A un Padre

226 51 35
                                    


Non vedo parole

lacrime passeggere

soffi di polvere

si fingono monti

quando sono ombre.

Io sono io sarò

tuffatore di altezze

e sopravviverò fiero

alla melma fangosa,

 pietose bugie.

Tu che temi le nuvole

storpio di speranze

maltratta amori

nutri l'egoismo

 malato carnale.

Vermi sghignazzano

la tua ignoranza

sgranocchiano

membra succulenti,

angoli dimenticati.

Il tuo correre zoppica

interminabile scia,

sei un mostro sospeso

nel cappio stringente

di buone intenzioni. 





Poesie e Orrori QuotidianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora