Capitolo 18

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Sono appena rientrata in casa e sento le mie gambe dire pietà. Quegli esercizi erano abbastanza pesanti dato che io non ho mai fatto palestra, e casomai a scuola giocavamo solo a pallavolo per dei “futuri” campionati che dovevamo poi, affrontare fuori dalla scuola. Tutte balle. Sono stirata sul divano e aspetto che arrivi mia sorella dato che mia madre è uscita poco fa con la sua comitiva e oggi, tocca a Veronica preparare la cena. Infatti, è arrivata proprio adesso. «alla buon’ora, stavi arrivando da Marte per caso?»  le dico ip sarcastica. «a-ah, bella battuta ma no, in realtà ho trovato un nuovo lavoro!» mi risponde lei. «oddio, ma è grandioso e quando inizi?» rispondo io entusiasta della notizia. «domani stesso!» risponde lei. «sono contenta per te, almeno conosci anche nuove peraone e non dici sempre che: "nell vecchio paese avevi gli amici» le rispondo sorridendo. «lo dicevo perché sai che mamma cambia sempre idea e dobbiamo trasferirci sempre.» dice lei, «si.. So cosa intendi dire, e anche io mi arrabbierei se dovesse dire che dobbiamo andarcene via da qui. Ormai sto costruendo una parte della mia vita e se mi venisse a dire una cosa del genere la guarderei malissimo.» Le dico io. «sì.. Ti capisco.. Però adesso, vado a fare da mangiare. Hai fame?» mi chuede. «se ho fame io? Sbrigati immediatamente prima che mangio te al posto del cibo!» le rispondo minacciandola. Scoppiamo tutte e due a ridere, poi si dirige in cucina per preparare da mangiare. Sono in camera mia e sto scoppiando letteralmente, mi ha fatta mangiare un piatto enorme di pasta buonissima ma era troppa e la mia pancia ne risente. È molto brava a cucinare ed è per questo che le chiedo di cucinare sempre. Non che io non ne sia capace, ma preferisco come cucina lei. Nel frattempo dato che mi sto annoiando, mi metto a scrivere sullo stato di WhatsApp una cosa sulla scuola di cui mi aveva parlato William e scrivo: ”oggi il mio secondo professore di musica mi ha detto: «devi andare assolutamente nella scuola musicale che c’è qui a Chicago e se non ci puoi andare, beh ti ci porto io stesso.» Dovevate vedere la mia faccia ahah. Comunque sì, ci andrò. Tentar non nuoce!” pubblico lo stato, e aspetto di vedere quante persone lo guardano. Ad un tratto mi arrivano tre messaggi da parte di: WILLIAM? C’è scritto: “GRANDEEE  VIENI NELLA MIA SCUOLA, ENTRA NEL MIO MONDO, postalo". Okay questa non me l’aspettavo proprio… oddio gli devo rispondere calma sennò sembra che sono troppo esaltata, mmh vediamo gli scrivo… : ”sicuro!“ con una emoji fiera. Non tanto male dai. Un secondo dopo, mi risponde con “vaiii”, e io con un emoji con gli occhi a stella. Spero soltanto che quando entrerò al liceo lo troverò lì che mi saluta contento che io sia nella sua stessa scuola. Non posso dire di certo che prova o proverà qualcosa per me perché niente è sicuro, ma io ci spero tanto. Ho mandato la buonanotte a William e sto per andare a dormire. Domani sarà un’altra lunga giornata fatta di compagni idioti e professoresse che non fanno altro che farci fare cose inutili tipo: cruciverba in francese oppure in inglese. O la prof di italiano, che ci fa svolgere solo comprensioni del testo. Ma non potevo andare in una scuola decente? L'unica cosa bella che ho trovato nella mia scuola sono le mie migliori amiche.

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