(Jungkook point of view
fra i capitoli IV e VI )
Successe tutto troppo in fretta per essere davvero compreso dalla tua mente, le urla degli invitati risultavano ancora assordanti. Di per contro, avevi cercato di estraniarti da tutto – dalle voci, dalla festa – per andare a riportare la tua mente a un solo ricordo: il balcone.Ma ora lì, in quel salone, dinnanzi a te, denudato da ogni maschera e inibizione, quel ragazzo tinto d'oro si mostrava per ciò che era davvero: Jimin, il principe Seelie.
Le parole di Taehyung ti colpirono in viso con una forza tale da lasciarti boccheggiante, a labbra dischiuse.
"Quello è il figlio del re della Luce!", aveva urlato, eppure per te nulla aveva davvero senso in quel momento. Una fata solitaria, ti aveva detto... Era stata una menzogna, quindi?Barcollasti, facendo qualche passo all'indietro, trovandoti direttamente il trono dorato dietro le spalle. La sedia si ergeva fiera posta accanto a quelle dei tuoi genitori.
«Non può essere, non è così...» sussurrasti a denti stretti, incapace anche solo di credere a quella realtà. Non doveva andare così.«Guardie, non lasciateli scappare!» sentisti urlare tuo padre, adirato dall'affronto appena ricevuto. Come potevano essersi introdotti indisturbati nel vostro regno degli abitanti della Corte Seelie? Il solo pensiero sembrò riempirlo di collera. Indicò i ragazzi della Corte della Luce intenti a farsi spazio fra la folla attorno a loro: nessuno che alzasse un dito in loro aiuto o che si mettesse in mezzo per fermarli.
La paura, sorella invidiosa della rabbia, sembrava aver pietrificato i corpi di tutti gli invitati, inchiodandoli al terreno della sala da ballo. Non un suono se non quello delle grida.Vedesti il viso di Jimin voltarsi verso di te: lo incontrasti un attimo, solo il tempo di piantare gli occhi scuri nei suoi e vederlo fuggire oltre la grande porta del salone.
Un battito di ciglia, uno soltanto.Uno strano senso di angoscia cominciò a prendere possesso di te.
«Caro... Mio re, non ti agitare... Erano solo dei ragazzini, nulla di più...» fu la voce soave di tua madre a risvegliarti da quell'incubo. In piedi, di fianco a tuo padre, gli accarezzava un braccio con fare amorevole cercando di calmare con voce flebile l'ira dell'uomo.
«Ragazzini? Quello che tu chiami ragazzino era l'erede al trono Seelie!» sbottò adirato di rimando verso di lei.
«Mio re, se avessero voluto uccidere qualcuno si sarebbero portati delle spade, non delle maschere...» continuò lei piano, cercando di farlo ragionare, portando le mani al suo viso con fare gentile.
I morbidi capelli rossi di tua madre erano raccolti in una crocchia articolata che addolciva il suo viso magro, solcato unicamente dai segni dell'età. Indossava un lungo abito nero dal colletto alla coreana, perfettamente intonato alle tinte di trucco che le coloravano il viso: nero e oro. Come una seconda pelle, il corpetto trasparente scendeva aderente sul petto – ornato unicamente da alcuni ricami scuri che nascondevano i seni tondi – e si tuffava in una lunga gonna color pece abbellita anch'essa dalla medesima decorazione luminosa. Una cintura di velluto dalla fibbia grossa e dorata impreziosiva la sua figura, rendendola più simile a una dea che una regina.
Era una donna alta e snella, dal portamento regale e lo sguardo autorevole. Eppure, per quanto potesse incutere timore o risultare severa agli sguardi esterni, si era sembra dimostrata dolce e amabile con te. Mai un rimprovero o una predica. Per lei eri il suo bene più prezioso.
Jungkook, primo e unico figlio del re e della regina Unseelie in carica.
Eri stato atteso così tanto.Tua madre era solita raccontarti la stessa fiaba, notte dopo notte, fin da quando eri piccolo: la storia della tua nascita. In quei giorni lontani non esisteva donna più avvenente e bella di lei nell'intero regno delle Tenebre: cugina di tuo padre in prima linea di sangue, il loro matrimonio era stato deciso fin dalla loro nascita come tutti i precedenti e quelli prima ancora.
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𝔹𝕝𝕠𝕠𝕕 & 𝔾𝕠𝕝𝕕 {jikook au}
Fanfic"Fin dove ti spingeresti per amore? Saresti in grado di sfidare anche la tua famiglia pur di restare accanto alla tua anima gemella?" Fin dalla notte dei tempi, a tenere le redini del Mondo Fatato sono due corti: la Seelie, il regno della Luce, popo...