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Mi avevano hackerato l'account. Come sapete sta succedendo a molti qui su wattpad e a quanto pare anche a me. NON BASTA CAMBIARE LA PASSWORD!
Vi consiglio di guardare il libro di -cherrypink  intitolato "LEGGETE PER LA VOSTRA SICUREZZA". È IMPORTANTE, PER FAVORE DATECI UNO SGUARDO!

-Io te lo avevo detto.
Ayame guardò il ragazzo di fronte a lei prendere il bicchiere dalle sue mani, per poi ingoiare le medicine senza lamentele.
Fortunatamente non c'era scuola e la ragazza poteva rimanere ad occuparsi di lui per il giorno intero.
-Non fare la saputella con me solo perché tu adesso sei guarita.

Quando ammalato Shota cambiava leggermente atteggiamento e la cosa sorprendeva quasi tutti.
Era più aperto e allegro quando parlava, ma se si alzava anche solo una linea di febbre si trasformava in uno zombie. Voleva dormire tutto il giorno e, anche quando doveva alzarsi per mangiare si trascinava dietro metà delle coperte o, eventualmente, girava con il sacco a pelo.

Quando il giorno prima l'aveva baciata, mentre era ammalata, Ayame immaginava già come sarebbe andata a finire.
Per quanto Shota non volesse ammetterlo, era stata una scelta stupida, anche se (e questo lo ammetteva senza problemi) era stato divertente vederla annaspare per riuscire a stargli dietro, cocciuta com'era.

Ayame riprese il bicchiere e lo appoggiò sulla scrivania, apparentemente l'unico mobile presente nella stanza, oltre all'armadio.
Tornò a sedersi sul lato del letto, in modo che potesse osservare Shota in faccia e accarezzargli i capelli, gesto che apprezzava particolarmente.

Una piccola palla di pelo si fece largo tra i due, appostandosi esattamente al centro, desiderosa di coccole.
-Ciao anche a te Yame.
La ragazza sorrise e smise di accarezzare i capelli di Shota per coccolare la gattina, sotto sonori lamenti da parte del ragazzo.
-Certe volte penso che apprezzi di più quel gatto che me.
Ormai il ragazzo non sentiva più quella grande sonnolenza accusata in precedenza ed era più preso che mai dalla scena di fronte a lui.

Nonostante cercasse di nascondere la sua ammirazione con una battuta sulla gelosia nei confronti della gatta, sapeva che in realtà amava osservarla.
Cercò di appuntare mentalmente tutti i dettagli che riusciva a scovare. Il mascara leggermente sbavato sulla palpebra inferiore. L'eyeliner che aveva deciso di mettere più spesso dopo che lui le aveva detto che le risaltava gli occhi. Il naso ancora leggermente rosso e irritato dai numerosi fazzoletti che aveva usato tutta la settimana.
Aveva i capelli raccolti in un con io disordinato alla base della nuca, troppo lento per permettere ai capelli di rimanere fermi.

Shota chiuse gli occhi. Aveva avuto il suo momento di lucidità e ora sentiva tutta la stanchezza che aveva perso solo poco prima.
-Dormi Sho. Io e Yame saremo proprio qui al tuo risveglio.
Ayame ottenne solo un mugolio come risposta, così lasció l'animaletto a fare compagnia al suo ragazzo e andò a raccogliere il libro, che aveva deciso di portare per precauzione, dal suo zaino.

Si soffió distrattamente il naso, trovando una piccola sensazione di vuoto nella zona della fronte.
Nonostante fosse guarita dalla febbre e non avesse altri sintomi influenzali, aveva ancora il naso tappato e si ritrovava spesso a doverselo soffiare.

Aveva passato, così, le successive tre ore in camera di Shota.
Appena finita l'ultima pagina del capitolo aveva sentito le coperte accanto a le muoversi e un assonnato Shota si era ridestato dalla sua tomba con qualche lamentela.
La prima cosa ch le venne istintivo fare fu mettergli una mano in fronte, constatando che la sua temperatura si era abbassata a un livello accettabile.

Approfittando del momento di distrazione della ragazza, Shota l aveva trascinata con lui nel letto, avvolgendo le le braccia attorno.
-Mi spieghi ch ti prende in questo periodo? Non sei mai stato così tanto affettuoso. Hai iniziato a drogarti?
Un mugolio infastidito era la sua unica risposta, ma dopo qualche attimo di silenzio era ricorso alle parole, capendo che lei non avrebbe accettato un semplice "mmh".

-Mi sono sentito in colpa per averti trascurato. Ero fissati sul migliorare le mie capacità e non ti ho calcolato minimamente se non ogni tanto.
Ayame era perfettamente consapevole del motivo per cui aveva iniziato a comportarsi così e aveva anche provato a parlargliene, ma era solo degenerata la situazione e i due erano finiti a litigare per delle stupidaggini.

Riportato quel pensiero nella sua mente, Ayame non si oppose più e si accoccoló a Shota cercando di fargli capire che lei non se ne sarebbe andata facilmente se non costretta.

-Scuse accettate.
Gli aveva lasciato un bacio sulla guancia per poi dare uno sguardo alla sveglia, sistematicamente poggiata per terra.
-Tra un po' devo andare o mia madre mi fulmina.
Per quanto tranquilla e accondiscendente fosse la madre di Ayame, c'erano certe cose che non riusciva proprio a tollerare e vedere rientrare la figlia tardi dopo essere stata da un ragazzo era un di queste.
Non era mancanza di fiducia, era semplicemente paura, soprattutto se fino al giorno prima la figlia era ammalata.

Un piccolo sorrisetto divertito si presentò sul viso della mora.
-Sai Sho. Se non ci fossi stato tu probabilmente avrei fatto un pensiero su Nemuri.
La mano del ragazzo, che poco prima stava accarezzando la schiena di Ayame, si fermò.
Rimase bloccato per qualche secondo prima di realizzare completamente.
-Tu cosa?!
La risata della sua ragazza lo irritó leggermente, considerato che non gli aveva spiegato nulla.
Nel suo cervello era in corso una lotta tra pensieri. Tra chi non comprendeva e chi invece, pensava a un possibile orientamento sessuale a cui non sapeva appartenesse Ayame.

La sua risata di spense e osservò Shota con i suoi grandi occhi viola e un sorrisetto divertito.
-Ci puoi arrivare anche da solo Sho. Pendo più verso le ragazze che verso i ragazzi, ma sono attratta da entrambi.
Lo sbuffo di Shota fece arrivare aria calda sul volto della mora, costringendolo a chiudere gli occhi.
-Fantastico. Ora devo essere geloso anche delle ragazze che ci provano.

Erano felici di aver passato un paio di giornate così, soprattutto dopo il trauma che Shota aveva dovuto passare, ma alla fine era così tra loro. Si sarebbero supportati nonostante tutto. Eppure quel tutto era diventato troppo per entrambi.

Shota Aizawa - BNHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora