Capitolo 25

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Sophia

Due settimane dopo..

<<Quindi quando torni a fare visita ad Aaron, Sophy?>> mi chiede Natalie
<<Penso il prossimo weekend>>
<<Ti mancano le scintille eh?>> mi chiede lei sorridendo prendendomi in giro
<<Si molto>> le rispondo ridendo
<<Be allora speriamo che il ciclo non rovini tutto.>> continua a dirmi ridendo

Un momento.
Smetto di ridere e corro subito a controllare sul cellulare l'ultima volta che ho avuto le mestruazioni. È stato la settimana prima che andassi a Melbourne. Non è possibile.

Natalie corre vicino a me
<<Sophy che succede? Mi stai spaventando>>

Io non le rispondo perché nemmeno sento ciò che mi sta dicendo.
Natalie mi scuote facendomi tornare alla realtà
<<Sophy, guardami, che succede?>>
<<Nat..>>
<<Cosa?>>
<<Ho un ritardo.>>
Cala immediatamente il silenzio tra noi.
Dopo diversi minuti in cui sia io che lei abbiamo fissato il vuoto mi chiede:
<<Soph com'è possibile? Non siete stati attenti?>>
<<Penso di si>>
<<Pensi..di si? Sophy ma ti rendi conto della gravità della situazione? Devi sapere se avete usato o meno una protezione.>> mi rimprovera Natalie, e ha ragione, solo che non me lo ricordo.
<<Nat non mi ricordo, eravamo così presi dalla situazione che può esserci sfuggito.>>
<<Okay manteniamo la calma, al momento hai solo un ritardo, questo non sempre vuol dire che si è incinta. Perciò ora usciamo e andiamo in farmacia a comprare un test di gravidanza, okay?>>
<<..Si..>> le rispondo cercando di non andare in panico.

Corriamo in farmacia dove Natalie si occupa di acquistare il test per me.
Decidiamo di andare a casa sua a farlo.

Dopo 10 minuti esco dal bagno e porgo l'oggetto in questione alla mia amica, perché io non ho il coraggio di guardare.
<<Soph..>>
<<Dimmelo e basta>> chiedo a Natalie
<<..Sei incinta>>

E con quelle due paroline mi crolla il mondo addosso in pochi secondi.

<<Cosa farò adesso? Dovrò dirlo ai miei genitori, ad Aaron. Nat non sono pronta ad essere una mamma. Non era previsto tutto questo. E poi la famiglia di Aaron non ci permetterà mai di stare insieme, anzi crederanno che lo abbiamo fatto apposta e ci obbligheranno ad abortire..oddio Nat..>>
<<Sophy calmati. Guardami. Una cosa alla volta. Adesso prendiamo il tuo cellulare e prenotiamo un volo per Melbourne il primo che troviamo. Andrai da Aaron e glielo dirai e insieme deciderete cosa fare. È anche una responsabilità sua Sophia, non puoi fartene carico solo tu.>>
<<Giusto. Hai ragione. Allora gli scrivo un messaggio, gli dico che sto per prendere un aereo.>>
<<No, non dirgli nulla. Vai e basta. Sarà più semplice dirglielo se non si aspetta il tuo arrivo.>>

Nel giro di 30 minuti prenotiamo il volo per domani mattina presto.
Avviso i miei genitori che passerò il weekend da Natalie per studiare così che non sospettino nulla.

Il mattino seguente l'aereo atterra alle 9:30 precise, prendo un taxi e mi dirigo a casa di Aaron. Sono davvero pronta a dirglielo?
Arrivata davanti alla sua porta ci metto dieci minuti prima di decidermi a suonare, una volta fatto mi apre dopo pochi minuti.

<<Sophia? Che ci fai qui?>> mi dice lui sorridendomi
<<Ehi, volevo farti una sorpresa e..parlarti di una cosa importante.>>
Mi fa entrare in casa e mi da un lieve bacio.
<<Dimmi tutto, che succede? Vuoi lasciarmi per colpa della distanza vero? Lo sapevo che ci saremmo arrivati però non pensavo così in fretta... e poi..>>
<<No Aaron, niente del genere>> lo interrompo
<<Meno male, pensavo mi volessi lasciare>> tira un sospiro di sollievo
<<Aaron quello che sto per dirti non è una cosa facile da realizzare, perciò preparati>>
<<Mi stai spaventando, che succede?>>

Dopo qualche secondo di respiri profondi glielo dico.
<<Aaron, sono incinta.>>
Chiudo gli occhi per non guardare la sua reazione, lui rimane immobile a guardare il nulla, proprio come è successo a me quando l'ho scoperto.
<<...Okay, manteniamo la calma..>> dice lui alzandosi in piedi
<<Come è successo? Come è possibile?>>
<<In realtà questo devi dirmelo tu Aaron. L'ultima volta che lo abbiamo fatto hai usato una precauzione?>>
Lui rimane fermo per qualche secondo
<<Perché io non me lo ricordo Aaron, ricordo tutto ma non quel particolare, e devi dirmelo tu. Lo abbiamo usato?>>
<<Oddio..no>> dice lui sottovoce mettendosi le mani nei capelli
<<Ecco spiegato perché sono incinta, Aaron>>
Lui sprofonda sul divano impassibile, immerso nei suoi pensieri.

Dopo troppo minuti di silenzio mi dice:
<<E ora che facciamo?>>
<<Sono qui apposta per parlarne, dobbiamo decidere insieme cosa fare, se dirlo ai nostri genitori, se tenerlo..>>
<<Oh mio Dio, i miei genitori. Sophia loro non ce lo permetteranno mai, lo sai vero?>>
<<Sono qui per parlare di tutto Aaron.>>

Parliamo praticamente per tutta la giornata e alla fine decidiamo di tenerlo. Affronteremo le nostre famiglie e cercheremo di crescerlo nel modo migliore. Aaron guadagna bene e io con più sforzi potrei chiedere la laurea anticipata, il prossimo anno.
Nel caso la famiglia di Aaron gli togliesse il lavoro accetterà quello che gli continuano ad offrire a Sydney.

<<Siamo davvero sicuri Aaron?>>
<<Si, penso di sì. Insomma se è arrivato un motivo ci sarà. Non pensi?>>
<<Si, ho solo paura della mia famiglia al momento>>
<<Anche io. Domattina ne parlerò a mio nonno, so che lui è ossessionato dalla tradizione ma se ha permesso a mio padre di stare con mia madre magari aiuterà anche noi.>>
<<Va bene. Proviamo con tuo nonno.>>

Il giorno dopo ci rechiamo subito nell'ufficio del nonno di Aaron.
<<Nonno>>
<<Aaron, entra pure. Chi è questa giovane e bella ragazza?>>
<<Proprio di questo volevo parlarti. So che tu e papà volete a tutti i costi che io sposi Mia, ma nipote di Sarah; ma vedi nonno io sto con Sophia e sono innamorato di lei e.. aspettiamo un bambino..>>
Il nonno di Aaron ci guarda entrambi confuso.
<<Aaron sono molto felice per te e per questa bella ragazza, ma pensavo che tuo padre ti avesse detto la verità.>>
<<Che verità nonno?>>
<<Quando tuo padre venne da me per chiedermi il permesso di sposare tua madre mi disse che suo figlio o figlia avrebbe poi sposato il nipote o la nipote futura di Sarah. Ma io gli dissi che non era necessario. L'importante era che vi occupaste tutti insieme dell'azienda. Pensavo te lo avesse detto.>>

Mi giro a guardare Aaron e lui è letteralmente furioso.
<<Quando tuo padre mi ha detto che ti trasferivi qui pensavo fosse perché volevi lavorare nella sede dell'azienda e ne sono stati felice, per quello ti ho scritto una mail.>>
<<Mi ha obbligato papà a venire qui, per tenermi lontano da lei. Nonno perché vuole che io sposi Mia allora?>>
<<Forse per interessi economici, Aaron. Se voi due vi sposaste, il vostro matrimonio porterebbe molti profitti.>>

Aaron furioso si alza ed esce dall'ufficio.
<<Quindi lei è Sophia. Molto piacere cara, io sono Grant White.>>
È così gentile, non me lo aspettavo

<<Sophia Anderson, è un piacere per me signore.>>
<<Anderson? Sei la figlia di Dylan Anderson?>>
<<Si, signore>>
<<Oh per favore, chiamami Grant.>>

Chiacchieriamo per un bel po', è una persona davvero piacevole.
<<Scusi Grant ma sono un po' preoccupata per Aaron, sa dov'è per caso?>>
<<Controlla nel suo ufficio cara. Ah prima che vai, tra quanto ti laureerai? Perché mi piacerebbe che tu lavorassi qui per noi.>>
<<Vorrei chiedere la laurea anticipata il prossimo anno. La ringrazio Grant per la sua offerta>>
<<Pensaci cara>> mi saluta

Uscita dal suo ufficio mi reco in cerca di Aaron, sperando di trovarlo non troppo arrabbiato.
Non posso ancora credere che suo padre gli abbia mentito. Detto sinceramente dopo questa rivelazione non vedo l'ora che suo padre sappia che sono incinta.

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