Siamo corde di violino
appese a una musica leggera,
una grande orchestra
che governa e guida.
Quella sera sfocata
aveva le stelle limpide
al posto sbagliato,
guardavano all'altro lato
perse nei loro giochi.
Avevi le guance color panna
e gli occhi fondali marini
ti circondavi di sogni
chiedendo le mie speranze,
ripiene di un giovane vuoto.
Dal mio cuore petali di rosa
sottrassi con freddezza,
finché non rimase altro
che malinconia, in compagnia
di un ricordo impreciso.
Amore che provai
e abbandonai con leggerezza,
pesa come una scelta
supplicando ritorno.
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Poesie e Orrori Quotidiani
PoesíaLe mie poesie sono un inascoltato e angosciante grido d'aiuto contro l'indifferenza, caratteristica comune dell'odierna società. Qui troverete temi e argomenti differenti tra di loro, ma tutti con unico filo conduttore: l'orrore. State ben attenti a...