Diciannove 🔥

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"E' stata davvero una bellissima cena, non penso tornerò mai in un posto del genere, ma è stato divertente poterlo provare" commentò Victor mentre guidava in direzione della casa di Kate. "Mmh" Kate annuì distrattamente, mentre con lo sguardo continuava a controllare lo specchietto retrovisore. Dov'era Luke? Non lo aveva più visto da quando erano usciti dal ristorante. Li stava seguendo con la sua Tesla? Aveva deciso di tornare a casa senza di lei? In teoria, una volta salutato Victor sotto il portone di casa e dopo aver aspettato che si fosse allontanato, il piano prevedeva di salire in macchina con Luke e tornare al suo appartamento. Ma dopo lo scontro in bagno, dopo aver esplicitamente invitato Victor a casa sua Kate non aveva più idea di come sarebbe finita la serata. Di una cosa era certa: non sarebbe tornata a casa con Luke, non le importava più niente della storia del bodyguard e della sicurezza, era furiosa con lui e in parte con sé stessa per avergli concesso così tanto spazio nella sua mente. "...Kate?" la voce gentile di Victor la riportò alla realtà: le stava dicendo qualcosa ma lei non stava ascoltando. "...io...scusa, mi sono distratta ripensando alla cena..." "non fa nulla, non era importante" ma il suo tono sembrava dispiaciuto. Con orrore Kate realizzò che probabilmente si era appena persa una dichiarazione romantica. "Dannazione". Non poteva continuare ad essere così distratta, non era giusto nei confronti di Victor. Perché era così maledettamente difficile concentrarsi solo su di lui?

Victor fermò la macchina poco distante dal suo palazzo e le aprì lo sportello per farla scendere. Camminarono silenziosamente fino ad arrivare davanti al portone. "Eccoci qui..." mormorò Victor, un po' imbarazzato."Ci siamo" pensò Kate. Doveva invitarlo a salire con lei, come aveva fatto poco prima a cena. Lì, nel ristorante, sapendo che Luke li stava ascoltando, le era venuto naturale proporglielo e aveva provato un piacevole brivido alla schiena all'idea di passare la notte con lui. Ma in quel momento, fermi davanti al portone, si sentiva pervasa da un sottile senso di disagio. "Kate..." il viso di Victor si avvicinò al suo. Kate si irrigidì leggermente sentendo le labbra di lui che andavano a poggiarsi delicatamente sulle sue. Chiuse gli occhi, cercando di lasciarsi andare a quel bacio. La bocca di Victor era morbida e piacevole, e la sua lingua premeva dolcemente su di lei. Kate pregò silenziosamente di riuscire a provare qualcosa: un brivido, una sensazione di calore, qualunque cosa che riuscisse a coinvolgerla di più, a desiderarlo come avrebbe voluto. Con orrore sentì la situazione precipitare, Victor aveva ora allungato la mano sulla sua schiena e l'unica cosa che riusciva a provare era una sensazione di fastidio. "Cosa c'è che non va in me?!" si maledisse: Victor era bello, dolce, gentile e ce la stava mettendo tutta, mentre lei continuava a rimanere immobile, fredda e impalata come una statua. Strinse gli occhi e d'istinto ripensò alle mani di Luke che la sfioravano nel bagno del Plaza, che affondavano nei suoi capelli la prima volta che l'aveva baciata in tribunale , che le stringevano il collo mentre la prendeva, pensò al modo irruente e possessivo in cui le aveva baciato il collo lasciandole i segni, al suo profumo di dopobarba misto a tabacco. Fu come gettare benzina sul fuoco: tutto il suo corpo si riscosse, animato da un calore che le scorreva nel sangue. Ricambiò il bacio di Victor con passione, aggrappandosi alle sue spalle. "W-ow" Victor si staccò da lei sorridendo imbarazzato. Kate lo attirò a sé per baciarlo di nuovo, cercando disperatamente di prolungare quel momento che aveva vissuto prima. Ma l'illusione stava svanendo, l'immagine di Luke scompariva dalla sua mente e con essa il calore che aveva provato, e ora si ritrovava davanti Victor, la sua lingua e le sue mani fredde. Si staccò, sentendo la nausea invaderle lo stomaco. "Saliamo da te?" le sussurrò Victor all'orecchio. Un enorme sensazione di panico unita al senso di colpa la travolse, lasciandola senza fiato. Non poteva farlo. Non ci sarebbe riuscita. E non era giusto, Victor non se lo meritava. "Victor io..." balbettò. Lui sembrò accorgersi immediatamente del suo disagio. "Hey, tranquilla" le disse, accarezzandole la schiena. Kate avrebbe voluto spostargli via le mani, ma si trattenne. "Va bene così Kate, non ti preoccupare, è solo il primo appuntamento. Abbiamo tutto il tempo...""Oh, Victor" avrebbe voluto dirgli, avrebbe voluto spiegargli cosa stava succedendo, ma in verità non avrebbe saputo spiegarlo neanche a sé stessa. Si limitò ad annuire in silenzio. Victor le diede un altro bacio leggero sulle labbra. "E' stata una bellissima serata! Buonanotte" "'Notte" rispose con un filo di voce, osservandolo mentre si allontanava e entrava in macchina, continuando a salutarla allegramente dal finestrino, e scompariva nella notte.

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