Il confine

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Esiste sempre un confine

tra l'alba e l'avvenire

una sottile delimitazione

così profonda eppur di poche ore.

T'incontrai di nuovo quella sera

la strada era ricoperta di foglie

ovunque si sentivano i passi leggeri dei topi

sfuggenti come il mio saluto,

come il mio amore

lontano.

Io, io che tanto ti avevo amato!

Sorridevi in compagnia di un uomo,

la sua voce era forte e sicura

e sentivo battere il tuo cuore.

T'incantava forse la sua premura?

La sua gentilezza, la padronanza

l'affabilità, l'eleganza?

A un tratto sentii urlare;

non vi diedi attenzione

"Sarà il solito ubriaco", pensavo.

Eppure si insinuò dentro di me un brivido

e mentre prendeva il sopravvento la paura,

il dolore si faceva più nitido

perchè in quella notte così scura

non c'era nessun uomo

solo un coltello

piantato nella tua gola.

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