Capitolo 24

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POV'S JESSIE

Erano le 10 di mattina passate e mio padre ancora non era tornato, tutti a casa sembravano molto calmi tranne me.

A quel punto decisi di fare una passeggiata per rilassarmi e credo che sarei passata da Harry almeno sarei stata più tranquilla ma poco prima di uscire mi arrivò un messaggio di un numero che non conoscevo:

"Hey Bella è molto che non mi sono fatto sentire.. ma ero impegnato a trovare un modo per poterti portare via e fare in modo che nessuno ti trovi più, ti voglio tutta per me! stai sempre attenta e guardati le spalle. Mike xx."

Dopo aver letto quel messaggio corsi in bagno e chiusi la porta a chiave non volevo farmi vedere da nessuno che piangevo... sapevo che l'incubo di Mike non era finito ma si era solo interrotto, dovevo fare qualcosa ma non sapevo proprio cosa.

Presi il cellulare e chiamai Harry, lui sapeva tutto di quel bastardo.

"Pronto?"mi rispose

"He-ey" avevo la voce spezzata dal mio pianto.

"Amore ma che hai?stai piangendo.. che ti è successo?"

"M-mi-ke" dissi solo quel nome non riuscivo a dire altro ero spaventata.

Le parole mi morivano in gola al solo pensiero che lui potesse toccarmi di nuovo o portarmi via da Harry e tutti gli altri.

"..." non rispose.

Forse era caduta la linea.

"Harry ci sei ancora?" Speravo nella sua risposta.

"si scusa ma ho sentito bene? hai detto Mike?" Chiese incredulo.

"si ho detto Mike" dissi per poi scoppiare di nuovo a piangere. Le lacrime scendevano da sole senza che facessi nulla. Volevo fermarle ma non ci riuscivo.

"hey hey non piangere! che hai fatto? che è successo spiegami tutto" la sua voce mi tranquillizzava.

"non mi sembra il caso di parlarne per telefono a casa c'è mia madre... vengo da.." mi bloccò.

"ASSOLUTAMENTE NO! vengo a prenderti io, non muoverti da casa" disse fermo e deciso.

"grazie Harry"

"niente piccola mia" disse per poi attaccare.

Mi asciugai le lacrime e cercai di calmarmi, scesi le scale e urlai a mamma che tra un po sarei uscita con Harry.

Dopo circa 10 minuti che avevo parlato con Harry bussarono alla porta cosi guardai dallo spioncino e vidi Harry.

Come uscii di casa mi fiondai al suo collo e lo strinsi a me stavo malissimo e avevo molta paura che mi poteva succedere qualcosa anche se tra le sue braccia mi sentivo più che al sicuro stavo bene.

"Va tutto bene, ci sono io qui con te"

Quelle erano delle parole di conforto che mi facevano stare meglio.

Ci dirigemmo in macchina,arrivati a casa lui mi fece scendere e mi prese per mano: strinse cosi tanto la mia mano come se avesse paura che potessi sparire.

Entrati a casa salutai Anne la mamma di Harry e dopo di che salimmo in camera per parlare.

"Allora cosa è successo con quello la?" mi chiese serio.

"guarda cosa mi ha inviato quando stavo per uscire di casa" dissi mostrandogli il messaggio.

Il suo sguardo si induriva sempre di più,non mi piaceva quando si arrabbia,perché spesso diventava incontrollabile.

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