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|Pranzo con Alexander|
È la frase che per tutta la mattina mi tormentava e al solo pensiero mi si strizzava lo stomaco pk quel pranzo sarebbe stato il pranzo della rottura con Ale. Torno alla realtà grazie al suono della campanella dell'intervallo tra penultima e ultima ora e per la prima volta vorrei che questa ora nn passasse più. Esco in giardino stranamente Ale non mi stava aspettando come suo solito davanti alle scale di accesso, continuo a camminare e incontro Dav, e cominciamo a chiaccherare mentre vedo Ale andare dietro ad un angolo seguito da una persona incappucciata e perciò nn la riesco a riconoscere. Dico a Dav di tacere e di seguirmi lui stranamente mi dà ascolto ci nascondiamo dietro ad un albero poi gli dico di metterò il cappuccio della felpa e io feci lo stesso lo portai davanti ai 2 e li vedi che si stavano baciando beatamente così lo guardai con faccia malefica e lì dissi:
Io: allora noi andiamo vicino a loro e imitiamo quello che stanno combinando dato che ci sono il mio ragazzo e la tua ragazza e gli diamo una lezioncina ok?
Lui: ok ci sto e sai che quando sei arrabbiata mi piaci un botto!
Io: dai scemo!
Appena pronti partimmo  e ci posizionamento proprio affianco a loro e cominciammo a baciarci come se non ci fosse un domani e per sbaglio li toccammo loro colti di sorpresa nel vederci fecero un sobbalzo dicendo solo: o merda
Io li guardai malefica e dissi:
Io: oh merda solo questo tu brutta troietta e tu brutto puttaniere avete osato tradirci pk nn dirlo prima?
Ale: aspetta lasciami spiegare
Alexander mi prese per un braccio e fece per baciarmi ma io con una mano lo spostai e gli dissi:
Io: a certo ora mi baci? ora? Mi fai schifo sai?
Ad un certo punto sentii Dav dire tra noi è finita Elisabeth.
E io con fare minaccioso dissi ad Alexander be' nn osare farti più vedere pk tra noi è finita e sappi che io nn sto e nn starò mai con uno che mi tratta da  troiettetrofeo capito. Ad un certo punto Dav mi prese per un braccio e mi trascinò via, ma Alexander urlò tanto io posso avere tutte le ragazze che voglio al contrario di quell'altro là! Al ché mi girai di scatto andai verso di lui puntandoli il dito contro e gli dissi: a sì be'vedi forse puoi avere tutte le troie che vuoi ma nn avrai mai più una come me, e aggiungo c'è un detto che dice: chiudo una porta apro un portone, guarda lì c'è un altro coglione. Sentiti preso in causa mio caro Alexander.
Girai i tacchi che nn indossavo e me ne andai, lasciandolo là come un ebete insieme alla barboncino. Facendolo sentire un ebete.
Dopo l'ultima ora di scuola che sembrò nn finire mai, ma David mi venne vicino all'orecchio e mi disse: al prato alle 15?
Io: nn so ci penserò
Mi girai ridendo e gli diedi un bacio a stampo e gli dissi: io: è un sì o un no questo bacio
Lui senza pensare mi disse ok allora a dopo e porta Storm che ho una sorpresa per tutte e 2.

Più su, Più in là, Contro tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora