LUKE.
Io e Calum stiamo prendendo un caffè alla macchinetta davanti al nostro camerino, non manca molto all'inizio del programma e di Ashton e Michael ancora nessuna traccia; finisco di bere e butto la tazzina di plastica sul cestino vicino a me per poi guardare il ragazzo che mi sta davanti:
-pensi che arriveranno in tempo?- chiedo guardando l'ora sullo schermo del cellulare
-arrivano sempre in tempo lo sai, smettila di fare l'ansioso- ridacchia per poi finire anche lui il caffè
-io non faccio l'ansioso- dico corrugando la fronte e appoggiandomi poi al muro, lui continua a ridere come un cretino e si siede per poi tirare fuori il cellulare.A un minuto dall'essere in ritardo eccoli entrare, vado verso di loro:
-finalmente!- dico sorridendo picchiettando sul display del mio telefono a sottolineare l'ora mentre lo giro verso di loro
-scusa mammina- sento Ash ridere mentre mi scompiglia i capelli senza fermarsi continuando a camminare veloce verso il camerino, dietro di lui c'è Michael triste come ormai mi sono abituato a vederlo. Sospiro piano e mi avvicino a lui abbracciandolo, odio vederlo così.
-tutto ok Mikey?- che domanda stupida
-si Lukey non preoccuparti per me, ok?- mi stringe piano facendo un mezzo sorriso mentre camminiamo verso il divano dov'è ancora seduto Calum
-si tratta di Audrey?- chiedo quasi in un sussurro, siamo amici da tanto, da prima che diventassimo una band e ormai riesco a capire quasi sempre a cosa pensa.
Annuisce lievemente per poi buttarsi a peso morto accanto a Calum, io faccio lo stesso sistemandomi accanto a lui e lo guardo:
-con noi puoi parlare lo sai, siamo qui per te, siamo una famiglia- dico accarezzandogli la schiena mentre lo vedo mordersi il labbro, forse non avrebbe aperto bocca come sempre ma non mi importa, mi importa solo di riuscire a rendere i miei amici felici.
Lo vedo passarsi la manica velocemente sugli occhi e sospiro abbracciandolo, appoggiando la testa sulla sua spalla -Cal...- dico con voce lamentosa -mi aiuti ad abbracciare Mich?-
Riesco a far ridere entrambi mentre Calum prende la mia stessa posizione e si unisce all'abbraccio.Appena l'intervista finisce mi precipito in camerino e prendo il telefono di Michael per poi nascondermi in bagno, ho il cuore in gola mentre copio il numero sul mio cellulare e le mani mi tremano visibilmente, non sono mai stato bravo a nascondere le cose soprattutto a loro.
Esco furtivamente e rimetto il telefono al suo posto.
-cosa stai facendo?- una voce alle mie spalle mi fa sobbalzare e mi giro di scatto
-Calum! Non farmi prendere questi infarti!- lo ammonisco guardandolo male per poi avvicinarmi a lui -tu non hai visto niente-
si limita a scuotere la testa e si sposta dalla porta per permettermi di uscire.Cammino avanti e indietro davanti all'entrata del parco guardandomi le vans nere, non so perchè sono così nervoso forse è solo il fatto di fare le cose di nascosto che mi rende così. Dovrei smetterla di sembrare paranoico per tutto.
-Luke...- mi sento chiamare e mi giro lentamente
-ehy...- sorrido timidamente facendo un cenno a mo di saluto per poi avvicinarmi
-volevi parlarmi?- chiede inclinando indietro la testa per potermi guardare negli occhi
-si Audrey e si tratta di tuo fratello- rispondo tutto d'un fiato.Iniziamo a camminare e guardo dritto davanti a me, non ho mai scambiato più di qualche battuta con lei e sinceramente ora mi sento così stupido, cosa diavolo mi è venuto in mente?
-sarò sincero con te, Michael mi preoccupa- dico mentre camminiamo -è sempre triste ultimamente... averti vicino gli farebbe bene e penso che tu lo sappia, non voglio costringerti a partire con noi anche perchè sarebbe strano avere una donna con cui condividere il bagno- scoppio a ridere ma cosa cavolo dici? Fai il serio per una volta.
-voglio dire... sarei contento di lasciarti il bagno se questo mi riportasse il mio amico di sempre-
ringrazio il fatto di non essermi ancora beccato uno schiaffo in faccia e la guardo ridere, ha la risata bella tanto quanto quella di suo fratello.
-sarò sincera con te Luke perchè so quanto tieni a Mikey- inizia a dire mentre sistema una ciocca di capelli dietro all'orecchio -sto pensando di venire con voi, di lasciare tutto e fregarmene ma poi penso al fatto che non faccio parte della band e non c'entro niente con il tour o con l'uscita dei vostri cd, sarei la quinta incomoda-
Sento la sua voce tremare e il suo volto diventare triste, mi irrigidisco continuando a guardarla: e ora che faccio?
Mi avvicino e la stringo piano accarezzandole la schiena -ma tu non sei d'impiccio, sei la sorella di Michael e quindi anche tu fai parte della famiglia-
non sono bravo con le parole, lo so, Ashton... dovevo mandare Ashton.
La sento appoggiare la testa sul mio petto e rimango fermo guardandola dall'alto senza sapere bene cosa fare.MICHAEL.
Guardo l'ora e decido di preparare io la cena, Audrey è uscita poco prima che io tornassi dall'intervista e mi ha lasciato un post-it appeso alla porta della camera dicendo che doveva riportare dei libri in biblioteca.
Vado in cucina e inizio a preparare assorto nei miei pensieri, ho deciso che oggi parlerò a mio padre da uomo a... uomo, se si può definire così e finalmente la porterò via da qui.
Lo sento rientrare e urlare il nome di mia sorella, sospiro e mi affaccio dalla cucina
-è in biblioteca, non è ancora tornata- dico incrociando le braccia al petto mentre lo guardo, lui sembra non sentirmi e si butta sul divano accendendo la tv, mi metto di fronte allo schermo guardandolo -dovremmo parlare sai?-
Scoppia a ridere per poi guardarmi anche lui -parlare? Di cosa?-
Raccolgo tutto il coraggio che ho -Audrey viene via con me che ti piaccia o no- dico tutto d'un fiato e vedo la sua espressione cambiare, faccio istintivamente un passo indietro mentre si alza avvicinandosi
-tu non porterai via mia figlia, ti è chiara la cosa?-
la puzza di alcool mi entra nelle narici provocandomi un conato di vomito che trattengo chiudendo gli occhi, li riapro poco dopo e lo guardo fisso -beh tu hai portato via nostra madre non vedo molta differenza- dico con voce calma; beh, almeno io non la farò morire suicida.Prima che possa rendermene conto mi ritrovo appiccicato al muro e con la schiena dolorante, un pugno mi colpisce sul labbro facendomi assaporare il sapore metallico del mio stesso sangue.
Riesco a spingerlo abbastanza lontano da me per sgusciare via dal muro e correre su per le scale fino a chiudermi in camera.________________________________
io posto sempre a orari improponibili lo so ahah
allora... la gif che ho messo forse supera anche la foto di Michele del capitolo precedente ahahhahaha cioè... GUARDATELI.
ok la smetto u.u grazie per i commenti/voti/supporto, ve se ama.
E grazie anche di continuare a leggere <3xoxo x5secofwriting
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Avalanche. || 5sos (ON HOLD)
Fiksi PenggemarCi sono avvenimenti che ci buttano giù come fossero valanghe. Tutto quello che possiamo fare è sopravvivere. ~~~~ #87 in Fanfiction - 18/12/2014