Capitolo 19

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Stanotte non ho chiuso occhio. Avevo mal di testa e non mi addormentavo in nessun modo. Il sonno c’era ma, qualcosa mi teneva sveglia e la cosa mi rende ancora più nervosa. Sono seduta sulle sedie di fronte alla scuola aspettando che arrivino le mie amiche. Non mi va di salire da sola in classe, soprattutto perché ci sono quegli idioti dei miei compagni che si avvicinano a me e dicono cose oscene sul mio fisico o altro…  Per il resto, le ragazze snob della mia classe non mi guardano e su quel campo sono salva. Almeno per ora. «ciao Jo, ti sei imbambolata guardando il muro?» mi saluta Sophie risvegliandomi dai miei pensieri. «sì, ero in sovrappensiero. Comunque, ciao anche a te!»  le dico a mia volta. Ci sediamo entrambe, e aspettiamo le altre due ritardatarie. Arrivano dopo un po’ e iniziamo a salire. Stranamente noto una cosa strana ma normale allo stesso tempo, la professoressa di francese è cambiata. Da una parte me lo aspettavo anche perché quale professoressa resiste all’inferno che c’è dentro questa scuola? Nessuna e per non parlare dei prof maschi, che rimangono una anno e poi se ne vanno perché sono stanchi di gridare e disperarsi. Chissà se è così anche nella scuola di William. La lezione di matematica sta diventando altamente noiosa, la professoressa sta diventando sempre più antipatica. Mi chiedo perché in questi giorni sembro così giù di morale, ogni volta che incontro qualcuno  mi dicono sempre: "Johanna come mai quella faccia? Sembri così depressa.", diamine, non sono depressa e non so nemmeno io cosa mi prende. L’unica cosa che so è che tra 8 giorni ci sarà il concerto con la fondazione e non devo assolutamente avere malori di nessun tipo. Finisco il tema di matematica (facilissimo) come sempre dato che non danno mai cose complicate qui, e lo ripongo sulla cattedra per poi andarmi a sedere al mio posto. «ma sul serio sei riuscita in venti scarsi minuti a consegnare un compito?». Oh ma guarda, un mio compagno di classe che mi parla. Gli unici ragazzi della scuola che mi parlano sono: Michael, Alessio solo per prendermi in giro, Carlos e Alexander.  Alexander è colui che cerca sempre di creare problemi tra me e William senza un motivo sensato, e penso che abbia già capito. «Johanna ma mi ascolti? Ti stavo dicendo se vuoi dormire da me stasera. Che ti succede?» mi risveglia Vanessa. «scusami ero in sovrappensiero. Comunque sì, stasera ci sono. Casomai facciamo direttamente che dopo la scuola vengo da te?» le chiedo. «per me va benissimo anzi meglio, così non ti fai tutta quella strada.» Mi risponde lei. Bene, stasera dormo da Vanessa. Spero che non succeda nulla di storto perché non voglio dormire con il nervoso in testa. Dopo che si sono finite tutte e tre le lezioni, io e Vane ci stiamo dirigendo verso casa sua che ovviamente e fortunatamente, è attaccata alla scuola e non dobbiamo camminare molto. «allora amori della mia vita, cosa volete mangiare oggi?» ci chiede la madre di Vane. «Cora, per me va bene qualsiasi cosa. Lo sai che adoro come cucinate tu e tuo marito.» rispondo io. «questo lo so, ma voglio che scegliate voi cosa mangiare Soprattutto perchė tu sei l’ospite. Anche se, ormai sei di famiglia e Vanessa è la figlia piccola.» mi risponde a sua volta. «mamma sono abbastanza grande da non farmi chiamare più: "figlia piccola", e comunque ha ragione Jo. A noi non fa differenza cosa fate da mangiare, basta che lo fate.» le dice Vane a sua madre. «beh, questo è poco ma sicuro» risponde sua madre. Scoppiano tutte e tre a ridere e nel frattempo siamo già arrivati. Adoro quando il padre di Vanessa cucina. È troppo bravo. Soprattutto quando cucina le cose al forno, lì ha una fantasia nel fare: focacce, pizze e sfoglie. La meraviglia. Abbiamo appena finito di mangiare le delizie di Mason e adesso sto aiutando Cora  a sparecchiare la tavola, poi vado di sopra in camera con Vane per stare un po’ tranquille e farci foto strane per poi prenderci in giro a vicenda. Tutto il pomeriggio passato a suonare, fare foto e parlare di cose inutili, si è già fatta sera e aspettiamo che sia pronta la cena per andare a mangiare. Nel frattempo facciamo un po’ di foto e le pubblichiamo su Instagram, dopo un po’ noto che mi è arrivata una notifica con scritto: “williamhogan2002 ha messo mi piace alla tua foto “. Mi metto ad urlare come una pazza e Vanessa mi guarda sbigottita. «Sì lo so, ho gridato, ma di felicità» le dico. «per merito di chi?» mi chiede. «merito suo,…» le faccio vedere la notifica sul cellulare e mi inizia a fare una faccia maliziosa. Una di quelle facce che mi fanno diventare paonazza in viso. «la smetti che mi fai diventare un pomodoro?» le dico mentre mi copro il viso con le mani dal rossore. Scoppia a ridere appena vede che lo sono diventata sul serio. «ahh Johanna Jones, sei proprio innamorata di quel tipo.»,Mi dice lei. «senti, non mi ci fare pensare tanto so che lui non proverà mai la stessa cosa.» le dico io. «Con il tempo secondo me, proverà anche lui qualcosa. Sei una ragazza seria e non vuoi giocarci su queste cose. Ti conosco.» risponde a sua volta. «lo so ma…» mi blocca. «niente ma. Lascia passare un po’ di tempo e forse succederà.» dice infine.  Poco dopo, sua madre ci chiama per andare finalmente a mangiare.

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