Dopo aver pranzato, vado in camera mia e mi stiro un po’ per riposare anche se per poco perché dovrò andare a scuola di musica, che poi, ho scoperto che è un’associazione antimafia e orchestra: "Falcone e Borsellino". La cosa mi ha incuriosita ancor di più e non vedo l’ora di andarci oggi pomeriggio. Alle 16:00, devo essere già lì con Vanessa e ho un po’ d’ansia. Parliamo di me. Mi chiamo Johanna Jones, ho 12 anni e mi sono trasferita qui a Chicago 1 anno fa dal New Jersey. Nel corso della mia infanzia ci siamo trasferiti di città in città perché mia madre aveva problemi con il lavoro. La mia città natale è: Los Angeles. Amo studiare e ho la passione per la musica, infatti, canto dall’età di cinque anni e sono un autodidatta. Ho imparato a suonare anche il piano da sola. Poi, successivamente la chitarra quest'estate. Non ho mai voluto fare lezioni perché abbiamo un po’ di problemi economici e non volevo che mia madre avesse anche questo peso sulle spalle. Così, decisi di farcela da sola e per mia fortuna e soprattutto impegno e con tanta difficoltà, ci riuscii. Mio padre è Adam Jones. Alto tipo: 1,75 cm, con capelli grigio chiaro e carnagione scura. Non ho mai avuto un bel rapporto con lui fin da piccola. Praticamente tratta tutti i suoi figli come camerieri. Deve essere solo servito e non deve mai fare il padre ecco. Mia madre e mio padre divorziarono nove anni fa, la motivazione era perchè non lavorava e si giocava i soldi che mia madre sudava per darlo ai propri figli. Credo che sia stata la scelta migliore per tutti. Dalla parte di mio padre ho un fratellastro ed una sorellastra. Meglio non parlarne di loro. Il mio fratello biologico si chiama Jacob Jones e ha 25 anni. è di corporatura magra ed è di qualche centimetro più alto di me. Per dire che io sono 1.63 cm e lui, 1.67 cm. In famiglia siamo tutti di statura media tranne mio padre che è più alto. Praticamente io, sono la più piccola ma almeno, con un'altezza decente.
Noto che si sono fatte le 15:20, quindi, decido di farmi una doccia veloce e mi vesto in fretta. Opto per un paio di leggins neri, delle scarpe del medesimo colore e una felpa della Disney anch'essa nera. Sono pronta così mi dirigo verso la porta, per poi uscire e farmi trovare davanti l’associazione. Arrivata a destinazione, aspetto che Vanessa arrivi. Mi appoggio al muro con le cuffie nelle orecchie e ad un tratto, vedo arrivare una donna. Molto bella, capelli corti fino alle spalle di colore rosso scuro e occhi castani. La vedo avvicinarsi al portone di colore blu dove all’interno si trova la scuola. Mi nota e mi chiede: «ei ciao bella, sei per caso nuova? Non ti ho mai visto qui», io la guardo e annuisco sorridendole gentilmente. Ha un sorriso a dir poco stupendo ed è davvero bella! Girandomi vedo arrivare finalmente Vanessa e alzo la mano per farmi vedere e vedo lei ricambiare. «tu per i miei gusti, arrivi troppo in anticipo» dice mentre mi punta un dito contro. Poverina cerca di non respirare affannosamente dato che aveva corso. Entriamo e saliamo quelle stesse scale che avevo percorso l’anno prima. All’ingresso, si trova una cattedra e a sinistra, degli armadietti con dei documenti probabilmente. I muri sono bianchi in tutte le stanze con manifesti e foto della fondazione e dei concerti. Il pavimento con delle mattonelle anch'esse di colore bianco. A destra si trova un divano verde messo a muro accanto la porta dove si va per i bagni. Poi, sempre a sinistra si trova un’altra stanza che porta in una piccola biblioteca. Dentro la stanza dove si trova la biblioteca alla mia sinistra c'è un'altra porta, e lì, si trova l’ufficio della dirigente con un’altra stanza accanto dove fanno lezione di flauto. Di fronte al divano si trova una porta dove ci fa vedere le aule per le varie lezioni, così ci incamminiamo per andare nella prima aula a sinistra, con scritto: “Maestro Tobia, aula violino-viola” ed entriamo dentro la classe. Anch'essa ovviamente, è con i muri bianchi e le mattonelle dello stesso colore. Ci sediamo e aspettiamo che arrivi il maestro, nel frattempo, iniziano ad entrare alcuni ragazzini, alcuni della nostra età altri più piccoli. Arriva il maestro e ci inizia ad insegnare le prime basi: come si tiene l’arco, che posizione assumere per saper suonare bene la nota, come mettere le dita sulla tastiera del violino-viola, ecc…. Finita la lezione durata un’ora e mezza. Usciamo dall’aula e ci dirigiamo verso il divano per poi sederci. Inizio a parlare con Vanessa. Poi subito dopo lo vedo, era lui il ragazzo che mi fissava l’anno scorso. In questo preciso momento il mio cuore perde un battito quando noto che mi sta guardando per poi sorridermi, sono sicuramente diventata paonazza. No ti prego... Non mi dire che sono farfalle quelle che sto sentendo?.
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Amore a Senso Unico
RomanceJohanna ragazza di 12 anni, studentessa gentile e solare. Si trasferisce a Chicago da 2 anni e nel settembre del 2018, la sua vita cambia radicalmente portando in lei, nuove aspettative e persone facendole cambiare stile di vita. All'inizio sembra t...