19.Un nuovo inizio

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Il ricco imprenditore Jude Heartphilia è stato trovato morto nella sua villa residenziale.
Gli investigatori non escludono un suicidio.
L'indagine rimarrà aperta per escludere altre ipotesi.

"Lucy mi dispiace davvero tanto."

"Se hai bisogno di qualcosa contattami."

"Non trattenere le tue emozioni."

"Parlane con me se ti fa stare bene."

"Che riposi in pace"

"Condoglianze figliola, sii forte"




Negli ultimi due giorni la testa della bionda stava per esplodere.
Tanta carità, anzi fin troppa, da parte di tutti, anche da gente a lei sconosciuta.
Ciò che non sarebbero mai riusciti a capire è che non aveva bisogno della loro compassione, ma bensì di stare in pace e in silenzio.
Ancora non poteva realizzare che, suo padre, un uomo forte e deciso, si era tolto la vita.
È vero, non era ancora confermato il suicidio, ma Lucy pensò che fosse l'ipotesi più plausibile, dati gli ultimi avvenimenti.
Nonostante le avesse fatto passare le pene dell'inferno, sia a lei che a Natsu, non avrebbe mai pensato di doversi sentire così.
Così come?
Non sapeva neanche spiegarlo.
Non scese nessuna lacrima, neanche al funerale.
Si sentiva così vuota.
Come se avesse perso un pezzo di vita.
In fondo, ma proprio in fondo, lei ci sperava in cuor suo che tutto sarebbe passato con il tempo, che lei sarebbe riuscita a perdonarlo.
Ma se ne rese conto dopo averlo già perso.

-Lucy mi stai ascoltando vero?-
La bionda si ridestò dai suoi pensieri, incrociando due occhi verdi scrutarla un po' preoccupati.
Entrambi erano seduti sugli sgabelli del bancone, a sorseggiare una bibita.
-Si, dicevi?-
Il rosato sbuffò, avendo capito che non stava ascoltando fin dall'inizio.
-Stavo dicendo, se non te la senti, rimandiamo l'udienza di lunedì per evitare altro stress, il ginecologo ti ha consigliato di star..-
-Assolutamente no, voglio togliermi dalle scatole questo maledetto matrimonio- rispose lei un po' nervosa.
Lui comprensivo, le baciò la fronte.
-Ragazzi forza! Ci aspetta un lungo sabato sera!- esclamò Gray andando a preparare il locale insieme agli altri.
-Stasera non canterai?- chiese il rosato.
-Non ho voglia scusami-
-Va benissimo così, vieni ti porto in un posto- disse lui prendendo la sua mano.
-Sempre pronto a svignartela tu!- esclamò Gajeel mentre i due ragazzi uscivano.
-Di questo passo il locale lo gestiremo solo noi- aggiunse Gray dando manforte al corvino.





-Natsu dove mi stai portando?-
-È una sorpresa!-
-Posso togliermi la benda?-
-Non ancora aspetta!-
Subito dopo sentì il ragazzo scendere dall'auto, e pochi minuti dopo udì il rumore di un cancello.
Il rosato aprì la portiera e prese Lucy per mano, guidandola.
-Ok adesso puoi toglierla-

La bionda strizzò un po' gli occhi prima di aprirli completamente per abituarsi alla luce, e la casetta bianca che le si presentò la lasciò perplessa ma anche curiosa.
Vi era un ampio giardino, un po' trascurato e l'edificio era su due piani, con il tetto spiovente.
Natsu captò quelle sue sensazioni in modo negativo e tutta l'euforia iniziale si spense in un attimo.
-Non ti piace?-
-Ma che dici? Natsu è bellissima, ma perché siamo qui?- chiese interdetta guardandosi attorno.
Allora lui le prese la mano e la guidò dentro, iniziando a parlare.
-Questa casa la comprarono i miei genitori quando si fidanzarono, da quel che mi ha raccontato mio padre, mia madre amava questa casa, difatti la scelse lei-
La ragazza sorrise, anche lei era dello stesso parere, man mano che si aggiravano per la casa, rimaneva sempre più a bocca aperta.
-Due anni dopo si sposarono e vennero ad abitare qui, poi ebbero me. Ho pochi ricordi di questa casa, ma quei pochi sono nitidissimi nella mia mente, come se fossero successi ieri- sorrise nostalgico entrando nel salotto.
-Non te l'ho mai detto ma, mia madre volle divorziare da mio padre quando avevo 6 anni, ecco perché non te ne ho mai parlato-
Lei lo guardò dispiaciuta, accarezzando la sua mano con il pollice.
-Per nessun evento in particolare, ma semplicemente non andava più bene tra loro, stavo di più con mia madre inizialmente, ma quando cominciò una nuova vita, non volle più saperne di me, così venni affidato a mio papà.l Questa casa rimase disabitata da allora-
Lucy l'abbracciò, era il minimo che potesse fare, non sono esperienze semplici da assimilare per un bimbo di appena 7 anni.
-Ormai è acqua passata- le disse lui ricambiando la stretta, per tranquillizzarla.
-Questa casa rimase a mio papà, e la lasciò a me come eredità, ad una sola condizione- le disse per poi staccarsi dall'abbraccio per guardarla negli occhi.
-Quale condizione?- chiese lei curiosa.
Lui prese le mani della ragazza e le baciò entrambe, per poi dire:
-Avrei potuto abitare qui solo insieme all'amore della mia vita-
Lucy sorrise commossa a quelle bellissime parole, avrebbe davvero voluto conoscere il padre di Natsu, sembrava essere una persona splendida.
-Sarei onorata di abitare qui insieme a te Natsu- rispose lei felicissima, saltandogli letteralmente addosso come un koala.
Lui sorrise rilassato, e si godette un po' di pace interiore, aveva avuto paura fino a quel momento che la bionda non sarebbe stata d'accordo, ma si sbagliava di grosso a quanto pare.
Si diedero un dolce bacio per inaugurare quel momento, sarebbe stato un nuovo inizio, per entrambi.






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