Prologo

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Il primo giorno di scuola in prima media sembra molto eccitante. Mi chiedo da ieri sera chi saranno i miei compagni, se saranno gli stessi dell’anno scorso o saranno mischiate le due classi precedenti. Penso che basterà soltanto vederlo con i miei stessi occhi, anche se a dirla tutta, non mi importa più di tanto chi saranno. La mia scuola non è molto professionale e colta: sono dentro ad una classe che è Indietro di almeno due o tre anni al massimo se non di più. Ma per fortuna penso di essere la prima della classe se non l’unica della scuola che è più avanti di tutti nello studio, e che soprattutto, chiede molti più compiti rispetto agli altri. Essendo che vengo da un altro mondo, un’altra città, un altro tipo di studio e soprattutto un'altra scuola molto migliore di questa, sembrano un po’ troppo impressionati. Io eseguo i programmi di prima media come dovrebbe essere giusto, mentre, i miei compagni fanno gli esercizi di quarta elementare. Loro mi piacciono poco sembrano, come si dice qui: “quelli terra terra”, ma d’altronde Siamo solo ai primi mesi e credo che sarà dura sopportarli. Nel frattempo, mi sono anche iscritta in una scuola di musica dove la mia migliore amica Vanessa vi studia da un po’ di anni, e che mi ha insistentemente consigliato. Ci sono stata solo l’anno Precedente e ho osservato una di quelle lezioni. Per essere precisi: lezioni di violino e viola. Il maestro sembra un po’ buffo, parla in modo strano però, devo dire che la lezione mi è piaciuta molto. Mi hanno anche detto che fanno percussioni, karate e flauto, ma devo ancora decidere cosa fare. Quello stesso giorno, vidi anche un ragazzo, molto bello direi, abbastanza alto ma più alto di me sicuramente. Sembrava quasi un grattacielo. Non conosco il suo nome, ma ho solo notato che mentre la sua ragazza lo baciava sulla guancia, lui fissava me. Sinceramente sembrava un po’ strana come cosa, anche perché, nessun ragazzo prima d’ora mi aveva mai guardata così insistentemente. I suoi occhi penetravano i miei e da lì non me lo tolsi più dalla mente. Non potevo mai immaginare cosa sarebbe successo l’anno dopo. E soprattutto, che succedesse proprio in quell’anno della mia vita. Ci sarà ancora? Sarà simpatico? Gli starò simpatica? Diventeremo amici? Ma la cosa che mi preoccupa di più è: «mi potrei mai innamorare di lui?».

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