Mi sono svegliata con un torcicollo terribile. Bel modo per iniziare la giornata. Mi alzo e vado a fare colazione. Oggi ho voglia di fare al contrario. Prima faccio colazione e dopo la doccia, perché se già mi sono svegliata con un torcicollo terribile pensa cosa potrebbe accadere dentro la doccia mezza addormentata. Quindi, meglio evitare. Come avevo detto, dopo mangiato sono andata a fare la doccia e adesso mi sto vestendo per andare a scuola. oggi miracolosamente abbiamo una verifica di matematica, sicuramente una di quelle verifiche basate su quelle idiozie di quinta elementare che ci ha fatto ripassare la professoressa “so tutto”. Come mio solito, passo sempre dalla via dove si trova la fondazione, ed è nel momento in cui guardo quel portone grande e blu, che mi passano d’avanti tutti i ricordi costruiti qui, soprattutto i ricordi con Will che penso siano quei ricordi, che non vorrei mai dimenticare. Sono finalmente arrivata a scuola perciò, mi siedo sempre alla solita sedia rossa. Non so perché, ma la mia vita sembra sempre uguale: mi sveglio, vado a scuola, vado in fondazione e ed esco solo ogni tanto, questo tratto della mia vita sta diventando noiosa. Quindi mi chiedevo: «e se mancasse l’amore nella mia vita?» solo che ci sono molte persone che mi amano, la mia famiglia, le mie amiche e… chi altro?. Mi sto seriamente chiedendo chi tiene a me, chi veramente farebbe di tutto pur di non perdermi, non farmi stare male. Pronta a regalarmi sorrisi indimenticabili. Ci sarà mai qualcuno così dentro la mia vita? Mentre penso a questo, intanto vedo che arriva Vanessa nella mia direzione e sono in bilico tra: alzarmi e non darle corda oppure, dirle che nonostante sia arrabbiata con lei, non riesco ad esserlo del tutto. Opto per la seconda e appena si avvicina a me, le salto addosso e le do un grosso e stretto abbraccio. Lei stranita ricambia. Dopo l’abbraccio mi scruta sospettosa dato che ieri non le avevo praticamente rivolto la parola, così, mi limito a farle un piccolo sorriso per poi avvicinarci alle due silenziose del gruppo, cioè: Beatrice e Sophie. «ma ciao ragazze sempre silenziose, come va la vostra vita?» dico alle due silenziose mie amiche a cui dovrei proprio fare una lezione di socializzazione. «guarda, si dia il caso che in queste ultime settimane quella poco sociale sia stata tu, quindi, in questo momento siamo diventate le più sociali del gruppo. E con questo, BOOM ti ho stesa baby.» risponde Sophie con una parte d’entusiasmo che fino a d’ora non conoscevo. «ha ragione Sophie, ultimamente ti isoli e non parli più come prima. Non sei quella ragazza divertente, ironica e sorridente che vedevo ogni giorno. Che ti succede?» mi chiede Bea. «Devo essere sincera con voi ragazze, ultimamente sono così per via di Will. Penso sappiate che mi ha praticamente friendzonata. Ed è per questo che mi sono un po' allontanata ecco. Mi dispiace tanto.» rispondo tristemente a Bea, ma penso che questa domanda volevano chiedermela tutte e tre, ma va bene così. Vanessa e Sophie poggiano una mano sulla mia spalla per consolarmi e mi fa tanto piacere. «ricorda Johanna Jones, noi quattro saremo, e siamo le ragazze inseparabili. Coloro che nonostante i problemi e le difficoltà, saremo sempre insieme e se devo fare bene la mia parte, in questo momento me ne andrei nella scuola di Will, entrerei dentro la sua classe pur di sbagliare aula ogni due tre, per poi arrivare alla sua e prenderlo a schiaffi per averti fatto soffrire. Intesi?» mi rassicura Vanessa facendomi sentire tanto in colpa per averle messe di lato. «grazie Vane, è bello avere amiche come voi. Amiche su cui posso contare. Grazie di cuore ragazze, vi voglio un mondo di bene.», dico a Vanessa e al resto delle ragazze, per poi sentire la campanella suonare. Arriva l’incubo della giornata: “la scuola”. «Buongiorno ragazzi. Come vi avevo già detto settimana scorsa, faremo una verifica di matematica su tutto quello che avete ripassato in questi mesi. Vi auguro buon lavoro!» dice la prof entrando in scena. E infatti, come avevo detto io: “verifica basata su tutte le cose che abbiamo ripassato nei mesi scorsi”. Dovrebbero darsi una bella svegliata. Abbiamo bisogno di cose nuove, di lezioni nuove e che siano di: “prima media”, anche se in questa scuola e poco probabile ricevere un compito da ripassare come: Dante e "La Divina Commedia". Sempre di Dante: "La Vita Nova". Alessandro Manzoni e le sue poesie stupende. Oppure, sempre di egli: “I promessi sposi”. Sarebbe perfetto se ci parlassero di legalità. Parlare delle due stragi accadute in Sicilia: la strage di Capaci dove morì Giovanni Falcone, e la strage di via D’amelio dove morì: Paolo Borsellino. Queste dovrebbero essere dette in prima media, dovrebbero iniziare a far capire ai ragazzi cos’è il bene e il male, Cos’è la mafia, a cosa serve la legalità. E invece, niente. Mi sale la rabbia perché coloro, che ci dovrebbero guidare, dopo i genitori, pensa a farci fare una cazzo di verifica basata sulle divisioni e le moltiplicazioni. Ho finito di svolgere la verifica così, mi metto a leggere un libro. Qualcosa di sconosciuto a questa scuola del cavolo. Il libro si intitola: “Lettere a Giulia”. Parla di un padre e direttore d’orchestra, che a distanza, manda delle lettere a sua figlia insegnandole la musica e tutte le sue meraviglie. È uno di quei libri che a questa scuola servirebbe per cercare anche di dare un sogno agli alunni più svogliati. Siamo già in ricreazione e sono seduta con le ragazze che parlano ancora di questo “Luciano Spinelli” e continuano a dire che: “è bellissimo, ha dei muscoli stupendi”, ecc.… così decido di svegliarle dal loro mondo dei sogni: «ma lo sapete che ha diciassette anni e che, voi potete solo sognarlo perché abita a Milano. Vero?», «Jo sei una guasta feste di quelle uniche, lo sai?» risponde Bea guardandomi male. «Già, ha ragione Bea, sei abbastanza guastafeste. È come se ti dicessimo che William è orribile e non fa per te. E invece è palesemente il contrario: siete bellissimi insieme, siete troppo simili e lui è fatto per te in ogni piccola particella del vostro corpicino, quindi, shh.» dice Vanessa facendomi anche un occhiolino per poi cambiare discorso e parlare di Tik Tok. Quell’orrenda piattaforma dove, tanti ragazzi di tutto il mondo fanno dei balletti a tempo di musica e non solo. Cosa ci trovano di divertente? Boh. Arriva la prof di italiano, storia e geografia che mette a posto le sue scartoffie sopra la cattedra. Perché le chiamo così? Beh, perché non servono proprio a nulla dato che di storia, non spiega quasi nulla. Di geografia identica cosa. Di storia e di italiano cose di quinta ovviamente. Non hanno un minimo senso questi prof che pensano di essere chissà chi. Tutte le lezioni finite e io, che speravo almeno un solo prof facesse un minimo di cambiamento non c’è stato. Pazienza dovrò perdere le speranze su questa scuola. Sono arrivata a casa e ho una fame da lupi, così vado in cucina e controllo se mia sorella stia preparando qualcosa di buono. Infatti, è così. Sta preparando: la pasta con la salsiccia e pomodorini freschi con basilico sopra. La prelibatezza! Ho finito di pranzare e il mio stomaco sta per scoppiare. Penso di aver mangiato un po’ troppo mi sa. Salgo in camera mia e mi stiro sul mio letto. Colui che ha visto ogni mio sentimento: rabbia, tristezza, amarezza, felicità e soprattutto, la nuova me innamorata.
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Amore a Senso Unico
RomanceJohanna ragazza di 12 anni, studentessa gentile e solare. Si trasferisce a Chicago da 2 anni e nel settembre del 2018, la sua vita cambia radicalmente portando in lei, nuove aspettative e persone facendole cambiare stile di vita. All'inizio sembra t...