14.Il resto dei nostri giorni

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-Natsu ti prego basta ahahahahahah- esclamò la bionda contorcendosi nel letto per le risate procurate dal solletico.
-Eh no! Adesso devi essere punita per bene!- disse lui continuando.
-Dai non ti ho nemmeno sporcato i vestiti ahahahahah-
-Per tua fortuna no, ma mi hai sporcato tutta la guancia di nutella!- rispose lui scherzosamente.
-Se è per quello risolvo subito allora- rispose Lucy, cessando la tortura da parte del rosato.
-In che modo?- chiese curioso.
-Così- rispose lei un secondo prima di leccare il lato destro del viso del ragazzo.
Natsu sbarrò gli occhi sorpreso.
-Visto?- disse lei ridendo.
Natsu di tutta risposta si gettò sul collo della ragazza, lasciandogli teneri baci.
A quel contatto la schiena della bionda venne percossa da tanti brividi, e trattenne a stento un gemito.
-Ti faccio questo effetto?- chiese lui sorridendo beffardo in un sussurro a pochi centimetri dal viso della bionda.
Lei sorrise leggermente imbarazzata, e il ragazzo avendo captato il disagio della bionda, la strinse al suo petto e si distese insieme a lei nel letto.
-Se ogni volta che ti porto la colazione a letto mi devo beccare una leccata da parte tua, comincerò a farti queste sorprese più spesso- ammise il rosato.
-Idiota- rispose Lucy ridendo.
Ad interrompere il momento fu la voce di Gray da dietro la porta:
-Sentite non so cosa voi stiate combinando là dentro, ma volevo dirvi che Erza sarà qui a momenti-
Lucy divenne paonazza e si strinse di più al rosato e Natsu rispose:
-Sapessi ghiacciolo-
Lucy si alzò di scatto e fulminò Natsu con gli occhi.
-Piantala!-gli disse imbarazzata.
-D'accordo rendetevi decenti e presentabili entro 10 minuti- rispose il corvino per poi dirigersi al piano di sotto.
-Adoro farti arrabbiare- disse Natsu a Lucy.
-Sei irritante!- esclamò lei per poi dirigersi nel suo bagno.
Si chiuse la porta alle spalle e si poggiò di schiena, mentre un sorriso adornava il suo viso.








-Già ti sei dato da fare Salamandra- gli disse Gajeel al rosato.
-Quello che non fai tu ferraglia- rispose Natsu.
-Chi è che si è già dato da fare quindi?- disse una ragazza all'entrata dal locale, dai lunghi capelli scarlatti.
Natsu e Gray cominciarono ad agitarsi, e Lucy se ne accorse.
-Che succede?- chiese al rosato.
-N-nulla- balbettò.
-Bentornata Erza!- disse Juvia andando incontro all'amica.
-Quanto tempo ragazzi!- disse entusiasta la rossa.
Lucy andò incontro alla ragazza.
-Tu devi essere Lucy! Piacere di conoscerti, Erza Scarlet- si presentò la ragazza, porgendo la mano alla bionda.
-Il piacere è tutto mio, e grazie per essere arrivata fin qui per me-
-Ma figurati, faccio il mio lavoro, poso le mie valigie e torno subito da voi.
La bionda non poté non accorgersi del numero esorbitante di valigie che si portò dietro.
-È sempre stata così lei, se non si porta tutto il guardaroba dietro non viaggia tranquilla- disse Gray rassegnato.


-Bene Lucy, ho bisogno di sapere tutto ciò che sai delle sue azioni illegali- disse la scarlatta.
In quel momento vi erano solo lei, Lucy e Natsu, seduti ad un tavolo distante dagli altri amici.
Il rosato mise la sua mano su quella della bionda.
Lucy prese un bel respiro e disse:
-Per quanto riguarda gli affari non so molto, non mi ha mai resa partecipe su queste cose- affermò la ragazza.
-Che uomo retrogrado..- disse Erza mentre prendeva appunti nella sua agenda.
-Ma su una cosa sono certa, mio padre mi ha venduta a lui.- disse con certezza la bionda
Natsu corrugò la fronte, e Erza disse:
-Come fai ad essere così sicura?Hai delle prove concrete?-

Flashback
-Cosa significa questo?- urlò la bionda con un foglio in mano.
-Dove l'hai trovato?-
-Rispondi alla mia cazzo di domanda Sting! Mi hai sposata per soldi? Solo per soldi? È così?-
-Sì, perché ti importa tanto? Sappiamo entrambi come stanno le cose Lucy!-
-Mi importa perché non pensavo che mio padre sarebbe arrivato fino a tanto! Mi ha venduta! Ha venduto sua figlia!- urlò la ragazza esasperata.
-Non me ne frega un cazzo! Ormai siamo sposati, fattene una ragione- e con ciò il ragazzo uscì sbattendo la porta.
La ragazza crollò a terra piangendo esausta.
Se prima provava una briciola di pena per il padre, che aveva perso la donna che amava, adesso lo disprezzava soltanto, sarebbe stato morto da quel giorno per la ragazza.

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