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Shota era ancora nervoso. Non era mai uscito con una ragazza e il fatto che fosse la sua unica amica lo rese ancora più nervoso.
Lei d'altro canto non pareva essere dello stesso pensiero.
Ogni volta che Shota la guardava sembrava così spensierata e allegra che si sentiva persino in vena di sorridere.
Lui e Hizashi erano gli unici che avevano l'onore di vedere tutti i cambi d'umore di quella particolare ragazza.

Certe volte la vedeva trascinarsi in classe, assonnata e con delle occhiaie ben evidenti, segno che non aveva dormito molto. Eppure appena erano tutti e tre insieme, cambiava totalmente ed era piena di energia.
Sembrava quasi che i suoi due amici facessero da caricabatterie.
Non l'aveva mai vista piangere, ma ogni tanto notava i suoi occhi rossi e gonfi, quando entrava a scuola.
Se fosse stato qualcun'altra probabilmente non ci avrebbe nemmeno dato peso, ma vedere lei in quello stato, faceva scattare qualcosa nella sua testa e si ritrovava a passarle bigliettini con delle battute stupide che però la facevano sorridere.

Era l'unica che aveva visto quel lato di Shota. Quello dove anche lui era in grado di scherzare e ridere.
Amava quel lato del suo amico almeno quanto amava sapere che lo faceva solo per lei.

-Ehy Sho.
La voce di Ayame richiamò il moro dal suo stato di trance.
Scosse la testa, come se quel gesto potesse scacciare i pensieri che lo attanagliavano.
-Dimmi.
La voce era sempre la solita. Un suono monocorde, annoiato e disinteressato.
-Madonna che depressione che fai venire. Comunque volevo chiederti cosa volessi per il tuo compleanno.
Gli occhi curiosi di Ayame lo scrutavano, cercando una qualsiasi reazione.

Gli occhi di Shota erano bassi. Osservavano qualcosa al di sotto del tavolino a cui erano seduti.
Sbuffó, dando a vedere tutta la sua noia per l'argomento.
Non aveva mai sopportato quel tipo di domande.
Non sopportava nemmeno il dover festeggiare il suo compleanno. Per lui era un giorno come un altro, in un mese come un altro, in un anno come un altro. Non era nulla di speciale.

-Non voglio niente. Non lo festeggio nemmeno il mio compleanno.
La bocca della ragazza si spalancò.
Non era troppo sorpresa, in fondo se lo aspettava da un ragazzo come Shota, ma sentirselo dire aveva un impatto diverso. In fondo sperava che facesse qualcosa.
-Dai Shota. È divertente festeggiare i compleanni. Non serve che sia una cosa speciale. Facciamo semplicemente qualcosa io, te e Zashi.
Shota roteó gli occhi e scrolló le spalle, irritando Ayame.
Lei gonfió le guance e incroció le braccia al petto, assumendo una delle espressioni più buffe che il ragazzo avesse mai visto.
-Dai Sho, sorridi un po'. Sei sempre così apatico.

Un sospiro si levò dalla bocca di Shota, accompagnato dalla sua rassegnazione.
Si sentiva decisamente meno a disagio di quando si erano appena incontrati, ma non si sentiva propriamente in vena di sorridere.
Ci provó ugualmente, scatenando un fragorosa risata da parte della ragazza.
Ayame infatti non si aspettava minimamente di vedere un'espressione così ridicola sul volto del moro.

Le palpebre erano alzate e tirate, lasciando che gli occhi assumessero le sembianze di quelli di un pazzo maniaco. La bocca era tirata lasciando intravedere la maggior parte dei denti e, aggiungendosi agli occhi sbarrati, creava una delle espressioni più inquietanti che Ayame avesse visto.

-Ok, scusa. Non farlo più. Forse è meglio quando lo fai spontaneamente.
Con uno sbuffo Shota tornò ad avere la sua espressione normale. Non passò molto che Ayame prese di nuovo parola, sotto lo sguardo annoiato del ragazzo.
-Comunque io il regalo te lo faccio lo stesso.
-Non posso proprio farti cambiare idea eh?
Lei scosse la testa vigorosamente, accompagnando tutto con un largo sorriso.

Ormai ci era abituato. Era da quando erano diventati amici che il lato cocciuto si Ayame aveva iniziato a mostrarsi. Non c'era nulla che la fermasse quando aveva un obiettivo in testa.
Si rassegnó e continuò ad osservare la ragazza parlare senza però prestare troppa attenzione. Sentiva giusto qualche parola qui e là per non perdere il filo del discorso.

Shota Aizawa - BNHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora