18. Sotto le stelle

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-Secondo Juvia sarà un bel maschietto!-
-Juvia neanche so se sono incinta!- esclamò Lucy nervosa.
-Calmati Lu-chan, qualunque sia l'esito andrà tutto bene- disse Levy accarezzandole la schiena.
Tutte e tre erano in fermento, chiuse nel bagno, ad attendere il risultato del secondo test, dato che già il primo aveva dato esito positivo.
La bionda venne convinta dalle amiche che, insospettite dai suoi sintomi, la incitarono a fare un test di gravidanza.
Fu Levy stessa ad acquistarlo, tutto ciò all'insaputa di Natsu che negli ultimi giorni era sempre più preoccupato per la salute della sua ragazza.
Non era il primo test di gravidanza per la bionda, ma nonostante ciò aveva più ansia del solito. Sapeva benissimo che dopo ben tre aborti sarebbe stato complicato rimanere incinta, o almeno questo le avevano detto i medici. Aveva paura, paura di non poter dare a Natsu dei figli, i frutti del loro amore.

E proprio quando Lucy stava per lamentarsi un ennesima volta dell'ansia che l'attanagliava, in un battito di ciglia, comparvero due linee rosa.
-Io lo sapevo!!- urlò Levy saltellando e battendo le mani
-Juvia è così contenta!- esclamò a sua volta la turchina saltando insieme a Levy.
L'unica a rimanere impassibile fu Lucy, la quale fissava con gli occhi sgranati il test tra le mani.
-Lu-chan?-
-Terra chiama Lucy!- esclamò Juvia ridendo.
Ed eccole pronte a rigarle il viso, le solite lacrime, ma non lacrime di tristezza, lacrime di gioia.
Le amiche abbracciarono subito la ragazza , la quale era in un bagno di lacrime.
-Ragazze io..- cercò di parlare ma venne interrotta dai suoi stessi singhiozzi.
-Diventerò madre!- esclamò, dando ancora più vita alle sue lacrime che ormai correvano irrefrenabili.
Il solo pensiero che lei sarebbe diventata mamma, e che suo figlio avrebbe avuto un padre eccezionale come Natsu, le riempiva il cuore di gioia.
Non poteva desiderare di meglio dalla vita, e da quel giorno si convinse del fatto che la vita è una grande avventura, fatta di periodi burrascosi e freddi come l'inverno, ma anche di periodi caldi e luminosi come l'estate.
Sarebbe stata grata per tutta la vita a Natsu, per averla salvata quel giorno.
Oggi non sarebbe qui, con un test di gravidanza tra le mani, a piangere di felicità.





-Oggi come ti sei sentita?- chiese Natsu intrecciando la sua mano con quella della bionda.
-Molto meglio- disse lei.
Era quasi notte, ed entrambi erano a piedi nudi, a camminare sulla sabbia, mentre l'acqua del mare li sfiorava.
Improvvisamente Lucy scoppiò a ridere, facendo inarcare un sopracciglio al rosato.
-Adesso perchè ridi?-
-Mi è venuto in mente quel fatidico giorno, quando tutto è cominciato- ammise Lucy.
-Ti riferisci alla tua fuga?-chiese ridendo.
Lei annuii e si fermò, facendo cenno al ragazzo di sedersi sulla sabbia insieme a lei.
Si sedettero, lei tra le gambe di lui, schiena contro petto.
-Chissà come sarebbe andata- affermò Lucy alzando gli occhi al cielo e poggiando la nuca sulla spalla del rosato, contemplando le stelle.
-In che senso?- chiese lui, guardandola.
-Se non mi avessi salvata, insomma, sarebbe tutto diverso..-
-Non voglio neanche pensarci- sussurrò lui stringendola più a sé istintivamente, come se volesse proteggerla da eventuali pericoli.
La bionda sorrise, prese un bel respiro, e senza distaccare gli occhi dal cielo parlò:
-Non sarei qui a dirti che aspetto nostro figlio-
La ragazza sentì il respiro di Natsu fermarsi e non udendo nessun segno di vita, si staccò dal suo petto e si voltò.
Ma ciò che vide la lasciò a bocca aperta.
Quegli occhi smeraldo di cui si era innamorata erano lucidi per le lacrime, e la luce della luna illuminava il suo viso, in cui vi era un espressione meravigliata.
Un tenero sorriso adornava le sue labbra, e i suoi occhi brillavano.
-Io.. diventerò padre?- chiese il rosato in un fiebile sussurro, più a sé stesso che a Lucy.
Lei annuii sorridendo, mentre anche i suoi occhi cominciarono a pizzicare.
Natsu si fiondò tra le labbra di Lucy, afferrando il suo viso tra le mani, mentre lei cominciò ad accarezzare la sua amata chioma rosa.
Un bacio carico di sentimento, la risposta a tutto ciò che provassero Natsu e Lucy in quel momento.
Un bacio accompagnato da tante lacrime, da parte di entrambi.
Non pensarono nemmeno una volta che la loro relazione fosse sbagliata o affrettata.
I loro cuori parlavano da soli, e come ben sappiamo al cuore non si comanda.
Natsu poggiò la sua nuca sul petto di Lucy, mentre con la mano prese ad accarezzare il ventre della ragazza, e sussurrò:
-Voglio fare l'amore Luce-
La bionda avvampò subito.
-M-ma dove? Qui?- chiese lei stupita.
Lui alzò il capo dal suo petto su cui era beatamente poggiato e la guardò dritta negli occhi intensamente.
-Qui, sotto le stelle- le disse sorridendo sornione.
Lucy non poté far a meno di accorgersi di quanto fosse bello, la luce delle sole stelle illuminava il suo viso, facendogli brillare gli occhi verdi.
Senza distaccare gli occhi dalla bionda, Natsu le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, contemplando il suo volto, più tempo passava e più si innamorava di quei capelli biondi e delle sue gote rosee.
Lucy invece concentrò l'attenzione sulle sue labbra, che in un secondo erano unite a quelle di lei, pronte ad assaporare ogni centimetro dei loro corpi.
I loro movimenti erano frenetici e desiderosi, come se sarebbe stata l'ultima volta della loro unione. Lei a cavalcioni su di lui, prese a baciare il collo di Natsu, scendendo poi verso il petto, sbottonandogli la camicia, causando tanti brividi al ragazzo, il quale non riusciva più ad aspettare.
Lui ricambiò le sue "cure" cominciando a baciarle ogni porzione di pelle.

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