8. Promesse

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Il tramonto non mi era mai sembrato così bello. Il mare non era mai stato così blu e così limpido ai miei occhi.
Non andavo in spiaggia da molto tempo, anche se fino a due anni fa era il luogo in cui stavo praticamente sempre, insieme ai miei cari amici di viaggio.
-Ti piace?- mi disse Natsu seduto accanto a me mentre osservava lo spettacolo che avevamo dinanzi.
-Molto- dissi io, sorridendo
-È stata una faticaccia arrivare fino a qui senza farci vedere da tutte quelle pattuglie di polizia, ma almeno ne è valsa la pena no?-
-Sono d'accordo- risposi io.
Ero incantata da quella situazione, in cui vi eravamo solamente io, Natsu e il mare, più bello che mai.

Flashback
-Se continui di questo passo non troverai mai un fidanzato- disse la ragazza dai lunghi capelli celesti.
-Piantala Acquarius! Era fastidioso quel tipo-
-Ma non devi pensare male su ogni ragazzo che ci prova con te!Non fare di tutta l'erba un fascio!-
-È impossibile per me e lo sai bene..-
-Vieni qui-  rispose l'amica rinchiudendo la bionda in abbraccio.
E il discorso si chiuse lì, con un semplice accenno Acquarius riusciva sempre a capire cosa intendesse dire Lucy riguardo il suo passato.

Fine flashback
Portai le ginocchia al petto e nascosi la testa fra di esse.
-Che succede adesso?- disse Natsu agitandosi e accarezzandomi la schiena.
Inclinai di poco la testa, a sufficienza per far intravedere la lacrima che rigava la mia guancia destra.
Il rosato strabuzzò gli occhi sorpreso.
-Grazie Natsu- dissi
-E di cosa?- rispose il ragazzo allibito
-Per avermi ridato la fiducia nel genere maschile.- gli risposi, portando la mia mano sulla sua.
Lui mi rispose con un sorriso, anche se si vedeva che non era uno dei suoi sorrisi più sinceri.
-Me ne parlerai vero?- disse lui diventando serio in un battito di ciglia.
-Si, ma adesso no-
Non avevo voglia in quel momento, non volevo rovinare la mia serenità con quei ricordi così spiacevoli.
-Piuttosto, se te la senti, perché non mi racconti cosa successe con mio padre?-
Lo vidi sussultare alla mia domanda improvvisa, e concentrò il suo sguardo all'orizzonte del mare e prese un bel respiro.
-Non voglio procurarti altro dolore con le cattiverie di tuo padre, ne hai già passate abbastanza-
-Natsu, ho bisogno di saperlo, te l'ho chiesto io-
Passarono 5 minuti, che sembrarono interminabili, e poi improvvisamente in contemporanea con un colpo di vento che ci travolse, iniziò a parlare.
-Avevo 16 anni, quando cominciai a vedere mio papà più stressato del solito, fino a quell'età non ha mai voluto rendermi partecipe delle finanze e degli affari del locale, e ad essere sincero, a me non importava ancora farne parte. Ma sapevo bene che qualcosa non andava, lo notai dalla clientela che scarseggiava, lo notai nella continua assenza di mio papà e in quelle poche volte che riuscivamo a parlare sembrava stare in un altro mondo. Poco tempo dopo venni a scoprire che mio padre aveva problemi finanziari e rischiava di chiudere Fairy Tail.
Ma mai avrei immaginato che quella crisi fosse causata da Jude Heartphilia, colui che fece di tutto per prendersi la fonte del nostro pane quotidiano, e si spinse fino al tal punto da ricattare mio padre e mandarlo in rovina, chiedendogli continuamente soldi-
Ogni parola che usciva dalla bocca di Natsu era come una pugnalata al cuore, mi sentivo coinvolta implicitamente in tutto questo, anche solo essere figlia di una persona del genere ti fa sentire in colpa.
Ma avevo il presentimento che ancora la parte peggiore del racconto dovesse arrivare.
E ne ebbi poco dopo la conferma.
-Mio padre nell'arco di due anni cadde in depressione, togliendosi la vita- concluse lui, sempre con lo sguardo fisso nell'oceano, con l'unica differenza che adesso il suo volto era rigato da lacrime-

Io non seppi cosa dire, ma riuscii a capire la reazione esagerata di Natsu quando cercai di suicidarmi. Aveva subito sulla sua stessa pelle una cosa del genere, perdere una persona amata in quel modo disperato.
Non riuscii a proferire parola, trovai il coraggio, seppur ancora scioccata dal racconto crudele del rosato, di abbracciarlo forte a me.
Lui ricambiò l'abbraccio poggiando la testa sul mio petto.
-Promettimelo, promettimi che tu non mi lascerai- mi disse tra un singhiozzo e l'altro.
-Te lo prometto- dissi io, accarezzandogli i capelli e accompagnandolo nel suo pianto liberatorio,trattenuto da fin troppo tempo.
Da quel giorno, decisi di continuare a vivere, per lui. E credetemi, non c'è sensazione più bella di ritrovare la voglia di vivere.
~~~
?? POV
-L'ho intravista nella strada principale insieme ad un ragazzo dai bizzarri capelli rosa-
-Un ragazzo?- urlai io, sbattendo la mano sul tavolo.
Si è già data da fare? È scappata solo da una settimana!
-Pare che sia il proprietario di Fairy Tail-
Adesso i conti tornano.
Non potevi scegliere posto più sbagliato in cui rifugiarti mia cara Lucy.
-Efficiente come sempre Rogue, ti congedo-
-Grazie signor Eucliffe-
Aspettai che la mia fedele spia varcasse la porta del mio ufficio per riflettere su come agire.
-Lui sarà il primo- dissi afferrando l'ennesimo sigaro.

~~~
-Ancora non ti reggi in piedi- disse Natsu tenendomi con un braccio intorno alla vita.
-Effetti collaterali dell'alcol Dragneel- risposi, per poi ridere senza motivo.
Ancora la sbronza non era passata del tutto.
-Non hai la patente Natsu? Sono stancaaaa-
-Smettila di lagnarti, la prossima volta evita di bere così tanto, e comunque sì ho la patente, solo che l'ho lasciata dal meccanico per farla riparare- rispose il rosato
-Ok, poi voglio fare un giro- gli dissi guardandolo negli occhi.
-D'accordo ma preparati psicologicamente per quando arriveremo, tutti erano abbastanza preoccupati per te e soprattutto arrabbiati con me-
-Cazzo- dissi a denti stretti chiudendo gli occhi.
-Che succede?- sussultò Natsu
-I vestiti, i vestiti che mi sono portata dietro, li ho dimenticati al bar-
-Se stessi pensando di ritornare indietro scordatelo, appena ritiro la macchina andrò a prenderli io- mi disse Natsu stringendomi più a sé.
-Agli ordini!- risposi io sarcastica
-Sei fortunata oggi, guarda lì c'è un Taxi!- disse il rosato velocizzando il passo.

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