6. Addio Fairy Tail

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Natsu POV
-Ma che mi è saltato in mente cazzo-
-Me lo chiedo anche io- mi rispose il corvino sbuffando.
-Però quello che non capisco è perché mi abbia detto "non posso"-
-Natsu, la conosci a malapena, magari è innamorata di qualcun'altro che ne sai?-disse Gray tranquillamente
-Hai ragione, non la conosco abbastanza-
-Quando se la sentirà si aprirà completamente a te, devi solo darle modo di potersi fidare-aggiunse Levy.
-A te ne ha parlato ieri sera di ciò che è successo?- chiesi alla turchina.
-No, ma era giù di morale- rispose la ragazza.
-Un passo avanti e 100 indietro- dissi io incazzato, con me stesso.
Prima che potessi uscire a prendere aria sentii scendere dalle scale qualcuno.
Voltai leggermente la testa e la vidi andarsi a sedere davanti il bancone, per poi parlare con Mira.
-Qualcosa non va, come mai non viene a salutare?- disse Gray scrutando i movimenti della bionda.
-L'ho fatta davvero grossa- dissi io uscendo dal locale.

Lucy POV

Non ci riesco
Dopo la figuraccia di ieri non riesco a guardarlo in faccia.
È troppo imbarazzante!
-Lucy, solita spremuta d'arancia?- mi chiede Mira dietro al bancone.
-Sì grazie- risposi io distrattamente.
-Qualcosa non va?-
Cavolo, ha un sesto senso fenomenale questa donna!
-Va tutto alla grande!- dissi io deviando il discorso.
-Va bene- rispose l'albina enfatizzando l'ultima vocale.
-Buongiorno Lu-chan!-
Oh no anche lei potrebbe capire qualcosa!
-Buongiorno Levy- le risposi con finta calma.
-Vieni a sederti con noi lì, ti va?- mi propose la turchina indicando il tavolo dove solitamente ci sediamo insieme con gli altri.
Notai che Natsu non c'era più.
Allora perché no?
-Spremuta pronta!-
-Grazie Mira, sì andiamo Levy- dissi mentre già mi avviavo al tavolo in cui vi erano Gray e Juvia che come sempre bisticciavano.
Anche se per me sotto sotto c'era qualcosa di più.
-Gray Sama ti prego fai venire Juvia con te!-
-Juvia devo solo andare a fare rifornimento per il locale! Non sto mica andando a divertirmi!- rispose Gray esasperato.
-E dai Gray, un po' di buona compagnia non guasta, giusto Juvia?- mi immischiai io sedendomi al tavolo.
-Eh va bene- disse arrendevole il corvino.
Feci l'occhiolino a Juvia e lei mi ringraziò con uno sguardo complice.

Nemmeno il tempo di gustarmi la mia spremuta che dall'ingresso entrò Natsu correndo.Si precipitò verso di me e si appoggiò con i palmi della mano sulla superficie del tavolo, respirando affannosamente a capo chino.
-Che diavolo ti prende?- sbottai io.
Mi fissò per due secondi, per poi estrarre dalla tasca un giornale che fuoriusciva per metà.
-Leggi ad alta voce- mi disse duramente.
Sapevo già dove voleva andare a mirare.
Lessi la notizia di prima pagina.

-Scomparsa da oltre una settimana la figlia del ricco imprenditore di Brooklyn:
Lucy Heartphilia.
Continuano le ricerche per tutto il distretto e al di fuori della città.
In caso di avvistamenti della giovane recarsi alla polizia e dare tutte le informazioni necessarie alle competenze.
Ecco una foto della ragazza dispersa:-

-Heartphilia?- urlarono all'unisono Juvia e Gray

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-Heartphilia?- urlarono all'unisono Juvia e Gray.
-Perché non ce l'hai detto?- aggiunse Natsu fissando un punto dritto davanti a sé.
-Insomma calmatevi! Punto primo ero convinta di avervelo detto, punto secondo, cosa cazzo cambia?- dissi io alzandomi dalla sedia.
-Gli Heartphilia hanno rovinato la mia famiglia! Ecco cosa!- urlò Natsu sbattendo le mani sul tavolo incrociando il mio sguardo.

Che cosa?
A quel punto non ci vidi più.
Non perché Natsu avesse urlato in quel modo.
Ma sapere che tra le tante famiglie che mio padre aveva messo in pericolo, c'era quella di Natsu, mi faceva ribollire il sangue, e inconsciamente scaricai la mia rabbia sul rosato.
-Cosa vorresti insinuare?-urlai posizionandomi davanti a lui.
Si voltò, con una lentezza subdola, e si posizionò davanti a me.
La differenza d'altezza era ben evidente.
Io in confronto a lui sembravo una bambina.
Il suo sguardo faceva trasparire delusione, delusione da tutti i pori.
-Ti ha mandata tuo padre, non è così? Sta riprovando a distruggere la nostra vita.- disse lui con certezza.
Questa affermazione, la sicurezza con lui l'aveva detto, come se già avesse tratto le sue conclusioni, mi spezzò il cuore.
In quel momento c'eravamo solo noi due.
Non sentivo nessun altro, se non il suo sguardo accusatorio su di me.
-Hai fatto centro Natsu, bravo- dissi applaudendo.
Non so perché decisi di dargliela vinta.
Forse perché mi ero resa conto che il mio posto non era lì, non potevo continuare a mentire a me stessa che sarei potuta essere libera.
Non ero niente di tutto questo.
Presi la palla al balzo per andarmene definitivamente.
Mi dispiaceva andarmene così, lasciando una brutta impressione sul mio conto.
Ma preferivo non metterli in ulteriori guai.
E poi ciò che mi ha detto Natsu, mi ha ferita nel profondo.
Più di tutte le botte che ho preso in questi ultimi due anni da lui.

Salii le scale, presi lo stretto necessario, li misi in una borsa presa da Levy e indossai una felpa nera con il cappuccio.
A passo felpato scesi le scale e notai che Natsu rimase nello stesso punto di prima, ignorando Gray e Juvia.
Passai davanti a lui senza proferire parola e uscii da quel locale.
Mi voltai.
Addio Fairy Tail, dissi prima di incamminarmi verso una meta sconosciuta.

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