La sveglia suonò dopo un tempo che a Felix sembrava infinito. Aveva passato le ultime ore a rigirarsi fra le coperte, incapace di riprendere sonno con tutti quei pensieri che lo tormentavano; così, dopo essersi cambiato, Felix prese due brioches che Jisoo aveva preparato per colazione, mettendole in un sacchetto e uscendo velocemente di casa.
Si catapultò in strada, attraversandola per bussare alla porta della casa di fronte alla sua, e ad aprirgli fu Rosé.
«Signorino Felix, prego entra pure.» disse la ragazza, spostandosi di lato. Un dolce sorriso ad accoglierlo.
Felix la ringraziò ed entrò. Passò velocemente il corridoio, dirigendosi verso le scale per raggiungere la camera dell'amica, la quale dormiva ancora, secondo il pensiero di Felix che spalancò la porta con l'intento di svegliarla.«Minjee!» esclamò entrando, mentre stava finendo di cambiarsi.
«Ma bussare?!» urlò lei saltando sul posto per lo spavento. Felix si abbassò in fretta, schivando quella che era...una scarpa?
«Scusami! Ma adesso sbrigati, usciamo tipo... ora.» le mise fretta il ragazzo, prendendo lo zaino dell'amica dalla sedia.
Lei sgranò gli occhi. «Cosa? Ma non ho fatto colazione!»
«Nemmeno io, per questo ho un sacchetto con due brioches!» rispose sventolando il sacchetto davanti ai suoi occhi, con un sorrisino sulle labbra.
«Ti adoro. Andiamo allora.» Minjee prese lo zaino dalle mani di lui e scesero velocemente.
«Io e Felix usciamo prima, ci vediamo direttamente a scuola!» urlò la corvina per farsi sentire dai suoi cugini. Senza aspettare risposta i due uscirono di fretta.«Vuoi spiegarmi perché sei così di fretta oggi?» domandò la ragazza addentando la sua colazione.
Felix si irrigidì a quella domanda, iniziando a balbettare sotto lo sguardo dell'amica che lo fermò, nel tentativo di tranquillizzarlo.
Fece un respiro profondo, prima di arrivare al dunque. «Ieri mi hai raccontato del sogno durante il coma, no? Ecco, stanotte ho fatto un sogno strano. Potresti ridirmi com'è stato il nostro primo incontro?» domandò per accertarsi che quello che aveva sognato non era finzione, ma un ricordo vero e proprio.
Minjee deglutì il boccone, prima di prendere parola. «Mio padre aveva ordinato di tormentarti, perché non avevi ancora una magia. Quando sono riuscita a portarti via, siamo andati in camera mia... dovevo medicarti le ferite.»
«Bene Minjee, perché ho sognato proprio quello.» sospirò Felix. «Però prima, ho sognato una donna, forse mia madre? C'era un uomo che mi ha portato via con la forza e mi ha venduto...»
«Venduto a mio padre...» sussurrò la ragazza, sentendo la fame passare. mandò giù a forza l'ultimo boccone della brioches.
«Un'altra coincidenza?» domandò lui, ormai più che convinto che quello di Minjee non fosse un sogno. «E poi, ho solo una foto mal ridotta di me da bambino...le altre sono tutte da quando ci siamo incontrati.»
«Cosa? Sul serio?»
Felix annuì e Minjee non disse più niente, perdendosi tra i suoi pensieri. Qualcosa non andava, c'erano troppe cose che non quadravano, e sapeva che la chiave era Minho. Doveva per forza essere il ragazzo.
«Ci pensiamo oggi pomeriggio, hm?» propose Felix. «Vieni da me?»
«Pensavo di provare a parlare con Mingi, in qualche modo...» confessò lei, anche se non aveva ancora in mente cosa dire di preciso al ragazzo.
«Oh d'accordo, facciamo domani allora.» rispose Felix comprensivo.*
I due entrarono in classe poco prima del suono della campanella.
Appena erano usciti di casa avevano imboccato il percorso più lungo, per poter parlare tranquillamente e senza rischiare di incontrare qualcuno che conoscessero.Presero i loro soliti posti, vedendo i loro amici entrare poco dopo.
«Minjee, Felix! Come mai non siete venuti con noi stamattina?» domandò Han, sedendosi davanti ai due e appoggiando la cartella a terra, contro la gamba del banco.
«Volevamo fare una chiacchierata tranquilla.» rispose Felix.
«All'intervallo ti conviene andare da Mingi. Si è un po' arrabbiato quando non ti ha visto, sperava poteste parlare. Sai, riguardo sabato sera.» intervenne Seungmin.
Minjee annuì, abbassando il capo. «Capito...»
«Ma ragazzi, cambiando argomento...settimana prossima c'è già la verifica di matematica, sapete qualcosa?» domandò Hyunjin, sventolando il libro e con uno sguardo di panico in viso.
«Io mi sono già organizzata.»
«Ovvero?» domandò Han. Minjee mostrò loro il cellulare, con aperta una chat.
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𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐘𝐨𝐮 𝐁𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞
Fanfiction🔻Attenzione: SECONDO LIBRO DELLA TRILOGIA MINT🔺️ 【 𝓘'𝓶 𝓽𝓱𝓮 𝓸𝓷𝓮 𝔀𝓱𝓸 𝓾𝓷𝓭𝓮𝓻𝓼𝓽𝓪𝓷𝓭𝓼 𝔂𝓸𝓾, 𝓫𝓮𝓮𝓷 𝓱𝓮𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓵𝓸𝓷𝓮 𝓼𝓸 𝔀𝓱𝔂 𝓬𝓪𝓷'𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓼𝓮𝓮 𝓽𝓱𝓪𝓽 𝔂𝓸𝓾 𝓫𝓮𝓵𝓸𝓷𝓰 𝔀𝓲𝓽𝓱 𝓶𝓮? 】 ❮ Tratto dal libro ❯...