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Kyoka era nervosa, in fondo era il suo primo giorno nella prestigiosa U.A..
Con un morsa stretta allo stomaco varcó la soglia dell'edificio,sospirando pesantemente.
Guardò in giro e non poté fare a meno di pensare che era proprio come l'aveva descritto sua sorella: imponente e maestoso.
Ricordava bene il giorno in cui era andata da lei, entusiasta come pochi, per dirle che era stata accettata.

Aveva visto gli occhi di sua sorella brillare, un sorriso enorme le solcava il volto. Vedeva la fierezza nei suoi occhi.
Ayame era tornata in città solo per lei, solo per sostenerla e questo diede una spinta in più a Kyoka, che affrettò il passo per cercare la sua classe.
Si perse nei suoi pensieri, senza nemmeno rendersi conto di essere andata a sbattere contro un insegnante.
Alzò lo sguardo, intimidita, ma si rilassó appena vide che era Hizashi, grande amico di sua sorella.

-Zio Zashi!
Il biondo sorrise. Ricordava con felicità i momenti che passava con quella piccola peste e Ayame.
-Ciao peste. Tua sorella come sta?
Kyoka non si sorprese, dato che glielo chiedeva ogni volta che si vedevano, nonostante Ayame gli parlasse spesso.
Era un po' come un rito.

La più piccola sorrise appena il biondo le scompiglió i capelli affettuosamente, anche se infastidita dal momento che adesso erano tutti spettinati e in disordine.
-È in città. Zio Zashi, perché non vai a trovarla?
Vide il biondo sorridere e gli occhi illuminarsi.
Non vedeva Ayame da tempo dopo che aveva iniziato a lavorare all'estero e trovarla in città era raro.
-Scherzi?! Lo faccio appena esco di qui! Ti accompagno io a casa. Così facciamo una sorpresa a quella sfaticata.

Kyoka ridacchió e salutò l eroe, tornando a percorrere i corridoi di quella scuola.
Erano anni che lo conosceva, ma ancora non riusciva a capire le sue reazioni.
"Che uomo particolare" si ritrovò a pensare.
Poi qualcosa le sfiorò la mente. Perché non aveva mai visto foto sia con lui che con l'ex di sua sorella? In fondo erano tutti e tre amici a scuola e sapeva bene che sua sorella aveva una specie di fissazione per fare fotografie con la vecchia fotocamera che le avevano regalato i suoi genitori.
Allora perché non ne aveva mai viste di Shota?

Per il resto della giornata non ci diede peso, visto e considerato che era stata distratta dalle sue nuove amicizie. Era felice di avere dei nuovi amici con ideali simili ai suoi, ma appena li lasciò, le tornaro in mente i suoi dubbi.
"Perché nasconderlo?"
La sua mente era piena di ipotesi e pensieri. Era un groviglio di domande a cui non sapeva rispondere.

Quasi non si accorse di avere davanti l'eroe professionista Present Mic, pronto per accompagnarla a casa.
Alzò lo sguardo sul suo, riscontrando degli occhi confusi, nascosti da degli occhiali decisamente troppo appariscenti.
Non si salutarono. Semplicemente il biondo fece un cenno e lei annuì, cominciando a camminare al suo fianco.

Kyoka osservò attentamente ogni angolo della scuola, constatando che in quel momento non passava nessuno e poteva rivolgersi al suo professore con un atteggiamento più affettuoso.
-Zio Zashi...
Lo richiamò insicura.
"E se nemmeno lui lo sapesse?"
Kyoka non sapeva proprio che pesci pigliare, ma era disposta a provare.
-Dimmi peste.
Il sorriso dell'eroe non si spegneva mai, era sempre una sicurezza per la piccola Kyoka, tanto che la prima volta che si incontrarono decise che anche lei avrebbe imparato a sorridere in quel modo, ma in fondo era solo una bambina.

-Perché non ci sono foto di Shota?
Hizashi sospirò. Il sorriso per un attimo era scomparso, lasciando posto ad un'espressione nervosa e indecisa.
"Mi piacerebbe saperlo" pensò.
Era ancora strano per lui sentire la piccola Kyoka dire il nome dell'amico. Erano tanti anni che aveva fatto la promessa ad Ayame di non rivelare mai il cognome di Shota, per paura che la ragazzina prendesse ad odiarlo per ciò che aveva fatto alla sorella, ma ancora si stupiva di sentire quel nome da lei.
Una lampadina si illuminò nel cervello di Hizashi.

Shota Aizawa - BNHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora