12.

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AUDREY.

Come sempre da una settimana a questa parte sono l'ultima ad andare a dormire la sera, l'incisione del nuovo disco li fa stare tutta la giornata fuori e la stanchezza inizia a comprarire sui visi dei ragazzi sotto forma di occhiaie violacee, entro in camera mentre tolgo la maglia per poi buttarla sulla scrivania, mi avvicino al letto e sul cuscino c'è un altro foglietto ma stavolta non è ripiegato e il mio cuore inizia a battere più velocemente mentre lo prendo e leggo sorridendo; avevo pensato bene, è un biglietto per un concerto.

Entro in cucina per fare colazione con il biglietto in mano sventolandolo poi davanti alle loro facce
-allora, di chi è stata l'idea?-
si guardano tra di loro per poi rivolgermi dei sorrisi innocenti, di sicuro mio fratello ha dato l'idea perchè solo lui può sapere quanto ami Michael Bublè
-comunque grazie, davvero- sorrido sedendomi vedendo che nessuno di loro vuole rispondermi, prendo una tazza di caffè e dei biscotti -sarà una serata fantastica-

Arriviamo al concerto e non riesco a smettere di sorridere mentre entriamo e ci posizioniamo in fondo per non dare troppo nell'occhio, noto che è pieno di gente e mentre il concerto inizia io salgo sulle punte dei piedi per vedere meglio invidiando i quattro ragazzi al mio fianco e la loro altezza vertiginosa; Mich e Calum iniziano a intonare "Cry me a river" con una finta voce da baritono che mi fa scoppiare a ridere mentre li guardo godendomi la scena, sento nel frattempo delle mani prendermi per la vita e sobbalzo per poi sentire la voce di Ash mentre mi parla all'orecchio cercando di sovrastare il suono della musica
-se vuoi puoi salirmi sulle spalle... per vedere meglio...-
annuisco senza pensarci mentre continuo a ridere per il duetto di Cal e mio fratello, Ash mi solleva e mi scappa un urletto mentre mi tengo a lui per non cadere.

-Ash...- lo chiamo abbassandomi per farmi sentire, lui alza la testa verso di me e mi sorride -fammi scendere... è quasi un'ora che ti peso sulle spalle!- lui mi fa scendere abbassandosi, forse non vedeva l'ora.
Michael mi prende la mano e mi sorride mentre inizia la mia canzone preferita, Everything, mi appoggio a lui e sorrido anche io è tutto perfetto
giro la testa verso sinistra e strabuzzo gli occhi vedendo Luke abbracciare Cal e cantare la canzone, mi rigiro di scatto temendo di essere scoperta a fissarli e corrugo la fronte pensierosa. Sono buoni amici, si abbracciano tutti molto spesso tra di loro e poi anche Michael mi sta abbracciando, quindi questo non prova niente.


-volete tornare subito a casa o andiamo a farci una birretta?- ci chiede Michael guardandoci una volta usciti dal concerto
-io preferirei tornare a casa, non mi piacciono molto i locali lo sai- lo guardo cercando di essere il più normale possibile, in testa ho mille domande e mille pensieri che mi terranno sveglia almeno per un po'
-l'accompagno io, voi andate- si propone Ash e gli altri annuiscono salutandoci
prendiamo un taxi e poco dopo arriviamo a casa, in ascensore non parliamo e l'unico rumore che rompe il silenzio è il picchiettare delle sue dita sulla parete di vetro
-allora, ti è piaciuto il concerto?- chiede una volta dentro all'appartamento
annuisco assorta nei miei pensieri e mi giro a guardarlo senza sapere cosa dire, forse dovrei ringraziarlo di avermi presa in braccio tutto quel tempo:
-beh comunque ti ringrazio... per prima...- mi vorrei sotterrare, sono un totale disastro a parlare con la gente
Ash sorride scrollando le spalle
-figurati, è stato un piacere Dry, davvero- si avvicina a me con le mani in tasca e mi guarda -beh, notte...-
-notte...- rispondo per poi dirigermi velocemente in camera; mi siedo sul letto e sospiro mentre guardo l'armadio davanti a me, dopo pochi minuti mi giro verso il muro che ho alle spalle e batto con la mano un paio di volte come per una sorta di prova del nove: se mi risponde allora è Ash quello con cui ho parlato tutte queste sere via morse, se non succede niente allora sono una stupida che si fa filmini mentali e nella stanza accanto alla mia dorme o Luke o Calum. Aspetto per quelle che mi sembrano ore una risposta che non arriva e sospiro buttandomi stesa sul letto coprendomi la faccia con il cuscino, questa sarà decisamente una lunga notte.

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lo so, è tremendamente corto, quasi mi vergogno a postarlo, giuro, ma diciamo che non voglio svelare subito l'arcano (?), che gusto ci sarebbe?
Chiamiamolo capitolo di passaggio e stendiamo un velo pietoso... potete fare le vostre riflessioni se volete ahahahhahaha

xoxo x5secofwriting

Avalanche. || 5sos (ON HOLD)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora