Amore a Senso Unico

Capitolo 16

Avete presente quando avete tanta rabbia dentro e vorreste staccare la testa a qualcuno? Bene, oggi sono così. Mi sono svegliata con la luna storta, tutta colpa dei miei sogni strambi che faccio la notte. Sono in classe e sto aspettando che entri la prof di matematica dato che è sempre in ritardo e mi scoccia sentire i miei compagni strillare. «giuro che se questa prof non viene entro dieci secondi uccido tutti! oggi non sono calma.» Dico alle mie amiche irritata. «dai Jo tirati su di morale, più tardi c’è scuola di violino!» dice Sophie entusiasta. A volte mi chiedo cosa centro io con le mie amiche. Siamo totalmente diverse. «Credimi, capiterà anche a te di avere una giornata "no" e poi, mi darai ragione quando farai come me.» le rispondo prontamente. Arriva la prof dopo ben trenta minuti di ritardo e iniziamo a fare esercizi che io facevo alla quarta elementare, è una palla. Ma non potrebbe insegnarci qualcosa di nuovo questa? Che scuola di merda. Dopo quegli stupidi esercizi finisce l’ora della prof di matematica e tra poco dovrebbe arrivare Italiano sperando, che non ritardi anche lei. «Jo, posso sapere cosa ti prende? Sei troppo distratta» mi rimprovera la prof. Non ho voglia di studiare, ho troppi nervi anche per poterle rispondere quindi, sto zitta e aspetto solo che finiscano queste lezioni odiose. Sapete qual è la cosa che amo di più quando ritorno a casa dopo le lezioni in giornate come queste?  Buttarmi sul divano come un razzo. È troppo comodo ed è l’amore della mia vita. Le lezioni di oggi sono state stressanti, ero distratta in ogni tipo di lezione e i prof lo notavano anche loro che è una giornata storta. Spero solo che alla fondazione non sia così, e da dire che è anche il mio primo giorno di lezione di karate e non vedo l’ora nonostante non sia la giornata giusta. Ma quando si tratta di quella scuola mi si illumina tutto. Invece, con il maestro Tobia va tutto bene. Ci ha anche comunicato che ci sarà un concerto a dicembre. Siamo ancora a novembre ma, manca molto poco. Ormai i mesi passano a vista d’occhio e sono ansiosa e felice allo stesso tempo dell'arrivo di questo concerto. Intanto, io e William ci siamo scritti su WhatsApp in questi ultimi giorni, e ho scoperto quale scuola frequenta. Anche perché me lo aveva accennato lui stesso qualche mese fa. A quanto so fanno il liceo musicale ma credo facciano qualche altra sezione, non ne ho idea. Però posso dire che è una scuola molto carina esteticamente, non ci sono mai entrata dentro, ma penso sia molto bella. Sono già in classe per fare lezione di karate. Fortunatamente Tobia ha cambiato gli orari dei medi, che sarebbero quelli non proprio esperti, ma quasi. Aspetto solo che inizi la lezione per vedere cosa sono capace di fare. «bene cara Johanna, aspettiamo un tuo compagno e iniziamo. in tal caso se non dovesse arrivare entro dieci minuti, andiamo avanti ok?» mi comunica il maestro. «va bene maestro!» rispondo. Dopo aver aspettato un po', finalmente è arrivato il piccolo alunno. È così puccioso e carino. Adoro i bambini. Sono dolci, non hanno pensieri e vivono la loro infanzia con gioia. Abbiamo fatto un po’ di riscaldamento e fatto alcune mosse di karate di cui non ricordo minimamente il nome. Adesso, sarebbe il secondo turno cioè: quelli della cintura gialla e arancione. Penso ci sia anche William. Sembra che li fa allenare insieme. Mi piacerebbe molto sapere di più su di lui. Voglio riuscire ad entrare pian piano dentro la sua vita, il suo mondo. Ho come la sensazione che non me ne libererò tanto facilmente. Nel frattempo parli del diavolo e spuntano le corna. Apre la porta della stanza ed entra facendo il saluto, subito dopo viene a salutare me. Ogni volta, prima di salutarmi, mi manda un bacio da lontano e poi si avvicina per farselo dare da me e ogni volta mi devo sempre alzare in punta di piedi per dargliene uno. Sembra bizzarro, ma a me piace tutto questo. Mi piace lui, e stavolta ne sono sicura.