Capitolo 78

11.7K 567 447
                                    

Faccio avanti e indietro per la stanza mentre le mani non smettono di tremarmi dal nervoso.

Faccio sospiri per calmarmi mentre la rabbia mi ribolle nelle vene.

Sento le lacrime scorrermi sul viso e mi munisco di tutto il mio autocontrollo per non iniziare a lanciare ogni cosa che mi capita davanti agli occhi.

Devo calmarmi.
Non devo farmi prendere dalla rabbia, non devo perdere l'autocontrollo così facilmente.

Sto permettendo di nuovo a me stessa di perdere il controllo delle mie azioni a causa di un altra persona.

L'ultima volta che l'ho fattо è stato con Cameron e mi sono promessa che non avrei mai permesso a nessuno di farmi perdere il controllo su me stessa.

Fumo una sigaretta mentre fisso le luci di Miami dalla finestra.

Dio, come è possibile che non vada niente come dovrebbe nella mia vita?

Esco dalla stanza, scendo al piano di sotto e prendo una bottiglia di Jack Daniels, la apro e bevo direttamente dalla bottiglia.

-"Forse un giorno imparerai a non affogare i problemi nell'alcol e inizierai a risolverli." sento da dire da Cameron.

Mi giro guardandolo:"Che ci fai sveglio?"

-"Stavo uscendo dal bagno quando ti ho vista scendere per le scale come se ti stesse correndo dietro qualcuno.
Hai bisogno di parlare?"

-"Non credo di riuscire a spiegare come mi sento."

-"Puoi provarci almeno." suggerisce prendendo un bicchiere e versandosi del whisky anche lui.

Sorrido:"Anche tu hai problemi da affogare?"

-"In realtà no, ma so che quando bevi è bello avere qualcuno che beva con te. Sono qui per farti da supporto."

Appoggio la testa sulla sua spalla e ammetto:"Ho paura di perderlo."

-"Perché sei così diffidente? Non puoi fidarti di lui per almeno un attimo?"

-"Non mi fido di me stessa, figurati se mi fido di qualcun altro.
Perdonami ma alcune cose e persone del mio passato mi hanno insegnato a non fidarmi."

-"Ti riferisci alla storia tra di noi?" chiede.

-"Non solo."

-"Sai che mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare.
Ero solo un ragazzino confuso che non aveva la più pallida idea di quello che voleva."

-"Non ti incolpo, anzi grazie dell'esperienza, dico solo che mi ha reso, oltre a forte, diffidente verso gli altri."

***
Alle 3.45 Cameron mi afferra per il braccio per aiutarmi a raggiungere la mia stanza.

Mi sono scolata quasi l'intera bottiglia di Jack Daniels e non sono nelle condizioni di fare niente. Nemmeno di parlare.

-"Dovresti bere più spesso, ti aiuta ad aprirti con gli altri e parlare dei tuoi problemi." dice mentre apre la porta della mia stanza.

In effetti gli ho raccontato ogni problema, dubbio ed incertezza.

-"Perché?" chiedo.

How deep is your love? 2 || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora