5. Non posso

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Natsu POV
-Aspetta quindi fammi capire, sei scappata di casa per 2 anni, e appena sei tornata tuo papà ti ha costretta a sposarti perché ti sei "ribellata"?- dissi io con uno sguardo a dir poco scioccato.
Che padre di merda.
Per colpa sua Lucy sta passando le pene dell'inferno, ed è anche colpa sua se in questo momento non smette di singhiozzare.
-Penso ci siano anche gli affari di mezzo, ma non mi importa più di tanto il motivo- rispose lei.
-Sai fu mia mamma ad incoraggiarmi a prendere il volo, lontana da qui, da questa città- aggiunse
-Dopo due anni però venne a mancare, e io tornai qui, e adesso eccomi sposata con un uomo che a malapena conosco, sempre se si può definire uomo- concluse la bionda con le ultime lacrime.
Non seppi cosa dire.
Non c'era nulla da dire.
Non vi erano parole adatte a questa situazione.
Decisi solo di cambiare discorso.

-Non parliamone più- e detto ciò istintivamente l'abbracciai.
-Voglio aiutarti- le dissi una volta sciolto l'abbraccio.
-Non puoi, non immischiarti in cose più grandi di te, non ne valgo la pena- disse senza guardarmi.
-Per me ne varrai sempre la pena- dissi in modo sincero.
Stavo correndo un po' troppo? Forse sì.
Ma non sono parole dette a caso, mi escono da sole dal cuore.
Quando incrocio i suoi occhi
Qualcosa in me si accende
Il cuore comincia a battere freneticamente.

Natsu, se sei innamorato di qualcuno, riuscirai a capirlo misurando i battiti del tuo cuore, ricordalo sempre.

Questo è ciò che mi diceva sempre mio padre.
Non dico che io sia innamorato.
Ma qualunque sentimento io provi per questa biondina, è qualcosa di davvero unico.
Non l'ho mai provato per nessuno.

Lucy POV

Sbarrai gli occhi alla sua affermazione:
Per me ne varrai sempre la pena
Penso che nessuno mi abbia mai detto una cosa del genere.
Ma sentirmela dire da lui, causa delle capriole al mio povero cuore.
Sempre quella sensazione.
Rimanemmo così
Con gli occhi incastonati tra loro.
E riuscii a comprendere che
Non ero più sola.

~~~

Lucy POV

-Mira cucini davvero benissimo!- dissi mentre mi abbuffavo con il mio pasto.
-Sono felice di essere riuscita a riaprirti l'appetito!- disse l'albina entusiasta
-A cosa dobbiamo questo improvviso cambiamento d'umore?- disse Gray scherzosamente.
-Chiudi il becco- lo riprese il rosato.
-Sono sicura che sia merito di Natsu! Non è così Lucy?- disse voltandosi verso di me con gli occhi a forma di cuore.
Io diventai paonazza.
Natsu quasi non soffocò.
Gray rideva sotto i baffi.
-Che carinaaaa, è la prima volta che ti vedo imbarazzata!- urlò Mira
Che imbarazzo.
Non mi sono mai imbarazzata così tanto.

Improvvisamente l'atmosfera divenne più fredda dopo l'affermazione di Gray:
-Lucy, Natsu ci ha detto tutto, ci dispiace davvero tanto, e se stessi pensando di andartene per non mettere in "pericolo" noi, sappi che puoi mettere da parte questo proposito perché non ti lasceremo nei guai.-
-Troveremo una soluzione, non preoccuparti- aggiunse Natsu.
Li guardai sorpresa.
Mi sentii così sollevata al pensiero di aver trovato delle belle persone come loro.
Beh, se ripenso al 'perché' li abbia incontrati non è che sia molto bella come cosa.
Anzi, tutt'altro.
Però mi viene da ridere.
-E adesso perché stai ridendo?- disse Natsu corrugando la fronte.
-Niente, stavo pensando che se una settimana fa non avessi pensato di scappare e togliermi la vita adesso non sarei qui con voi.-
-Grazie di tutto.-aggiunsi poi
-Non so se ridere o piangere dopo quell'affermazione- disse Gray ridendo.
E la serata si concluse così.
Tra risate, bisticci e anche momenti imbarazzanti.
Ma sto già cominciando a farci l'abitudine.
Mi mancavano questi momenti di spensieratezza.
Mi sento più leggera.
Come se potessi volare.
Libera.

~~~
??? POV

-Ancora non l'hai trovata? Ti rendi conto che il mio nome verrà infangato un altra volta per colpa delle sue stupide ribellioni?-
-Si calmi Jude, era compito vostro educare vostra figlia come si deve, a quanto pare ha fallito in questa cosa- dissi io calmamente.
-Tu moccioso, non sei nessuno per potermi giudicare, piuttosto cerca di comportarti da vero uomo e vai a riprenderti la tua donna, vi ho fatto sposare proprio per farla tenere sotto controllo da te, io ho altro a cui pensare- concluse l'uomo uscendo e sbattendo la porta.
Mi alzai dalla sedia della mia scrivania e mi girai verso la finestra afferrando il sigaro e accendendolo, per poi portarlo alla bocca e inspirare.
-Ancora un altro po' Lucy, ti lascio libera ancora un po', assaggia un po' di libertà prima di perderla definitivamente- mormorai buttando il fumo dalle narici.

~~~
Lucy POV

-Lucy non era necessario che tu pulissi anche la cantina- disse Natsu osservandomi mentre facevo le pulizie.
-Era in uno stato pietoso, e poi non ho niente da fare, tanto vale rendermi utile- risposi io mentre ero su una scala a pulire le alte mensole del locale.
-Fa attenzione a quei liquori, sono un edizione limitata-
-Agli ordini signor Dragneel- dissi io un instante prima di perdere l'equilibrio.
Istintivamente chiusi gli occhi.
Sarei caduta a terra se non fosse stato per l'intervento immediato di Natsu che furtivamente mi prese al volo.
Aprii gli occhi e mi trovai con il viso a pochi centimetri dal suo.
Sento il viso andare a fuoco.
Il mio respiro accelerato per lo spavento si mescolò insieme al suo piuttosto affannato.
-Tu mi farai morire di questo passo-sussurrò il ragazzo concentrando l'attenzione sulle mie labbra.
Io non dissi una parola, oltre ai battiti accelerati del mio cuore, potei sentire il suo cuore palpitare all'impazzata.
Non ero la sola a provare certe sensazioni.
I nostri visi si avvicinarono sempre di più
Anche io concentrai l'attenzione sulle sue labbra.
Ma poi ricordai lui
A ciò che potrebbe fargli se..
No non deve succedere.
Istintivamente misi la mano sul suo petto ancora palpitante e mi allontanai.
Lui corrugò la fronte, forse non si aspettava un rifiuto da parte mia.
-Non posso- fu l'unica cosa che riuscii a dire, prima che lui mi facesse scendere dalle sue braccia , seppur esitante.
Stette per aprir bocca quasi irritato quando io dissi:
-Salgo in camera, oggi ho fatto abbastanza- e senza nemmeno guardarlo corsi in camera mia.
Aprii la porta, la chiusi e mi fiondai sul letto.

Ma cosa mi è preso?
Da quanto tutta questa audacia?
E poi cavolo, perché il mio cuore deve uscire fuori dal petto ogni volta che incrocio il suo sguardo?
Tra le tante domande che avevo per la testa solo ad una domanda avevo saputo dare una risposta.
Volevo baciarlo?
La risposta è sì.
Ma non posso rischiare.
Non posso rischiare di mettere in pericolo la vita di colui che me l'ha salvata.
Se quell'uomo, che sono costretta a chiamare con l'apposizione di "marito" venisse a scoprire una cosa del genere, sarebbe capace di tutto.
Ho avuto modo di conoscerlo in questi due anni.
Sono come un oggetto per lui.
Per me non prova niente.
Mi usa solo come passatempo e per i suoi bisogni.
E guai se disubbidisco a un suo ordine, un pugno dritto in faccia non me lo toglie nessuno.
Penso che cosa peggiore non mi potesse capitare.
Perché non posso avere un padre normale e una famiglia normale?
Perché devo convivere con un uomo che non amo?

Le immagini di un futuro normale e lontano appaiono nella mia mente.
Come desideri.
E senza neanche rendermene conto
Immagino me e Natsu in quel futuro.
Una lacrima solca la mia guancia pallida fino ad arrivare alle labbra, ormai quasi secche per l'agitazione e l'angoscia.

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