𝙈𝙄𝙉𝙏: 𝐘𝐨𝐮 𝐁𝐞𝐥𝐨𝐧𝐠 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞

capitolo 28: Minderella

«Amore sveglia.» sussurrò Renjun, baciando la guancia di Minjee. «Dobbiamo iniziare a prepararci.»
La sera prima, era passato a prenderla. Erano d'accordo che Minjee sarebbe andata a dormire da lui, così sarebbero andati insieme all'aeroporto. Avevano salutato i loro amici, poiché sarebbero tornati per capodanno. L'unico che non volle vederli fu Minho. Oltre alla ferita che lo costringeva a restare a letto, non voleva pensare che quei due avrebbero passato una settimana insieme.
«Ancora cinque minuti, per favore...» mormorò Minjee addormentata, e girandosi dall'altra parte.
Renjun rise leggermente, mentre la rigirava verso di lui, punzecchiandole la guancia. «Faremo tardi all'aeroporto, dai alziamoci.» le lasciò un altro bacio, questa volta sulle labbra, prima di alzarsi, e lasciarla sotto le coperte. Qualche minuto dopo, Minjee si alzò dal letto ancora assonnata, raggiungendo Renjun in cucina, il quale stava preparando la colazione. «Latte e cereali?»
La ragazza annuì debolmente, prima di appoggiare la testa sul tavolo, finendo quasi per riaddormentarsi, se non fosse stato per la tazza che Renjun le mise davanti.

Quando arrivarono in Cina, i due ragazzi trovarono l'autista della famiglia di Renjun fuori ad aspettarli nel parcheggio. Non avrebbero visto i suoi genitori fino a sera, dato che lavoravano.
La casa di Renjun in Cina era veramente grande, anche se in realtà, il pensiero che la stava torturando, era l'incontro con i genitori del fidanzato. Cosa avrebbero pensato?
«Minjee, stamattina non avevo guardato le notifiche, ma Xiaojun mi ha mandato una richiesta su instagram.» disse ad un certo punto Renjun, dopo aver sistemato la valigia ed essersi buttato sul letto. Avevano litigato, perché i suoi genitori avevano fatto preparare la camera degli ospiti per Minjee, e lei era intenzionata ad usarla. Le dispiaceva che i genitori di Renjun si fossero disturbati a far preparare qualcosa per lei, e non usarla. Però il ragazzo si era impuntato che quella settimana avrebbero dormito in camera sua, insieme. E Renjun era veramente testardo quando ci si metteva.
«Accetta, e poi scrivigli! Magari ha qualche vago ricordo di noi!» esclamò contenta Minjee.
«Come fai ad esserne sicura?» domandò titubante. Poteva anche essere una semplice casualità. Molte persone inviavano richieste in modo casuale.
«Istinto.» in realtà sapeva che quel bacio che aveva dato a Minho, mentre Jungwoo lo curava, e l'aver passato del tempo con lui in camera, avevano indebolito il sigillo. Ne era sicura. Quindi era anche abbastanza sicura che Xiaojun potesse aver recuperato qualche ricordo.
«Va bene, proviamo.» sospirò. Renjun fece come detto dalla fidanzata, bloccando il cellulare subito dopo aver scritto a Xiaojun, troppo timoroso di leggere la risposta. L'indomani avrebbero iniziato a cercare anche Winwin e Yangyang. «Che vuoi fare oggi?» domandò, prendendola per le mani e trascinandola sul letto sopra di lui.
«Ho sonno.» rispose, cadendo a peso morto sopra Renjun. «Lasciami dormire, mi hai svegliato presto questa mattina...»
«Ma dai! Non sei mai stata in Cina, e la prima cosa che vuoi fare è dormire?!» Renjun scoppiò a ridere, mentre Minjee rotolava sul materasso voltandogli le spalle. «Oh ti allontani pure!» Renjun la prese per una gamba.
«Lasciami dormire!» si lamentò, mentre il fidanzato iniziò a farle il solletico. «Giuro che ti ammazzo!»
«Non mi faresti mai del male.» rise lui, prima di buttarsi di nuovo sul letto accanto a lei.
«Chi te lo dice?» borbottò lanciandogli un'occhiataccia.
«Il mio sesto senso.» rispose, baciandola. Renjun appoggiò le braccia sul materasso, ai lati della testa di Minjee, mettendosi sopra di lei e continuando a baciarla. Le morse il labbro inferiore, rotolando poi di lato e facendola girare su un fianco, mentre le accarezzava la schiena lentamente, scendendo verso il basso. Alzò leggermente la felpa pesante, accarezzandole la pelle nuda della schiena, facendola rabbrividire. Fece pressione sul corpo della ragazza, facendola mettere sopra di sé. Tolse poi la mano dalla felpa, facendola scorrere verso il basso. Minjee sussultò, quando le strinse il sedere con la mano e si staccò istintivamente.
«R-Renjun, io...»
«N-non te la senti? Non sei ancora pronta, vero? Scusami.» domandò lui, spostando subito la mano, per accarezzarle la guancia.
Minjee scosse la testa. «Scusami tu...»
Renjun cambiò subito espressione, corrucciandosi, mentre prendeva il viso di Minjee fra le mani e avvicinando il viso al suo. «Non devi scusarti. Non voglio metterti fretta, aspetterò, davvero.» disse stampandole un bacio sulle labbra. Poi si spostò un poco, aprendo le braccia. «Almeno posso coccolarti un po'?»