12.Ricordi dolorosi

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-Natsu ma diamine! Sta un po' fermo!- esclamò la bionda al culmine della sopportazione.
-Mi spieghi come faccio a stare immobile? Brucia tantissimo!-
-Beh significa che dovrai soffrire immobile, le ferite vanno disinfettate!-
-Sei insopportabile quando fai così- disse il rosato in un sussurro quasi offeso.
-Dato che sono insopportabile potrai andare ogni giorno in ospedale a farti medicare dai medici invece che da un'inesperta come me!-
rispose la ragazza rossa dalla rabbia.
-O anche da infermiere carine- disse Natsu provocando Lucy.
La ragazza di tutta risposta non disse nulla, si concentrò a disinfettare l'ultima ferita rimasta e fece per andarsene.
Si era sentita ferita in qualche modo, ma lei stessa non riusciva ad identificare il sentimento che provava.
Gelosia? Possibile che provasse gelosia per un idiota del genere?
Si affrettò ad uscire dalla camera del rosato e prima di varcare la soglia disse.
-Questa non te la perdono- e con ciò si chiuse la porta alle spalle, mentre un ragazzo dai capelli rosa Sakura sorrideva soddisfatto mentre la ragazza usciva dalla stanza, nel vedere una Lucy così gelosa e vulnerabile nei suoi confronti.


~~~

-Parliamo di cose serie- disse la bionda interrompendo il solito fracasso del locale.
-Di cosa?-chiese Juvia.
-Dobbiamo indagare sull'incidente di Natsu, qualcosa non quadra- disse Lucy, senza però incrociare lo sguardo del rosato.
-Abbiamo avuto lo stesso presentimento allora- disse Gray.
-Confermo la tua ipotesi biondina- si aggiunse Gajeel.
-I freni erano manomessi- affermò Natsu rompendo i mille dubbi degli amici.
-Cosa? Perché lo dici solo adesso?-si limitò a chiedere Lucy in un fiebile sussurro.
-Sarebbe cambiato qualcosa?- chiese il rosato di tutta risposta.
-Come fai ad essere così tranquillo? Come fai a non reagire Natsu!- urlò la bionda.
Natsu, seppur limitato nei movimenti, riuscì ad alzarsi di scatto e trascinarsi la bionda in un'altra stanza, lontani dagli amici.
-Natsu attento così ti farai..-
-Sono riuscito a controllare me stesso fino ad adesso per non aver ammazzato quel coglione per tutto ciò che ti ha fatto! E secondo te io mi lascerei andare solo perché ha provato ad uccidere me? Se devo ammazzarlo, lo farò perché ti ha toccata e non doveva permettersi di farlo! Specialmente contro la tua volontà!- urlò Natsu interrompendo la ragazza,senza prendere fiato tra una frase e l'altra, con le vene nel collo pulsanti dalla rabbia.
Lucy a quelle parole sentì un nodo alla gola, il solo sentire quelle poche parole, le fecero venire a galla tanti di quei momenti dolorosi, che avrebbe sempre voluto cancellare.

Flashback
-Ti prego non toccarmi-
-Sei mia moglie, te lo sei dimenticata? Comportati da tale-
-Mi fai schifo, allontanati-
Il rumore di uno schiaffo.
Un fitto bruciore sulla guancia destra.
Lacrime, tante lacrime incontrollate.
-Così impari a mancarmi di rispetto-
Ciò che successe dopo, fu uno dei tanti episodi di violenza subiti, che tutt'oggi tormentano Lucy nei suoi incubi più cupi.

Fine flashback
-Lucy che succede?!- ripetè il rosato scuotendo la bionda per le spalle, cercando di farla rinsavire.
La ragazza, al pensiero di quel brutto ricordo, si era ritrovata a fissare Natsu con gli occhi sbarrati, come ipnotizzata, mentre le stesse lacrime di quel tragico giorno ripercorrevano le sue guance pallide.
-Non volevo spaventarti! Ti prego reagisci- fece per abbracciarla, ma la bionda di scostò.
-Sto b-bene, davvero, ho bisogno di aria- disse debolmente.
-Non stai bene, ed è colpa mia, forza vieni..-
-Natsu ti prego basta! La mia testa sta per esplodere! Non so più cosa pensare! Voglio solo vivere senza il costante pensiero che le persone che amo siano in pericolo! Ho bisogno di avere questa certezza! Non ce la faccio più!-Esclamò la ragazza mettendosi le mani nei capelli disperatamente piangendo.
-Calmati ti prego..- sussurrò Natsu cercando di placare questo suo attacco di panico.
-Sta lontano! Non ti avvicinare!- urlò la bionda sbattendo di schiena contro la parete, più lontana possibile da lui.
In questo momento non vedeva Natsu.
Vedeva Sting.
Colui che l'ha uccisa, colui che l'ha privata del suo animo pacifico e della sua libertà.
-Lucy sono Natsu, respira profondamente e guardami negli occhi- disse il rosato a bassa voce, avvicinandosi a piccoli passi verso la ragazza.
La ragazza cercò di placare il suo respiro affannato e sconnesso, accompagnato dai singhiozzi dovuti al pianto, seguendo il consiglio di Natsu, prendendo respiri profondi.
Senza rendersene conto il rosato l'aveva già raggiunta e l'aveva inglobata in un caldo abbraccio.
Era la prima volta che il rosato assisteva ad un attacco di panico della ragazza, vederla in quello stato l'aveva distrutto in mille pezzi.
-Va tutto bene, lui non c'è, non ci sarà più, adesso ci siamo solo noi.- le disse accarezzandole la schiena, mentre il suo petto cominciava ad inumidirsi delle lacrime della ragazza.
-Mi dispiace- si limitò a dire la bionda.

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