Aaron
"Be Aaron ci sono riusciti, è finita."
Sono le parole che continuano a riempirmi la testa.
I miei genitori sono riusciti a portarmi via Sophia, ad allontanarmi da lei.
Ieri sera dopo che abbiamo "chiuso" nel bagno del locale, sono rimasto ad osservare la porta da cui era uscita arrabbiata, nella speranza che tornasse indietro per chiarire. Ho aspettato 15 minuti e lei non è mai tornata.
Poco dopo sono uscito dal bagno e ho detto a Mia che ero stanco e che sarei tornato a casa.
Ora sono nel mio appartamento. Non ci vengo mai ma non potevo tornare a casa dai miei genitori, guardarli con odio perché sono riusciti a portarmi via l'unica cosa alla quale tenevo davvero.Sono ore ormai che cerco di chiamare Sophia e lei continua a non rispondere o a chiudere la chiamata. Sta volta l'ho fatta grossa.
Ma non potevo fare altro, quando i miei genitori mi hanno avvisato che i figli di Joseph e Tammy sarebbero venuti in città non ho potuto fare altro che stamparmi un finto sorriso in faccia e "stare" con Mia solo per una sera. Non potevo immaginare di vedere Sophia passarmi davanti al locale, era l'ultima persona che avrei immaginato di incontrare. E poi quando è corsa tra le braccia di quel Ryan mi ha infastidito, molto; inizio a sospettare che lui provi qualcosa di più che amicizia.
Mi informerò.Verso le 14:00 provo a chiamare Sophia per l'ultima volta, spero davvero che mi risponda.
"Aaron che vuoi?" Mi risponde dopo pochi squilli
<<Volevo parlarti di ciò che è successo ieri, per favore vediamoci così ne parliamo>>
Lei non risponde, rimane in silenzio, sento il suo respiro e so che sta pensando a cosa dirmi.
"Okay Aaron, ma ti dò mezz'ora, poi me ne vado e chiudiamo per sempre."
Queste sue parole mi feriscono ma non posso far altro che accettare.<<Io sono al mio appartamento, se ti va raggiungimi così avremo modo di parlare in pace. Solo io e te.>>
"Okay, 15 minuti e sono da te."
Il tempo passa talmente veloce che non me ne rendo conto. Sophia suona alla porta e io corro ad aprirle.
<<Ehi>> le dico, lei mi guarda
<<Su, parla, siamo qui per questo no?>>
Dal suo tono capisco che è davvero furiosa, penso sia un miracolo che mi abbia permesso di vederla per parlare.<<Allora, ieri sera ero lì con Mia perché sono arrivati in città i figli di due possibili investitori, per l'azienda dei miei genitori, e io e lei dovevamo fingere di essere la coppia perfetta.>>
<<Io questo lo capisco Aaron ma non ha senso. Perché pensano che solo sposando lei ti occuperai della loro azienda? Cosa li porta a questa convinzione?>>
<<Credimi Sophy, sono anni che me lo chiedo e che lo chiedo a loro, ma mi hanno sempre risposto che così deve essere e così sarà.>>
Lei non mi risponde, mi guarda solo, con uno sguardo triste e deluso.
<<Sto male così, Aaron.>>
<<Anche io, la cosa che vorrei di più sarebbe stare con te, ma..non posso. E non posso nemmeno convincerti a rimanere con me nonostante questa situazione. Quindi si, se vuoi chiudere, chiudiamo. Ma sappi che tutto quello che c'è stato tra noi, non lo dimenticherò. Sono davvero innamorato di te.>>
Lei mi fissa, scioccata. Guarda i miei occhi e non sposta lo sguardo
<<Aaron? Ma che dici?>>
<<Dico la verità. Sono innamorato di te. E proprio per questo devo lasciarti andare, se è questo che vuoi. A me interessa solo che tu sia felice.>>Nel giro di un secondo si avvicina a me e mi bacia. Ricambio ovviamente, ma sono davvero sorpreso.
<<Pensavo che volessi chiudere con me.>>
<<Se sei innamorato di me come io lo sono di te, lotteremo per stare insieme. Ti presenterò a mio padre, e affronteremo i tuoi genitori, come tuo padre ha fatto con tuo nonno. Ce la faremo.>>
La abbraccio, non posso fare altro, con poche parole mi ha reso il ragazzo più felice del mondo.
<<Io rimango con te Aaron, ma ad una condizione.>>
<<Tutto quello che vuoi>>
<<Lasci Mia, e ti fai vedere con me.>>Ci sto!
<<Okay, tutto per noi.>>
Sophia
Ero convinta di arrivare da lui e chiudere, per sempre.
Ma quando mi ha detto ciò che provava non ho potuto fare altro che rimanergli accanto e lottare, lottare per noi.
Parleremo con mio padre, e affronteremo i suoi genitori, siamo giovani e meritiamo di stare insieme a chi vogliamo.<<Rimani qui con me sta notte?>> mi chiede Aaron mentre armeggio nella sua cucina per preparare qualcosa per cena.
<<Si, avverto i miei genitori>>Scrivo un messaggio a mia madre e a mio padre avvisandoli che sta notte dormirò da Natalie. Gli dirò di Aaron al momento opportuno.
Entrambi mi rispondono che non c'è problema e comunico la notizia ad Aaron.
<<Perfetto. Sai ancora non capisco come mai sei rimasta e non mi hai lasciato come credevo.>>
<<Hai detto di essere innamorato di me, ti ho visto sincero. Dato che anche io sono innamorata di te vorrei davvero far funzionare le cose. O almeno provarci.>>Lui sorride contento nel sentire quelle parole uscire dalla mia bocca e cerca di avvicinarsi per baciarmi ma io con le mani immerse nella farina gliela tiro in faccia e scoppio a ridere vedendolo tutto bianco.
Non si arrende e cerca di tirarmela anche lui, mancandomi, ovviamente.
<<Mamma mia Aaron come tiratore fai pena.>> lo perdo in giro ridendo
<<Ah si? Mi prendi in giro? Ora vedi.>>
Nell'arco di due secondi mi afferra e mi riempie di farina. Ridiamo così tanto che sento di essere a casa con lui.
Ci conosciamo da poco, ma in questo poco tempo sono successe tante cose: abbiamo litigato, abbiamo riso, abbiamo condiviso esperienze nuove. Siamo diventati una coppia.Aaron mi guarda negli occhi e mi bacia, un bacio intenso che mi fa cedere le ginocchia.
Continuiamo a baciarci e finiamo sul divano, so già dove finiremo e non vedo l'ora.
L'altra volta a casa di Mia è stata spettacolare ma non penso si possa considerare la nostra prima volta.
Piano piano ci togliamo i vestiti, non staccando mai le nostre labbra.
<<Tutto immaginavo, tranne che trovare te. Pensavo di essere condannato a non amare mai, poi ho conosciuto te.>> mi dice Aaron sulle mie labbra.
Sulle note delle sue parole ci facciamo trasportare dalla passione.
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Gold Coast
ChickLitAl momento sospesa Trama: Una difficile storia d'amore tra Sophia e Aaron, nella bellissima Gold Coast, in Australia. Sophia Anderson ha 22 anni e vive a Gold Coast in Australia. Frequenta la Griffith University ed è al terzo anno di giurisprudenza...