Capitolo 17

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Aaron

Mi sento come un bambino quando riceve il più bello dei regali.
Sono felicissimo.
Sophia finalmente sa tutto e ha deciso di dare una possibilità alla nostra storia.
Per un po' lo terremo segreto, come è giusto che sia.
Quello che è successo tra noi mi ha reso il ragazzo più felice del pianeta e ancora non ci credo.
Sono qui su questo letto a guardare questa splendida ragazza che si riveste.

<<Perché mi fissi?>> chiede lei sorridendomi
<<Perché sei stupenda>> le dico tenendo gli occhi fissi su di lei

Per tutta risposta si china verso di me e mi bacia. Questa ragazza è il paradiso.
Sarà fuori luogo ma anche a letto è una bomba, è così attraente che non mi staccherei più da lei

<<Forse dobbiamo andare, o si accorgeranno che siamo spariti>>
<<Si, hai ragione, mi rivesto e andiamo>>

Mentre mi alzo noto che arrossisce nel vedermi, è così tenera.
Mi vesto in fretta e torniamo alla festa, subito ci vengono incontro Drew e Natalie

<<Ragazzi ma dove eravate? Aaron, Mia ti sta cercando>> mi dice Drew
<<Stavamo guardando una cosa in giardino>>
Diciamo io e Sophia

Poco dopo ci raggiunge Mia
<<Oh Aaron eccoti qui, ma dov'eri finito?>> corre ad abbracciarmi e mi stampa un bacio sulle labbra

Mi giro subito verso Sophia, che ha abbassato lo sguardo per non guardare la scena.
Vorrei così tanto stare con lei in pubblico, lasciare Mia una volta per tutte ma la mia famiglia non me lo permetterebbe.

<<Vieni Aaron, andiamo di sopra>> dice Mia avendo sicuramente intuito la situazione tra me e Sophia.

Mi trascina al piano di sopra, chiude la porta e viene a baciarmi.
La fermo subito, non ho nessuno intenzione di fare sesso con lei. Non lo farei mai a Sophia e soprattutto a me stesso.

<<Mia, no. Non faremo nulla. Sono mesi che non mi consideri perché hai intorno altri ragazzi, ora che sei stufa torni da me? No, non esiste.>>
<<Mi stai rifiutando? È per quella vero?>> mi chiede lei incrociando le braccia
<<Quella ha un nome>> dico io con tono arrabbiato
<<Aaron, ma sei scemo? Se i nostri genitori lo scoprono ci fanno fuori. Non puoi mettere a rischio tutto per la prima che passa.>>

Non credo alle mie orecchie

<<Sophia non è la prima che passa, tu lo sei. Ora vorrei tornare dai miei amici, perciò gentilmente spostati.>> ringhio io avvicinandomi a lei

Come da me richiesto si sposta e mi fa uscire.
Non appena torno di sotto vedo Sophia seduta sul divano, mi prendo qualche minuto per osservarla.
È bellissima.
Non resisto mi avvicino a lei, la prendo per mano e la porto via con me. Lei mi guarda confusa ma mi segue comunque senza dire nulla. Voglio portarla in un posto speciale per me.
La porterò alle piscine rocciose di Currumbin Valley, vado sempre lì quando voglio pensare e oggi porterò con me Sophia.

Saliamo in macchina e subito incuriosita mi chiede:
<<Dove andiamo?>>
<<In un posto speciale>> le rispondo

Dopo una ventina di minuti arriviamo.
<<Pronta?>>
<<Si>>

Mentre camminiamo mi dice
<<Ma siamo alle piscine rocciose?>>
<<Si, le conosci?>>
<<Vengo sempre qui quando voglio pensare, solo che arrivo dalla parte opposta, non sono mai arrivata da questa parte>> mi dice lei

Non ci credo.

<<Anche io vengo sempre qui quando voglio pensare. C'è un'altra entrata per arrivare qui?>> le chiedo curioso
<<Si, tu arrivi dalla parte della città, io giro prima e faccio la foresta arrivando subito sotto la cascata>>
<<Mi ci porti?>> le chiedo

Voglio vedere la parte in cui va sempre lei.
Sembra un segno del destino, siamo sempre stati così vicini senza saperlo.

Arriviamo nel posto preferito di Sophia e la sento così vicina che non posso fare altro che abbracciarla e baciarla.
Questa ragazza mi sta facendo impazzire, credo davvero di essere innamorato di lei, mi ha cambiato, in meglio.
Forse se le cose vanno avanti così bene, potrei anche andare contro la mia famiglia per lei.

<<Sai, per te andrei contro la mia famiglia.>> lei si gira a guardarmi, incredula nel sentire le mie parole
<<Davvero? Perché lo faresti?>>
<<Perché sei tu. Perché tu sei speciale. Credo anche che mia sorella ci difenderebbe. Le ho parlato di te e ti adora.>>
<<Davvero?>> scoppia a ridere
<<Si, mi ha consigliato lei come comportarmi sta sera>> dico imbarazzato
<<Aaah, ora si spiega tutto>> mi prende in giro
<<Ah ah, che ridere. Ti adora davvero, appena le ho raccontato di te mi ha pregato di lasciare Mia. Lei la odia.>> le dico guardandola
<<Come mai? È successo qualcosa tra loro?>>
<<No, in realtà non è successo nulla. Penso che mia sorella la odi perché mio padre mi costringe a stare con lei.>>
<<Ma non c'è davvero modo di convincerli a lasciarti stare? Insomma quale padre vorrebbe questo a suo figlio?!>>
<<Il mio. Mio padre farebbe di tutto per l'azienda. Così come suo padre fece con lui.>>
<<Però Aaron, tuo padre stesso ha sposato la donna che ama, eppure si occupa a pieno dell'azienda. Così come la madre di Mia.>>
<<Come lo sai?>> le chiedo
<<Mio padre ha lavorato molte volte con il padre di Mia, e tra loro ne hanno parlato. Ovviamente solo per il lato economico dell'azienda.>>

Il padre di Mia è una persona orribile, così come mio padre.
È già un miracolo che io rivolga la parola ad entrambi.
Se solo io e Mia ci coalizzassimo facendo capire che non vogliamo stare insieme, forse ci lascerebbero stare. Ma in questa storia mi sembra che lei mi remi contro, pare che non le interessi, e ora che sa di Sophia farà di tutto per non farci lasciare.

<<A che pensi?>> mi chiede Sophia risollevandomi dai miei pensieri
<<Alla mia famiglia, sono davvero stanco di fare ciò che mi dicono, vorrei solo un po' di libertà. Tra poco mi laureo e sarà l'inizio della mia fine, non sono pronto Sophia, davvero. E non posso parlarne con nessuno nella mia famiglia, perché nessuno mi capisce. L'unico sarebbe mio padre perché ci è già passato, ma se glielo dicessi non so cosa mi farebbe.>>
Sto delirando, vorrei piangere dal nervoso.

Lei se ne accorge e corre ad abbracciarmi
<<Ehi, stai tranquillo, andrà tutto bene. Per qualsiasi cosa io ci sono Aaron. Puoi contare su di me. Con me puoi parlare di tutto. Io sarò sempre dalla tua parte.>>

La stringo a me ancora di più, sentirla così vicina anche emotivamente mi fa stare meglio. Questa ragazza è davvero speciale

<<Grazie, sei fantastica..>> le do un piccolo bacio sulle labbra e lei sorride.

***

Un'oretta dopo la riaccompagno a casa, dopo vari baci e abbracci ci salutiamo
<<Se ti va, ci vediamo domani>> le dico
<<Si>>
<<Allora domani ti scrivo un messaggio, così decidiamo>>
<<Va bene, a domani>> mi bacia e scende dalla macchina.

La guardo allontanarsi sorridendo come un cretino e pensando a quanto sono fortunato.
Cavolo, sono proprio cotto.

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