Quando esco dalla doccia, trovo il suo biglietto sul tavolo della cucina. Mi vesto in fretta, raccolgo le mie cose e apro la porta con cautela, lasciando che il clic della chiusura a scatto risuoni appena. Sento le voci di Sandy e Julia salire lungo le scale, così mi tiro il cappuccio della felpa e mi infilo nell'ascensore. Premo il testo zero e, appena le porte si aprono, sgattaiolo fuori il portone.
Fuori, l'aria fredda mi colpisce in viso. Mi muovo lungo il viale laterale, gettando ogni tanto uno sguardo furtivo dietro di me. Finalmente, raggiungo la strada dove è parcheggiata la mia auto. La vita dagli amanti è dura: ogni incontro è un rischio, ma non posso fare a meno di desiderarla. Mi metto al volante, pronto al prossimo incontro clandestino, sperando che vada tutto per il meglio.
Improvvisamente, ricevo un suo messaggio. "Spero che tu stia bene. Mi dispiace per come sono andate le cose. Non sapevo che sarebbe rientrato così presto. Ci vediamo domani?"
Le rispondo subito. "Sì, va tutto. Ci vediamo domani. Forse dovremo incontrarci in un hotel". Le giro la posizione di un hotel poco fuori città, il Garden executive hotel, un albergo abbastanza discreto.
Torno a casa e mi corico sul letto.
Il giorno seguente mi dirigo verso all'hotel e, non appena la vedo giungere, mi accorgo subito che è strana, e più impaurita. I suoi movimenti sono esitanti e il suo sguardo evita il mio. Ci incontriamo nel parcheggio e saliamo in silenzio in stanza. La tensione nell'aria è palpabile.
«C'è qualcosa che non va?», le chiedo una volta entrati in stanza
Lei mi guarda incerta, come se non sapesse da dove cominciare. «Va tutto bene»
Ma io la conosco troppo bene e percepisco la bugia. «Julia, mi stai mentendo. Dimmi la verità. Cos'è successo quando sono andato via?»
Lei sospira e finalmente si arreda. «Sandy non ha creduto alla bugia della luce saltata e se ne è accorto che stavo mentendo»
Mi avvicino e la prendo le mani tra le me. «Ti ha fatto qualcosa? Ti fa ha fatto del male?»
Scuote la testa. «No, non mi ha fatto nulla. Solo che...non possiamo più vederci, Joe»
Il mio cuore crolla.
«Che stai dicendo, Julia?», dico. «Io ti amo, e tu ami me!»
Lei sospira, allontana le sue mani tra le mie e fa un passo indietro. «No, Joe. Io non ti amo».
La sua voce è un sussurro, ma ogni parola è come un colpo al cuore. «Stai mentendo. Non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme»
Julia abbassa lo sguardo, evitando i miei occhi. «Mi dispiace, Joe. Non posso continuare così. Sandy non se lo merita, e io devo pensare a me»
La guardo, sperando di trovare un segno che stia mentendo, che stia solo cercando di proteggermi. Ma nei suoi occhi vedo solo determinazione e tristezza. «Non è giusto», mormoro
«Lo so. Ma è la cosa migliore per entrambi».
Recupera le sue cose che aveva poggiato sul letto e si appresta ad andarsene.
«Julia..aspetta», dico, la voce rotta dal dolore
«Addio, Joe», risponde lei, e se ne va, lasciandomi solo con il cuore spezzato.
Non ricordo quante ore siano passate da quando ha lasciato la mia stanza: sono distrutto e confuso. Non capisco come mai abbia deciso di rompere. Perché ha scelto lui?
Nel pub, mentre cerco di fare i conti con il dolore, sento il cameriere rivolgersi ai miei fratelli. «Scusate, io devo chiudere...vostro fratello»
«Sì, certo. Ora lo portiamo via», dice Nick. Poi, assieme a Kevin, si avvicina a me. «Joe, alzati, forza! Dobbiamo andare»
Ingerisco l'ultimo sorso di birra, poi prendo la giacca dal tavolo ed esco dal pub assieme ai miei fratelli. Barcollando lungo la strada, mormoro: «Mi ha lasciato...perché? Ha preferito quell'altro a me..», dico. «Io...non capisco. La amo, avrei fatto di tutto per lei...eppure lei mi ha pugnalato al cuore»
«Joe, forse dovevo andare così. Forse lei non ti amava più. Accettalo», risponde Nick
Scuoto la testa, incapace di accettare la realtà. «No, lei mi ama ancora. Lo so. È quel Sandy che le ha insinuato strane idee, quel tipo non è giusto per lei».
Ma la verità, per quanto dolorosa, è innegabile.
«Joe, devi fartene una ragione. Non puoi continuare così. Non te l'avevamo detto di non iniziare una sfida che potevi perdere»
«Lei ancora mi ama», ripeto, disperato. «Lei ama me».
Kevin sospira, scambiandosi un'occhiata preoccupata con Nick. «Stai diventando ossessionato».
Non è ossessione. È amore.
Mi accompagnano a casa e mi chiudo in camera. Prendo il telefono e cerco il suo contatto. È in cima alle chat. Le leggo e rileggo, cercando di trovare un segno che indica che la storia è davvero finita. Poi, alla fine, prendo coraggio e le scrivo.
"Julia, lo so che non volevi veramente lasciarmi, e che mi stai proteggendo. Dimmi la verità. Parliamone"
Il messaggio viene visualizzato senza ottenere una risposta. Aspetto qualche secondo. Minuto. Poi, la frustrazione mi divora. Senza nemmeno rendermene conto mi alzo dal letto, afferro la giacca e le chiavi delle macchina. Devo vederla.
«Joe, dove stai andando?», mi domanda Nick
«Lasciala andare, Joe», aggiunge Kevin.
Li ignoro, passandogli accanto, ed esco di casa. Guido fino a casa sua e parcheggio poco distante. Le luci del suo appartamento sono accesse. Il cuore mi martella nel petto. Scendo dalla macchina e sto per avviarmi verso il portone.
Quando la vedo. Julia è lì alla finestra.
Non è sola. Sandy le è vicino.
Le sue mani sfiorano le spalle, le sue labbra poi cercano quelle di Julia. Si baciano, e lei non si ritrarre.
Stringo i pugni mentre una rabbia mi avvolge.
No, non può essere finita così.
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Strangers [Jonas Brothers]
Aléatoire* NUOVA VERSIONE* Julia è una giovane di 25 anni, appena laureata in Scienze della Comunicazione all'università del New Jersey. Ambiziosa e determinata a costruirsi una carriera, le viene offerta un'opportunità straordinaria: diventare la manager a...