nostro padre la riporterebbe indietro in un modo o nell'altro e nessuno sa come reagirebbe poi.
Ricordo ancora il giorno prima della mia partenza, lo ricordo come fosse solo ieri:

inizio a riempire la valigia che mia madre mi ha comprato il giorno prima con la maggior parte dei miei vestiti stando attento a mettere tutte le mie magliette preferite e a non lasciare niente di importante, finalmente me ne sarei andato, mancava solo un giorno.
-e quindi te ne vai?- sentii la voce di mio padre e trasalii perchè non lo avevo sentito aprire la porta, era entrato silenziosamente come sempre.
Lo scatto della serratura mi fece capire che aveva chiuso la porta a chiave alle sue spalle e le mie mani iniziarono a tremare visibilmente.

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Come sempre ringrazio tutti voi per seguire la storia
grazie a chi commenterà/voterà, ma grazie anche a chi si limiterà a leggere.
La foto che accompagna il capitolo è sgranata e di bassissima qualità fino alla morte ma guardatelo, non è tenerissimo? Non potevo non metterla cioè, si addice troppo al capitolo, no?
Spero di non avervi annoiato e posterò il nuovo capitolo al più presto ;)

xoxo x5secofwriting

Avalanche. || 5sos (ON HOLD)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora