"Sei veramente un bastardo!" esordì Kate spalancando la porta dell'ufficio di Luke, furiosa. Luke sedeva rilassato sulla poltrona con le mani dietro la testa e i piedi sulla scrivania, come se la stesse aspettando. Il posacenere era già pieno di mozziconi di sigaretta e il bicchiere di cristallo ricolmo di whisky. "Signorina Brooks, controlli il suo linguaggio". "Al diavolo tu e il tuo linguaggio! Cosa significa questa storia? Sono bloccata qui per un altro mese, Portfall non ha accettato le mie dimissioni immediate perché tu gli hai parlato!" Luke si strinse le spalle, come se la cosa non lo riguardasse "Mi sono reso conto che ho veramente molto lavoro e non ho tempo per istruire una nuova segretaria, tutto qui" "Tutto qui?! Come puoi pretendere che io lavori con te dopo quello che è successo ieri? Mi hai presa per il culo fin dall'inizio". Gli occhi di Luke scintillavano divertiti, e le sue labbra erano incurvate in un ghigno soddisfatto "Perché, cosa è successo ieri? Io non ricordo nulla" le rispose strizzandole l'occhio. Per un istante Kate fu tentata di lanciargli il bicchiere addosso per cancellargli dalla faccia quell'espressione e sfregiare quel viso perfetto. Fece un respiro profondo, cercando di controllarsi. "Molto bene. Non ho altra scelta. Ma ti avverto, per questo mese non aspettarti assolutamente niente da me se non un rapporto professionale. E se dovessi trovarti di nuovo ubriaco e strafatto ti lascerò nel tuo ufficio a marcire" pronunciò quelle ultime parole con cattiveria, mettendoci dentro tutta la rabbia e il dispiacere che provava. Per un istante le sembrò di vedere la mascella di Luke contrarsi in una smorfia di dolore, come se quelle parole lo avessero colpito nel petto, ma fu solo un breve attimo, ed ecco che nel suo viso era tornato il solito sguardo sicuro e provocatore. "Non vedo quale altro rapporto dovremo avere se non professionale." La sua voce era neutra, non più ironica e a Kate sembrò di percepire quasi una vena malinconica. Ma forse era solo un'illusione. "Ora signorina Brooks la prego di tornare a lavoro, stiamo perdendo tempo." Kate non disse una parola e gli voltò le spalle. "Ah e un'altra cosa." La voce di Luke la raggiunse mentre stava per uscire "Prenoti a nome Skøndar un tavolo per due al Plaza per questo sabato. Devo cenare con la mia fidanzata, la signorina Bonnesir." Quelle parole la colpirono come un pugno nello stomaco. Sentì un conato di nausea risalirle la gola. "Bene signore" disse senza girarsi in modo che lui non potesse vedere le lacrime di rabbia che le premevano contro gli occhi.*******
"Quindi fammi capire bene..." Jeon era seduto sul suo divano, con una mega vaschetta di gelato alla vaniglia sulle gambe "sei finita a letto con il tuo capo, l'avvocato figo, stronzo e playboy che a quanto pare ha anche strani contatti con i criminali grazie ai quali risolve i suoi casi, pensando che non lo avresti più rivisto e invece ti ritrovi a dover lavorare per lui ancora un mese... e in tutto ciò lui ti chiede anche di prenotare le cene per la sua fidanzata, l'attrice di Hollywood...Qualcuno qui non ti aveva forse provato ad avvisare che questa storia sarebbe finita male??" Non c'era giudizio nel tono di Jeon, solo affettuosa partecipazione. Kate sbuffò, affondando il cucchiaio nel suo gelato. "Lo so, lo so, sono stata una scema. E' tutto il giorno che me lo ripeto. E mi faccio schifo da sola all'idea di essere stata con un uomo fidanzato" "Oh tesoro! Non sentirti in colpa per questo, quei due avranno una relazione di facciata che durerà giusto il tempo di promuovere il nuovo film di lei! Fidati di me sono il massimo esperto di gossip Hollywoodiano!" Kate tirò su con il naso, appoggiando la testa alla spalla di Jeon "Non posso credere di averlo portato a casa ed essermi preoccupata per lui...E per un momento ho anche creduto che.." "Cosa?" "Non so come spiegarlo... ma ci sono stati dei momenti in cui ho pensato che sotto sotto potesse essere una persona diversa. I modi gentili che aveva con la sua cliente... e il modo in cui l'altra sera mi sembrava così fragile..." "Il modo in cui l'abbiamo fatto l'altra notte" avrebbe voluto aggiungere, ma si tenne quell'ultimo pensiero per sé, arrossendo. "Kate guardami" Jeon posò il gelato a terra, prendendole la faccia tra le mani "Tu sei una brava persona e cerchi sempre di vedere il meglio negli altri. Non hai niente da rimproverarti. Okay magari sei stata un po' ingenua e ti sei presa una cotta" "Io non mi sono presa nessuna cotta!" Kate sbuffò, liberandosi dalla sua presa "Dai su basta negare, ti sei presa una cotta ed è comprensibile! Stiamo parlando di mr sono-l'avvocato-più-sexy-della-california-nessuna-può-resistermi-guarda come fletto i miei bicipiti mentre lavoro sui miei casi..." Kate scoppiò in una risata per il modo in cui Jeon stava provando ad imitare Luke.
"Va bene, forse mi ero presa una mezza cotta" ammise finalmente. "Ma ora è tutto finito." "Bene, ottimo, questo è quello che volevo sentirmi dire! In altre circostanze per dimenticare un uomo ti avrei detto di concentrarti sul lavoro, ma in questo caso direi invece che è ora di concentrarsi davvero sulla tua vita amorosa!" "La...la mia vita amorosa?" mormorò Kate un po' perplessa. "Sii basta con gli avvocati stronzi, dovresti uscire con qualcuno di nuovo" "mmh..." Kate rimase un attimo in silenzio, pensierosa. "In effetti, sai che Victor Brown mi aveva chiesto il numero un po' di tempo fa" "Victor Brown??!" Jeon spalancò la bocca "Quel medico figo che lavora al Sacro Cuore?? Ma quando è successo? E perché non mi avevi detto nulla! Ma insomma, ora sono offeso!" "Dai non ti offendere, ci eravamo rincontrati per caso al bar e lui si ricordava di me e di quando lavoravo al Sacro Cuore... ha attaccato bottone e alla fine ci siamo scambiati i numeri." "E poi??" "E poi niente... mi ha mandato qualche messaggio ma poi ho iniziato a lavorare per Luke Skøndar e mi sono concentrata sul... lavoro" "certo, sul lavoro" la prese in giro Jeon mimando nell'aria delle virgolette. "Scemo! E comunque non so, cosa dovrei fare ora? Riscrivergli?" domandò, dubbiosa. "Ma certo! Scrivigli dai! Addio avvocato è ora di un bel dottore per Kate!" ridacchiò Jeon battendo le mani. Kate si morse il labbro, incerta. Era davvero una buona idea? Le tornò in mente Luke, il tono freddo con cui le aveva detto di prenotare la cena per lui e la sua fidanzata...
Prese il telefono e d'impulso digitò un messaggio «Ciao Victor, sono Kate, scusa se sono sparita sono stati giorni infernali a lavoro... come stai?» dopo un attimo di esitazione premette invio. "Ecco, l'ho fatto. Ma sicuramente non mi risponderà nemmeno" "Ma non dire scemenze Kate, perché non dovrebbe?" Prima che potesse ribattere dal telefono risuonò un bing! "Woow Kate altro che non rispondere! Ha fatto prestissimo! Chissà da quanto aspettava il tuo messaggio! Sento già il suono di romantici violini nell'aria!" Jeon rise cominciando a suonare un violino immaginario. Kate arrossì "che scemo che sei, magari non è neanche lui" ma era effettivamente Victor «Ciao Kate! Mi fa veramente piacere sentirti. Mi dispiace sapere che sei stata così impegnata, spero proprio che tu sia più libera nei prossimi giorni» "E' fatta, é fatta!" gridò Jeon che si era sporto da dietro la sua spalla per sbirciare il messaggio "Rispondigli e vedrai che ti chiede di uscire! Dovremo pensare a cosa farti mettere per il primo appuntamento!" "Si però adesso calmati Je!" Kate sorrise divertita dall'entusiasmo dell'amico mentre rispondeva a Victor. Forse Jeon aveva ragione, le avrebbe fatto bene uscire con qualcun altro, andare avanti con la sua vita. Luke era stato uno sbaglio da dimenticare... eppure una piccola parte di lei sapeva che non sarebbe stato affatto facile.
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**** ANGOLO AUTRICE***
Volevo ringraziare di cuore tutti voi per le nuove letture, ma soprattuto volevo ringraziare alcune lettrici fedelissime: concybon, @elisacastello17 e @Michela78Love, grazie per essere ancora qui e per il vostro affetto ♡
Spero che Luke, Kate, Jeon e i nuovi personaggi che presto incontrerete possano riuscire a regalarvi degli attimi di distrazione e a farvi sognare!Un grosso bacio e ci vediamo domani con un nuovo capitolo!
Zoe
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[ GIOCO PROIBITO ]🔥
RomanceKate Brooks, 23 anni, viene scelta come nuova segretaria personale di Luke Skøndar, il più giovane tra i soci del prestigioso studio legale Goodman & Portfall. Luke è conosciuto come "l'avvocato del diavolo": arrogante, sexy e autoritario, è imposs...