Capitolo 12

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Sto ascoltando il maestro Tobia che spiega lo spartito di Beethoven con la disperazione in faccia. Praticamente nessuno riesce a capire bene come si suona il brano e la scena mi diverte parecchio: «ragazzi è una scemenza questo spartito, vi prego di stare più attenti. Johanna ci fai sentire come lo suoni tu?». Beh, ho studiato molto bene questo brano, soprattutto perché è uno dei miei compositori preferiti e anche perché ci tengo molto a questa scuola. Inizio a suonare quello che c’è scritto nello spartito con facilità perché le note musicali le ho studiate più o meno in una settimana. Per cui adesso, è molto più semplice leggere gli spartiti. Finisco il brano e con mia sorpresa il maestro sembra non dirmi nulla e non è un male. Di solito interrompe sempre se qualcosa non va. Per tutto il resto della lezione abbiamo provato tutti insieme l’opera di Beethoven e alla fine, qualcosa sono riusciti a capirla. Saluto il maestro Tobia ed esco dall’aula dirigendomi all’ingresso dove si trova la madre di William e ovviamente lui. Oggi ho deciso di chiedere per l’iscrizione al corso di Karate, così vado subito a chiederlo a Cheryl. «Cheryl, una curiosità, si può ancora entrare nel corso di karate?» le chiedo. Qualche mesetto fa me lo consigliò lei stessa ma non ne ero molto sicura perché mi vergognavo un po’ per il mio peso. Poi ho visto che lo pratica anche William, quindi ho deciso di provare a farlo, magari avere lui nelle mie lezioni mi rende più sicura di me e magari anche un modo per conoscerlo meglio. «allora, sinceramente non so se si può ancora fare ma possiamo chiederglielo al maestro, ha lezione adesso. Però se lo facevi quando te lo avevo consigliato era meglio, non credi?» mi risponde. «beh sì, hai ragione ma volevo pensarci un po’ sù e decidere bene.». William si avvicina a sua madre, poi mi guarda e mi chiede: «vuoi fare karate?» io annuisco cercando di non diventare rossa come ogni volta che mi parla, prima o poi dovrò essere meno rossa in viso, sembra che mi stanno per scoppiare le guance. Cheryl dopo aver parlato con me, è andata a chiedere al maestro Liam se posso assistere alla lezione e lui ha acconsentito così inizio ad andare nell’aula per vedere come si svolgono le lezioni. L’aula di karate e l’ultima a Sinistra ed è uguale a tutte le altre stanze. Busso alla porta e mi apre il maestro: «ciao! Tu devi essere Johanna, giusto?» mi chiede appena mi apre la porta e mi invita ad entrare. «sì maestro, sono io, piacere» gli rispondo. «piacere mio, beh penso che tu sappia già il mio nome perché hai fatto il giro delle aule e anche perché è scritto davanti alla porta, ma, lo faccio lo stesso. Sono il maestro Liam.» si presenta egli. Gli stringo la mano e mi fa sedere su una sedia rossa per assistere alla lezione. Devo dire che è molto interessante anche se, ogni mossa che fanno gli allievi pronunciano delle parole giapponesi, ma penso che sicuramente sono i nomi delle mosse anche se non ne capisco nulla di tutto ciò. Durante l’andamento della lezione sto iniziando a chiedermi dove sia William. Se non ricordo male fa anche lui karate per cui mi chiedo come mai non sia qui. Infatti come se avesse letto da lontano i miei pensieri, lo vedo entrare dalla porta con indosso un kimono tutto bianco e con una cintura arancione attaccata alla vita. Cavolo, è molto più bello con indosso quel kimono. Si mette anche lui in fila come gli altri allievi, fanno il saluto e gli altri vanno via mentre lui invece rimane per fare la seconda lezione e sono davvero curiosa di vederlo praticare quelle mosse strane. «Johanna vuoi rimanere ancora per vedere la lezione di cintura arancione o preferisci andare?» mi chiede il maestro. Ovviamente la gente mi chiede le cose quando sono immersa nei miei pensieri no? Rispondo: «sì maestro, rimango volentieri.». Ovviamente non sono rimasta solo per guardare lui ma anche perché sono curiosa delle mosse che farà, e anche perché è tremendamente bello con quel kimono.

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