Ho lasciato un po' da parte questa storia perché avevo poche idee e oltretutto era iniziato a diventare difficile scrivere, però ho fatto del mio meglio per questo capitolo visto che questa storia piace a molti (oltre che a me. Èuna di quelle a cui sono più legata). Spero non sia molto evidente che ci sono dei punti molto forzati.
__________-Ehy, non è giusto!
La risata della ragazza eccheggiò per la stanza, mentre cercava invano di riprendere in mano la fotocamera.
Oboro la sbeffeggiava con il suo solito sorriso, mentre teneva in mano l'oggetto in modo che fosse il più lontano possibile da lei, mentre Shota e Hizashi osservavano la scena con il sorriso in faccia.
Erano almeno dieci minuti che i due stavano litigando per il possesso della fotocamera e sia il biondo che il moro si godevano la scena.
Non era raro per tutti loro avere questi piccoli battibecchi, ma era più comune tra Oboro e Ayame.
Entrambi erano di una vitalità unica, specialmente quando erano insieme.Per Shota era sempre sorprendente vedere Ayame così allegra e solare, quando sapeva bene che in presenza di altri cambiava totalmente, assumendo un comportamento più chiuso e silenzioso.
Era come vedere due Ayame diverse.Hizashi osservò di sottecchi il suo amico. Erano almeno cinque minuti che osservavano la scena e in quei cinque minuti Shota non aveva staccato gli occhi da Ayame neanche un secondo.
Per quanto il moro volesse negarlo, Hizashi era convinto della cotta che si era preso per la ragazza.
In fondo gli amici non si guardano così.Nonostante tutto, il biondo doveva ammettere che il modo in cui Shota osservava Ayame era molto velato. Non era qualcosa di ossessivo e ricorrente. Era qualcosa di casuale. Sembrava più curiosità.
Shota era rapito dal carattere di Ayame e Hizashi non poteva fargliene una colpa. Per quanto fredda e scostante Ayame sembrasse, era tutto il contrario in loro compagnia.
Sempre pronta a combinarne una nuova, con una risata contagiosa e una vitalità unica.
Era sempre strano vederla passare da seria e riservata a estroversa e allegra.Shota sorrise leggermente vedendo la ragazza prendere in mano la sua fotocamera, così come anche Oboro e Hizashi. Era così felice di essersela ripresa tutta da sola che Oboro non se la sentiva di dirle di averla lasciata vincere.
Ayame prese posto sul letto, armeggiando cautamente con la sua fotocamera. Una volta soddisfatta alzò l'oggetto e scattò una foto a Oboro, che si era appostato accanto a lei con una fiacca risata.
Una volta sentito il fastidioso rumore della fotocamera si era girato verso di lei con una faccia sorpresa, mentre Shota e Hizashi se la ridevano sotto i baffi.
Quando Oboro realizzò la cosa, sul suo viso crebbe un sorriso che Ayame aveva visto molte volte.
Per quanto amasse quel ragazzo, odiava quell'espressione, perché sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto successivamente.Tentò invano di proteggersi, ma finí in ogni caso stesa sul letto, scossa dalle risate. Oboro continuò a farle il solletico fin quando non riuscì a strappare la fotocamera dalle mani, scattando una foto alla ragazza, che ancora stava ridendo.
Shota doveva ammetterlo. Era un po' geloso della facilità con cui Oboro si approcciava ad Ayame.
Erano sempre sorridenti insieme, abituati a darsi fastidio a vicenda come se niente fosse.
Al moro sarebbe piaciuto essere così spensierato e vivace, ma non era proprio il suo carattere.
Shota scosse la testa. Non era sicuramente il momento giusto per pensare a questo.
_____________Hizashi sorrise, ricordando vagamente il giorno in cui scattarono quella foto. Una delle poche in cui c'era anche Shota.
Amava quella foto, anche se effettivamente era stata fatta a tradimento.
Ayame, dopo essersi alzata dall'attacco di Oboro, aveva ben deciso di appoggiare la fotocamera sul comodino, girandola verso di loro e Oboro, da grande amico quale era, mentre Ayame andava verso Shota per infastidirlo, aveva attivato il timer ed si era diretto verso di loro con uno sprint.
Aveva preso posto tra i due ragazzi, sistemando Ayame, con poca delicatezza e un po' di forza, in mezzo alle gambe di Shota, che erano incrociate, come ogni volta che si sedeva.Hizashi ridacchió, osservando le facce sconcertate dei suoi amici, che contrastavano con quelle sorridenti di lui e Oboro.
Sospirò, ripensando a quanto i loro anni di adolescenza fossero lontani.
Era una sensazione strana la malinconia. Sapeva perfettamente che non gli mancava essere un adolescente. Non gli mancavano gli ormoni scombussolati, i brufoli, la sensazione di inadeguatezza e tutte quelle stupide cose.
Gli mancava uscire con i suoi amici, gli mancava sentirsi più libero, gli mancava Oboro.
Sospirò nuovamente, lasciando ricadere la foto sul tavolo di fronte a lui.Dietro di lui, Shota osservava il suo amico. Da quando Ayame aveva iniziato a lavorare a scuola, entrambi si erano riversati in una specie di coma.
Era strano sentirsi malinconici quando erano passati così tanti anni.Il moro osservò la foto sul tavolo attentamente. La ricordava. La ricordava vividamente e, anche se non voleva ammetterlo, era una delle foto a lui più care.
-Non serve avvicinarsi silenziosamente da dietro come una spia russa, Shota. Puoi benissimo ammettere i tuoi sentimenti una volta ogni tanto.
Il moro sospirò pesantemente.
Hizashi non aveva torto. Avrebbe potuto esprimere come si sentiva. Eppure non ci riusciva e soprattutto non voleva.
Ormai era un abitudine tenersi dentro i propri sentimenti.
-Fin'ora ha funzionato bene questa mia strategia, non vedo perché fermarmi ora.
Il biondo si tolse gli occhiali e si strofinò gli occhi con i polpastrelli.
Ovviamente avrebbe risposto così, cosa si aspettava di diverso?
-Perché prima o poi esploderai e non voglio che tu ti senta così miserabile.
Shota roteó gli occhi. Hizashi aveva ragione, ma questo non significava che gliel'avrebbe lasciata vinta.
-Diciamo che ci penserò. Ora muovi il calo che dobbiamo andare alla stazione di polizia per parlare con quel membro della lega dei villains.
-Oh, Kurogiri, giusto.
- Così ha detto di chiamarsi.Hizashi prese la foto e la mise nella tasca della sua giacca, uscendo dalla stanza poco prima di Shota, che per qualche ragione aveva una terribile sensazione addosso.
Sono in Spagna al momento, quindi mi risulta un po' difficile scrivere molto, ma ho fatto del mio meglio per portare un nuovo capitolo
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Shota Aizawa - BNHA
FanfictionMi piace il drama Raccolta di one-shots, collegate tra loro, ma sparse cronologicamente. L'idea è presa da un'altra fanfiction (Are you Peter Parker di @Senza_nome) L'idea mi è piaciuta, quindi ho pensato potesse essere interessante riprodurla. Se n...