"Signorina Brooks, nel mio ufficio! Prenda i nuovi documenti che hanno mandato sul caso Newton" Kate sobbalzò, era passata una settimana ormai da quando era diventata la sua segretaria personale ma ancora non si era abituata a quel tono rude e autoritario. "Subito Mr Skøndar" rispose e riagganciò la cornetta del telefono. Afferrò i documenti che aveva già preparata e si lisciò le pieghe della gonna. Mentre percorreva il corridoio che portava alla stanza del suo capo non poté fare a meno di controllare la sua immagine allo specchio: era tutto in ordine, i capelli raccolti nell'elegante chignon, il trucco leggero ancora perfetto, la camicetta ben stirata che metteva in evidenza il suo decolleté.
Sapeva che lui esigeva la perfezione in tutto, d'altronde ogni cosa nella vita di Luke Skøndar era perfetta: figlio di immigrati svedesi, si era laureato in legge ad Harvard con il massimo dei voti ed era diventato il più giovane avvocato ad essere nominato socio del prestigiosissimo studio "Goodman & Portfall". Lo chiamavano "l'avvocato del diavolo": aveva la fama di essere spietato in tribunale e non aveva mai perso una causa. Ma Luke Skøndar non era solo questo: con il suo fisico statuario e i suoi occhi verdi la sua fama di playboy si era diffusa rapidamente, e ogni mese spuntavano sulle riviste notizie di suoi flirt con attrici o modelle. Tutti gli uomini lo temevano e invidiavano, tutte le donne lo desideravano.
Quando le era stato proposto di diventare la sua segretaria personale Kate aveva sentito un lungo brivido scorrerle lungo la schiena. Non aveva idea di perché tra tante ragazze che lavoravano nello studio, alcune con molta più esperienza, avessero chiesto a lei. Rifiutare sarebbe stato una follia: le segretarie personali prendevano uno stipendio molto più alto rispetto alle altre, si trattava di una vera e propria promozione. Eppure per un istante una vocina nella sua testa le aveva urlato "lascia perdere! è pericoloso!". Quella vocina la sentiva ancora ogni volta che varcava la porta della stanza di Luke.
Quel pomeriggio nella stanza si sentiva un forte odore di tabacco: Luke sedeva dietro la sua scrivania con una sigaretta in mano e un bicchiere di whisky davanti a sé. Erano le sei e mezza e dalle ampie vetrate dell'ufficio si poteva ammirare il sole che tramontava sulla città. Ma Luke non era minimamente interessato al tramonto alle sue spalle: dall'espressione assorta e dal numero di mozzoconi sul posacenere Kate poteva intuire che era stato chiuso lì dentro tutto il giorno a lavorare sul nuovo caso.
"Ecco i suoi documenti Mr Skøndar" disse, poggiando delicatamente il fascicolo sulla scrivania già piena di fogli. Lui alzò lo sguardo, e i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza. Un'accenno di occhiaia scura gli cerchiava gli occhi verdi, rendendo il suo sguardo se possibile ancora più affascinante. La cravatta era leggermente allentata e la camicia bianca immacolata evidenziava il suo petto ampio e muscoloso. Kate deglutì, e distolse lo sguardo. Era pericoloso fissarlo troppo a lungo.
"Bene signorina Brooks". Luke non diceva quasi mai grazie, ormai Kate l'aveva imparato. "Mi servono anche i documenti del vecchio caso Kemball" ordinò lui mentre afferrava il fascicolo. "Sono già lì Mr Skøndar. Immaginavo che li avrebbe chiesti quindi li ho preparati". Luke allungò la mano verso il posacenere e spense la sigaretta. I suoi occhi verdi tornarono a fissare Kate intensamente. "Li ha già preparati...perché immaginava che glieli avrei chiesti?" la sua voce era profonda e Kate sentì un brivido percorrerle la spina dorsale. "io...ho visto che il caso Newton ha dei punti in comune con il caso Kemball quindi ho pensato che...sarebbe stato utile rivederlo..." aveva parlato con un filo di voce. Dannazione, quell'uomo riesce a farmi sentire sempre così annebbiata, pensò. Sembrava veramente impossibile riuscire a rimanere lucidi quando quegli occhi verdi la fissavano come se fossero in grado scandagliare ogni suo pensiero. Anche quelli che non dovrei fare in questo momento. Pensieri proibiti.
"E' stata brava signorina Brooks. E' vero, mi sarà utile rivedere quel vecchio caso." Luke aveva parlato lentamente, scandendo ogni parola. Si alzò dalla poltrona, avvicinandosi a Kate che era in piedi dall'altra parte della scrivania. "Mi ha stupito oggi Kate... non accade spesso che qualcuno mi stupisca". La sua voce profonda era così dannatamente sexy. Kate arrossì, e le sembrò di sentire il sangue scorrere più velocemente per tutto il corpo mentre lui si avvicinava sempre di più. Poteva sentire il suo odore ora, un misto di dopobarba costoso e tabacco. "G-grazie signore... io..s-serve altro?." farfugliò imbarazzata con lo sguardo abbassato.
Erano ormai vicinissimi. Luke allungò la mano sfiorandole il mento per costringerla ad alzare lo sguardo e incontrare i suoi occhi. Kate avvampò a quel contatto inaspettato. "Dipende signorina Brooks... cosa può offrirmi?". Un'ondata di calore la travolse, sentì lo stomaco stringersi e le gambe tremare. Lui continuò a fissarla, gli occhi verdi ardenti. Il tempo sembrava essersi fermato. Lentamente, Luke le sfiorò le labbra con il pollice.
Ad un tratto il telefono dell'ufficio squillò, rompendo l'incantesimo. Luke allungò la mano per rispondere. "Pronto? Ciao Gary. Sì, sì, ho visto, ci stavo lavorando in questo momento, a proposito di quella postilla..." il suo sguardo era completamente cambiato ora, sembrava assente, totalmente assorbito dal lavoro.
Kate si riscosse e senza dire una parola voltò le spalle e uscì rapidamente dalla stanza. Il cuore le batteva a mille e aveva il respiro affannato, come se avesse corso una maratona. "Dannazione" pensò mentre tornava alla sua scrivania "Dannazione, dannazione, dannazione".
Le sembrava ancora di poter sentire il pollice di Luke sulle sua labbra, i suoi occhi che la fissavano. "Cosa può offrirmi?" Poco prima in quell'ufficio era stata debole, se quel telefono non avesse squillato... cosa sarebbe potuto succedere? Non voleva pensarci. Non era solo sbagliato, era proibito. "Non succederà più" promise a sé stessa.
************ ANGOLO AUTRICE ***********
Ciao a tutti! Spero questa storia vi piaccia! Questo era un capitolo introduttivo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio, Zoe 😈
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[ GIOCO PROIBITO ]🔥
RomanceKate Brooks, 23 anni, viene scelta come nuova segretaria personale di Luke Skøndar, il più giovane tra i soci del prestigioso studio legale Goodman & Portfall. Luke è conosciuto come "l'avvocato del diavolo": arrogante, sexy e autoritario, è imposs...