16.

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Mercoledì, 07:00.

Suonò puntuale la sveglia.
Mi alzai subito senza tante storie e andai in bagno a sistemarmi.
Tornai in camera e mi vestii, poi infilai la giacca presi lo zaino e salutai mio fratello per poi uscire.
L'autobus tardò di 2 minuti.
Arrivata davanti a scuola vidi i miei amici in cerchio che chiacchieravano, e andai da loro.

'Ma domani pioverà.' rise Martino vedendomi arrivare.

'Perchè?' chiedi confusa.

'Boh è la prima volta tutti insieme prima di entra a scuola.'

Ci misimo a ridere tutti.
Notai Federico entrare insieme agli altri di Villa, ma di Edoardo non c'era traccia.

'Ele?' Elia mi passò una mano davanti al viso.
'Quindi?'

'Cosa?' scossi la testa.

'Ti ho detto se venerdì vieni con noi a bere qualcosa la sera.'

'Ah, sisi ci sono.' sorrisi.

Suonò la campana ed ognuno andò nella propria classe.

***

Sembrava non finire mai quella benedetta ora di inglese, ma non fu così.
Suonò la campana e come un razzo mi fiondai fuori, andando verso le macchinette.
Non avevo fatto colazione perciò stavo morendo di fame.
Vidi Elia e Martino venire nella mia direzione.

'Ciao.' feci un cenno con la mano ed infilai i soldi nella macchinetta.

'Ma hai dormito stanotte?' Martino crucciò la fronte.

'Si, perché?' chiesi confusa.

'C'hai 'na faccia.'

'Eh si in effetti non ho dormito benissimo.' presi il caffè dopo il suono emesso dalla macchinetta.

'E come mai?' mi domandò Elia, incrociando le braccia.

'Chi sei mio padre?' risi. 'Sono solo un po' stanca, abbiamo un sacco di compiti e interrogazioni.'

Sorseggiai un po' si caffè.

'Voi? Come state messi?'
'Guarda lascia perdere.' gesticolò Martino.

Crucciai la fronte e guardai Elia.

'4 e mezzo a matematica.' bisbigliò.

'Guarda che ti sento eh.' il rosso gli diede una spinta.

Risi e finii il caffè, così buttai il bicchierino nel bidone.

'Ma quindi? Venerdì a che ore?' mi appoggiai con una spalla al muro.

I ragazzi si guardano straniti.
'Ma c'eri stamattina o ti ho sognata?' ride Martino.

'Mi sa che non c'era tanto con la testa. Comunque abbiamo detto per le 19:30 al chioschetto vicino San Paolo.'

'Ve l'ho detto che ho dormito male.' alzò gli occhi.

'Si si va bene.' Elia mi dai un bacio sulla guancia. 'Ci vediamo dopo.'

Li saluto con la mano.

***

'Filo sono a casa!' urlai entrando in casa. 'Filo?'

Eravamo io e te | IncantavaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora